Terribile episodio a padova

Minaccia shock all'arbitro donna di 17 anni: "Devi fare la fine di Giulia Cecchettin"

Purtroppo non è il primo caso in cui il nome di Giulia viene utilizzato per minacciare delle donne

Minaccia shock all'arbitro donna di 17 anni: "Devi fare la fine di Giulia Cecchettin"
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Mentre l’Italia tutta ha seguito con commozione e partecipazione i funerali di Giulia Cecchettin, ennesima vittima di femminicidio assurta a simbolo della violenza contro le donne, proprio nel “suo” Veneto si è consumato un episodio vergognoso durante una partita di basket.

I funerali di Giulia

Il papà di un giocatore si è rivolto all'arbitra, una ragazzina di 17 anni: "Devi fare la fine di quella di Vigonovo". Il riferimento è proprio a Giulia, essendo quello il paese dove viveva.

Arbitra minacciata da un padre alla partita di basket: "Devi fare la fine di Giulia"

Domenica pomeriggio 3 dicembre 2023, a Padova, si stava disputando una partita di pallacanestro tra la squadra locale, il Camin, in campo contro i Cittadella Brenta Gunners. I ragazzi schierati sono tutti minorenni e anche ad arbitrare c'è una ragazza di soli 17 anni.

La giudice di gara è stata presa di mira dal papà di uno dei giocatori che l'ha offesa arrivando anche ad augurarle di fare "la fine di quella di Vigonovo" facendo riferimento, come si capisce fin troppo bene,  alla tragica morte di Giulia Cecchettin, assassinata l'11 novembre scorso.

Come racconta Prima Padova, si tratta di parole incomprensibili dopo una vicenda che ha colpito profondamente tutto il Paese. Poco distante inoltre c'era anche il papà della ragazza che ha sentito tutto e ha subito cercato di zittire l'uomo, mettendolo di fronte alla gravità delle sue affermazioni.

La condanna

“Quanto accaduto durante la partita è intollerabile e vergognoso – le parole del presidente del Comitato regionale, Roberto Nardi – Come regione stiamo ancora vivendo il dolore di quanto accaduto alla povera Giulia Cecchettin ed è inammissibile che in un palazzetto per una partita di Settore Giovanile un adulto si permetta di insultate e minacciare una ragazza minorenne che era l’arbitro della partita. Alla condanna per un gesto increscioso, come movimento valuteremo tutte le possibili azioni da intraprendere perché l’autore di questo terribile episodio possa ricevere un’adeguata sanzione per il suo comportamento. A nome del Comitato Regionale Veneto, vogliamo inoltre esprimere la più totale solidarietà alla ragazza: società, dirigenti, atleti, atlete, arbitri e ufficiali di campo ti sono vicine in questo momento come un’unica grande squadra che ti avvolge nel suo abbraccio”.

Anche Antonio Florian presidente del Comitato Italiano Arbitri regionale ha espresso la sua ferma condanna, mentre Flavio Camporese, presidente del Comitato Provinciale di Padova, esprimendo vicinanza agli arbitri, chiede un intervento immediato.

Altre minacce nel "nome di Giulia"

Purtroppo non è la prima volta che il nome di Giulia viene tirato in ballo per minacciare qualcuno…guarda caso, sempre donne.

E’ accaduto pochi giorni fa ad Aosta: diciotto anni lui, qualcuno in meno lei. Tra i due la storia era finita da qualche tempo ma lui non si rassegnava, tanto da vessarla con continui pedinamenti e messaggi. Poi la minaccia diretta, e quella frase:

“Ti faccio fare la fine di quella là”, in riferimento a Giulia.

La famiglia della ragazza, a questo punto, si è rivolta ai Carabinieri. La situazione, sempre secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, era fuori controllo. Da qui la denuncia, le indagini immediate, le comunicazioni all’Autorità giudiziaria fino all’arresto nei confronti del 18enne. Rintracciato nella sua abitazione, è ora in carcere.

Funerali di Giulia Cecchettin

E ancora, in concomitanza con il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne e a una settimana esatta dal tragico epilogo della vicenda di Giulia Cecchettin, un altro episodio ha scosso la comunità veneta, proprio a pochi chilometri da dove abitava Giulia.

A Portogruaro (comune di poco più di 24mila abitanti nella città metropolitana di Venezia), a una manciata di chilometri da Vigonovo, un uomo ha provato ad accoltellare la moglie e, incredibile ma vero, a scatenare quella che poteva diventare un'altra tragedia familiare è stata proprio la vicenda della povera Giulia.

I due si trovavano in casa e stavano guardando la televisione. A un certo punto ecco un servizio sulla tragedia degli ex fidanzatini di Ingegneria. Ecco allora che il marito, riferendosi a Giulia si è lasciato andare a un commento decisamente censurabile:

“Chissà cos’aveva combinato...”.

Ma la moglie invece che soprassedere, vuole dire la sua e addirittura sbotta:

"Ma cosa stai dicendo, le tue sono parole da criminale".

Dopo l'appunto sdegnato della moglie, la sua furia si è scatenata contro di lei. Il marito ha colpito la donna prima con un pugno e poi con un coltello e solo una circostanza fortuita in quei drammatici momenti ha evitato il peggio. L'allarme del figlio, l'arrivo di soccorsi e forze dell'ordine.

Giulia Cecchettin

Il vergognoso elenco non è ancora terminato: un 64enne di Siracusa ha minacciato l'ex compagna di ucciderla come Giulia Cecchettin, ed è stato arrestato. È successo a Priolo Gargallo, dove il gip del Tribunale ha emesso nei confronti dell’uomo un'ordinanza di custodia cautelare, ai domiciliari, con l'accusa di atti persecutori.

"Se non torna con me - avrebbe detto - gliela faccio finire come a quella di cui stanno parlando in televisione".

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