Ormai ci serve un'assicurazione contro i danni del maltempo, lo dice anche il Ministro
Pichetto Fratin: "Serve una tutela assicurativa perché altrimenti diventa difficile nel lungo periodo un intervento dello Stato con i criteri che abbiamo utilizzato finora"
Un'estate climaticamente pazza ed estrema. Altre parole non sarebbero necessarie per descrivere i mesi appena trascorsi nella nostra Penisola, tra periodi di siccità e caldo eccezionale (che ha più riprese ha toccato punte anche di 40°C) intervallati, soprattutto al Nord Italia, da alluvioni, tempeste, grandinate e downburst.
Il cambiamento climatico si sta concretamente manifestando nei suoi devastanti effetti facendoci capire che, se non si agisce ora, nel prossimo futuro potrebbero verificarsi eventi metereologici ancora più violenti. Risposte che devono essere immediate, ma che, laddove ci fosse bisogno di tempo per metterle in atto, lo Stato deve essere in grado di intervenire con ogni risorsa nei territori colpiti dal maltempo. Proprio su quest'ultimo aspetto, tuttavia, si è espresso recentemente il Ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il quale ha sottolineato la necessità, per tutti, di dotarsi di un'assicurazione contro le calamità naturali:
"Dovremmo dotarci di strumenti di tutela assicurativa - afferma - perché altrimenti diventa difficile, nel lungo periodo, un intervento dello Stato con i criteri che abbiamo utilizzato finora".
Danni maltempo, il ministro Pichetto: "Dovremmo dotarci di un'assicurazione"
Dal punto di vista climatico e meteorologico, come detto, l'estate appena trascorsa in Italia ha vissuto rari momenti di normalità. Nell'arco di pochissime settimane, infatti, si è passati dal caldo torrido, con punte fino a 40°C in più località della nostra Penisola, a giorni di alluvioni, tempeste e piogge torrenziali, specialmente nel Nord Italia (senza dimenticare ovviamente il devastante alluvione che a maggio ha colpito l'Emilia Romagna).
In entrambi i casi, però, le conseguenza per il nostro Stivale sono state catastrofiche con incendi, caduta di grossi alberi, allagamenti, scoperchiamenti di tetti e purtroppo anche alcune vittime.
Gli incendi divampati a Palermo e in altre zone della Sicilia
Albero caduto a Legnano
Tetti scoperchiati alla stazione di Monza
Buchi nei muri delle case a Seregno
Strade allagate nel Nord Italia
Un chicco di grandine con 19 cm di diametro caduto a Padova
Il tornado che si è venuto a formare a Cernusco sul Naviglio
Una lunga sequela di eventi metereologici violenti innescati in primo luogo dal cambiamento climatico, il quale, sta facendo sentire sempre più i suoi effetti, mettendoci altamente in guardia per il prossimo futuro.
Di fronte a questa realtà dei fatti, quindi, la parola d'ordine è quella di agire ora al fine di ridurre la possibilità che si vengano a riproporre fenomeni atmosferici come accaduto in questi mesi estivi. Se però per alcuni interventi ci vuole tempo e pazienza, per limitare i danni sono necessarie risposte a breve termine.
Lo Stato, nei territori colpiti dal maltempo, ha agito con tutte le risorse a sua diposizione. Risorse che però, come affermato dal Ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, durante la Fiera internazionale del settore della plastica e della gomma aperta a Rho (Milano), nel lungo periodo potrebbero non essere sufficienti.
Ecco, allora, che su questo tema ha avanzato una sua proposta:
"Bisogna trovare risposte nuove, tenendo presente il cambiamento climatico e il rischio di eventi sempre più violenti - dichiara il Ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin - E' chiaro che dovremmo dotarci anche di strumenti di tutela assicurativa perché altrimenti diventa difficile nel lungo periodo un intervento dello Stato con i criteri che abbiamo utilizzato finora e cioè un intervento puntuale a ogni evento negativo che si è verificato".