Saluto romano a Dongo in ricordo di Mussolini, la gente risponde con "Bella ciao". E a Catania don chiude la chiesa per non celebrare messa per il Duce
Nuovi episodi e nuove polemiche sulle rievocazioni in ricordo del Ventennio
A Dongo, sul lago di Como, 79 anni fa il dittatore fascista Benito Mussolini fu giustiziato dai partigiani insieme all'amante Claretta Petacci. Anche la scorsa domenica, 28 aprile 2024, non è mancata la solita processione di neofascisti vestiti di nero che hanno marciato attraverso la città sul Lago di Como e hanno deposto 15 rose in acqua in memoria dei ministri e funzionari del governo Mussolini che furono giustiziati in città. Poi hanno alzato le braccia nel saluto romano e gridato un canto fascista.
Non tutti i presenti, però, hanno apprezzato il siparietto nostalgico, e - oltre a diversi insulti - hanno cantato Bella Ciao.
Neonazisti a Dongo: saluto romano e celebrazioni per Mussolini
Celebrazioni neofasciste a Dongo, in occasione dell'anniversario della fucilazione del Duce. La polizia ha separato i dimostranti di Dongo dalle centinaia di manifestanti che hanno cantato la famosa canzone partigiana "Bella Ciao" durante la cerimonia per Mussolini. Manifestazioni sono state registrate anche a Predappio, luogo di nascita e dove è sepolto il dittatore.
Al presidio di Dongo era presente anche una delegazione del MoVimento 5 Stelle Como. Raffaele Erba, coordinatore provinciale del M5s Como, dichiara:
“A seguito dell’interrogazione parlamentare presentata dai pentastellati Bruno Marton e Barbara Floridia, in assenza di una risposta del Ministro dell’Interno, si è tenuto il raduno neofascista annunciato dai nostalgici del Duce. Vedere oggi il saluto romano a Dongo è un fatto grave e un segnale molto pericoloso che ci deve mettere in guardia dal ritorno di un certo passato. Già nelle scorse settimane, come Movimento 5 Stelle, avevamo presentato un’interrogazione al Ministro Minniti ma ad oggi giace senza risposta. Un disinteresse inaccettabile che legittima manifestazioni fasciste espressamente vietate dalla Costituzione. Un pessimo segnale per la memoria del passato e per le future generazioni”.
I precedenti recenti
Quest'anno, come anticipato da ComoZero, per la prima volta alla commemorazione neofascista del 28 aprile a Giulino di Mezzegra, anche la Comunità militante dei Dodici Raggi, il gruppo neonazista della provincia di Varese che ha per simbolo i raggi del Sole nero, aveva annunciato la propria presenza.
Il medesimo gruppo neonazista, nel giorno della Celebrazione della Liberazione, a Varese, nonostante il divieto, ha reso omaggio ai fascisti defunti nei cimiteri di Sant'Ambrogio e Belforte, compiendo il saluto identificativo dell'antico regime romano.
Le autorità comunali hanno già acquisito prove fotografiche dell'evento e intendono perseguire i responsabili per aver violato le disposizioni stabilite, oltre che per eventuali altre infrazioni legali.
Gli stessi estremisti che, pochi mesi fa, erano balzati alle cronache nazionali, per essersi era prodigati in una serie di saluti nazisti e cori estremisti durante un matrimonio, celebrato nella sede del Comune di Varese.
A Catania una Messa per il Duce
Ma la "nostalgia canaglia" per il Ventennio, non è esclusivamente appannaggio dei luoghi geografici afferenti a Mussolini. Come racconta VrSicilia, a Catania si è consumato un controverso episodio legato a un necrologio contenente la scritta “Anniversario” e “La Fiamma Tricolore ricorda Benito Mussolini”, annunciante una Messa in suffragio del dittatore italiano nel giorno del 79º anniversario della sua morte avvenuta il 28 aprile 1945.
L’arcivescovo Luigi Renna è corso ai ripari, prendendo la decisione di bloccare ogni attività e di chiudere la chiesa in seguito a questo evento. Una nota della Curia etnea ha chiarito che tale decisione è stata presa per evitare “non opportune esternazioni ideologiche” che in passato hanno causato spiacevoli incidenti. Nel 2016, infatti, nella stessa Chiesa di Santa Caterina, durante un rito simile, si sono verificati tre saluti fascisti, motivo per cui l’arcidiocesi di Catania ha adottato una posizione netta in merito:
“La Santa Messa del 28 aprile 2024 alle ore 19 non è stata celebrata. Il servizio di Adorazione Eucaristica Perpetua sospeso dalle ore 17 di domenica 28 aprile alle ore 7 di lunedì 29.”
Per correttezza vorrei precisare che Benito Mussolini fu catturato nei pressi di Dongo ma venne giustiziato a Giulino di Mezzegra.