con l'entrata in vigore del decreto

Green pass, il giorno più lungo. Ma le proteste non fermano il Paese

Un centinaio di addetti è comunque entrato sul lavoro. Non si segnalano particolari criticità in altre zone del Paese.

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Ci si aspettava una giornata lunga e carica di tensioni. Così è stato, anche se non ci sono stati disordini e il tanto temuto blocco del Paese non si è verificato. Oggi, venerdì 15 ottobre 2021, con l'entrata in  in vigore del Green pass, ci si attendevano proteste in tutta Italia.  Occhi puntati soprattutto su Trieste, dove migliaia di persone (diecimila secondo gli organizzatori, poco più della metà per la Questura) hanno sostenuto la protesta dei portuali, decisi a proseguire nella serrata a oltranza. Ma la situazione più complessa si è probabilmente verificata a Genova.

Green pass, il giorno delle proteste: in migliaia a Trieste

Loro - i portuali -  riconoscibili dai giubbotti gialli e hanno presidiato sin dalla prima mattinata l'ingresso, ma insieme a loro c'erano molti altri manifestanti che si sono radunati al Molo IV per condividere la protesta. Il porto non è rimasto del tutto bloccato, come invece si temeva alla vigilia, e i portuali hanno deciso di lasciare lavorare chi voleva farlo. A confermarlo in mattinata anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a SkyTg 24:

"Il Porto funziona: ovviamente in alcuni passaggi ci saranno difficoltà e ranghi ridotti, ma funziona. Ho chiesto di tenere bassa la temperatura evitando scontri frontali per non danneggiare l'economia di un Paese, dato che danneggiare l'attività del Porto di Trieste significa danneggiare un grande numero di aziende che lavorano nell'indotto".

Gli addetti che sono entrati al lavoro sono un centinaio, poco più del 10% del totale dei portuali, circa 950 (il 40% dei quali non è vaccinato) Molti manifestanti sono arrivati con pizze, spesa e viveri in segno di solidarietà per i manifestanti.

 

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Quanto durerà?

La manifestazione di oggi non sarà l'unica. I portuali infatti sono determinati a proseguire nella protesta: dopo aver rifiutato i tamponi gratuiti hanno fatto sapere che andranno avanti sino a quando non sarà eliminato il Green pass (cosa piuttosto improbabile, per la verità).

"Siamo pronti a non lavorare sino al 31 dicembre, quando scadrà il decreto", ha spiegato   Sebastiano Grison, uno dei lavoratori del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste, il sindacato di base che ha organizzato la protesta.

Stessa linea del portavoce del Clpt Stefano Puzzer:

"La protesta proseguirà  fino a quando il Green pass non verrà eliminato", ha ribadito.

In serata però i sindacati hanno chiesto ai portuali di tornare sui loro passi. Lo dice una nota delle segreterie territoriali triestine di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Mare, che hanno sottolineato l'ottenimento dei tamponi gratuiti.

"Crediamo che debba riprendere quanto prima la piena operatività del porto. Cercheremo nel contempo di ottenere analoga misura in tutti i settori lavorativi".

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"Un atto di egoismo contro il paese"

Sulla questione della serrata triestina è intervenuto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè (Forza Italia) a Mattino 5. E non ha avuto parole tenere per i portuali che stanno manifestando.

"Le minoranze rumorose o facinorose non possono prevalere sulle maggioranze operose e silenziose. La pandemia ci ha costretti in casa e  privati della libertà  per un motivo banale: non c'era il vaccino. Grazie al Governo attuale siamo passati da 130.000 dosi al giorno a oltre 500.000 dosi al giorno e questa mattina oltre l'80% degli italiani è vaccinato. O questo lo capisce anche lo 0,001% della popolazione che in questo momento protesta e sciopera contro Green Pass e vaccini, facendo un danno all'Italia oltre che a se stesso. Per carità, ognuno ha il diritto di scioperare ma in queste proteste la libertà non c`entra nulla, è un discorso di rispetto e di buon senso. Non si ammanti questa protesta di altri significati, è un puro e semplice atto di egoismo contro il Paese".

Intanto, il prefetto di Trieste Valerio Valenti ha parlato di seimila persone al porto, ribadendo l'illegittimità dello sciopero e il fatto che i promotori saranno denunciati.

Sulla questione è intervenuto anche il noto virologo Roberto Burioni, che ha ricordato come per i portuali sia da tempo obbligatoria la vaccinazione antitetanica:

A Genova blocco anche sulla strada

Proteste serrate anche a Genova, dove dalle prime luci dell'alba un centinaio di lavoratori ha presidiato i varchi Etiopia e Albertazzi del porto.  Bloccato - dopo un tentativo andato a vuoto nella prima parte della mattinata - anche il varco di San Benigno e con lui il terminal traghetti.  L'operatività del porto non è stata del tutto  compromessa, ma la situazione si è fatta via via sempre più tesa. Bloccato attorno alle 13.30 anche il terminal Messina.

Un gruppo formato da una cinquantina di manifestanti attorno a mezzogiorno ha bloccato la rampa d’accesso della Sopraelevata, la principale arteria di Genova che porta dal ponente cittadino al centro.  Bloccato anche il lungomare Canepa, la strada principale che collega i caselli autostradali all’accesso al porto.

Nel resto d'Italia

Non si segnalano poi particolari problemi nel resto d'Italia. Ad Ancona  un centinaio di lavoratori ha bloccato un ingresso del porto.
A Gioia Tauro in Calabria (solo 60 gli assenti) e a Napoli la situazione dei porti è sempre tranquilla.
Anche a Venezia situazione regolare: nessuno ha aderito.

A Bologna duemila persone si sono ritrovate in piazza Maggiore per una manifestazione di protesta contro il certificato verde, meno di un migliaio i manifestanti in piazza a Firenze.

A Milano si temeva per il trasporto pubblico, invece sembra che Atm e Trenord stiano reggendo nonostante le defezioni.

Qualche problema nei trasporti a Torino, dove sono state soppresse 27 corse.

Non sono comunque mancati episodi isolati, con alcune piccole attività che per protesta hanno deciso di tenere chiuso.

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A Palazzo Chigi

Il Governo intanto tira dritto. In mattinata riunione del Consiglio dei ministri, ma il Green pass non è finito sul tavolo della discussione (che si è concentrata soprattutto su temi economici). Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha pubblicato la foto del controllo del suo certificato.

Domani, intanto, sono previste nuove manifestazioni in tutta Italia.

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