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Trieste: porto bloccato il 15 ottobre. I portuali rifiutano i tamponi gratis

Tensioni nell'approdo friulano. Anche a Genova potrebbero verificarsi problemi.

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Che venerdì 15 ottobre sarà una giornata convulsa un po' in tutta Italia c'è da aspettarselo. Di sicuro ci sarà tensione al porto di Trieste, dove i portuali hanno annunciato l'intenzione di bloccare tutte le attività per protestare contro il Green pass obbligatorio. E a nulla è valso il tentativo del Governo di offrire i tamponi gratuiti per i dipendenti per scongiurare il caos.

Trieste: porto bloccato venerdì 15 ottobre

L'aria a Trieste è tesa. Il porto ha circa 950 lavoratori di cui il circa 40% non è dotato di Green pass. E dunque da venerdì 15 ottobre non potrà lavorare. Anche perché è fallita la richiesta di mediazione da parte del presidente dell'Autorità portuale triestina Zeno D'Agostino, che di fronte alle proteste dei lavoratori aveva richiesto al Governo una delega speciale considerando che la maggior parte del lavoro si svolge sulle banchine (e dunque all'aperto). Deroga non concessa dal Ministero delle Infrastrutture.

Una mano tesa è arrivata invece dal Viminale, che in una circolare aveva di fatto provato a giocare la carta dei tamponi gratuiti per i lavoratori (cosa che invece - nonostante le pressioni di alcune parti politiche - non è stata concessa a nessun altro). O meglio, aveva invitato le aziende a fornire i test gratuiti ai lavoratori. Ma i portuali non cedono e annunciano una giornata di tensioni.

Cosa succederà


Il  portavoce dei portuali di Trieste Stefano Puzzer (che  più volte ha ripetuto di essere vaccinato), ha dichiarato che l'obiettivo non è il tampone gratuito ma l'abolizione dell'impianto del decreto.

"Se non si arriverà al blocco del decreto bloccheremo il porto. Non scenderemo a patti, anche per una questione di rispetto per altre categorie, alle quali non è stato proposto il tampone gratuito. Mi metto nei panni di un cittadino a cui è stato detto di pagare il tampone e che poi vede che a noi lo offrono gratuitamente, e non è giusto.".

Puzzer ha inoltre dichiarato che la protesta partita da Trieste si estenderà anche altrove e che venerdì 15 ottobre non si bloccherà solo il porto friulano.  In realtà, oltre a Trieste, l'unica situazione critica sembra essere quella di Genova, dove è in corso anche una trattativa con i trasportatori.


Nel capoluogo ligure alcuni terminalisti hanno già annunciato di voler pagare i tamponi per i portuali, ma il problema è quello dei trasportatori, dei quali nessuno si vuole fare carico e che potrebbero non avere accesso al porto.

Si dimette il presidente?

Tornando a Trieste, il presidente dell'Autorità portuale D'Agostino ha promesso le dimissioni in caso di problemi venerdì:

"Ci aspettiamo la presenza di gente che nulla ha a che vedere con il porto. Se ci sarà un blocco ad oltranza sarà ovvio che mi mancherà la legittimazione nel mio ruolo e sarò pronto a rimettere l'incarico".

Insomma, mancano poche ore al 15 ottobre, e l'unica certezza è che sarà una giornata ricca di tensioni.

 

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