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Mistero Covid in Africa: i vaccinati sono solo il 6%

Ad oggi, secondo i dati dell'OMS, i decessi in Africa rappresentano solo il 3% del totale globale.

Mistero Covid in Africa: i vaccinati sono solo il 6%
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Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, in Africa, le infezioni Covid sono in calo da luglio. Gli ultimi monitoraggi, risalenti a novembre 2021, parlano di un totale di 6.186.377 casi confermati, di cui 151.734 morti, i nuovi contagi sono 10mila, ci sono 500 morti a settimana e solo il 6% della popolazione è vaccinato.

Qualcosa non torna. Come è possibile che su oltre 1,314 miliardi di persone, di cui soltanto il 6% sottoposto a vaccino anti Covid, si registrano circa 500 morti a settimana? Il paragone con l'Europa è impietoso: meno di 800 milioni di cittadini vivono nel Vecchio Continente. Facendo una media tra gli Stati che hanno le percentuale più basse di vaccinati e quelli più virtuosi siamo intorno al 60% di popolazione sottoposta a immunizzazione. Il 60% europeo contro il 6% africano; l'Oms prevede entro marzo 2022, in Europa, un altro mezzo milione di morti in caso non si stringessero ulteriormente le maglie. 

A oggi, secondo i dati dell'Oms, i decessi in Africa rappresentano solo il 3% del totale globale. In confronto, i decessi nelle Americhe e in Europa rappresentano il 46% e il 29%. 

Come è possibile che uno dei continenti più attivo (e immunizzato) nella lotta alla pandemia versi in tali condizioni mentre in Africa, abbandonata finora al proprio destino rispetto al virus, viva una situazione di relativa tranquillità?

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Il mistero del Covid in Africa

Sono tanti gli Stati africani in cui il Covid viene ormai percepito come un ricordo. Nello Zimbabwe (solo 33 nuovi casi e zero decessi nell'ultima settimana) sono tornati i raduni politici, i concerti e le riunioni domestiche. Non si tratta di una zona franca, i dati sono in linea con il resto del continente. Sebbene sia ancora troppo presto per cantare vittoria, le previsioni catastrofiche che ipotizzavano l'Africa nella morsa della pandemia, senza strumenti adeguati per fronteggiarla, non si sono ancora verificate. E' altresì vero, come spiegano gli scienziati, che nei Paesi africani è impossibile mettere in atto un sistema di sorveglianza regolare ed efficiente. Dati certi, in sostanza, non ce ne sono.

Con tutte le giustificazioni del caso, non si può comunque ignorare che in Africa l'andamento pandemico sfugga alla logica e vi siano una serie di misteri a cui gli scienziati, al momento, non sanno rispondere.

"C'è qualcosa di  misterioso  in corso in Africa che sta sconcertando gli scienziati. L'Africa non ha i vaccini e le risorse per combattere il Covid-19 che hanno in Europa e negli Stati Uniti, ma in qualche modo sembra andare meglio. Per mesi, l'Oms ha descritto l'Africa come una delle regioni meno colpite al mondo nei suoi rapporti settimanali sulla pandemia", ha affermato Wafaa El-Sadr, presidente della sanità globale presso la Columbia University.

Le possibili spiegazioni

Fra le possibili spiegazioni che la comunità scientifica ha tentato di darsi figura l'età media del continente africano: di 20 anni contro i 43 dell'Europa occidentale, i tassi di urbanizzazione più bassi e alla tendenza a trascorrere del tempo all'aperto. Diversi studi stanno indagando altre possibili spiegazioni, comprese ragioni genetiche o l'esposizione ad altre malattie.

Devi Sridhar, presidente della sanità pubblica globale presso l'Università di Edimburgo, ha affermato che i leader africani non hanno ottenuto il credito che meritano per aver agito rapidamente, citando la decisione del Mali di chiudere i suoi confini prima ancora dell'arrivo del Covid-19.

"Penso che ci sia un diverso approccio culturale in Africa, questi paesi si sono avvicinati al Covid con un senso di umiltà perché hanno sperimentato cose come ebola, polio e malaria" ha detto Sridhar.

L'impatto del Coronavirus è stato anche relativamente attenuato in Paesi poveri come l'Afghanistan, mentre gli esperti avevano previsto che le epidemie - con il conflitto in corso - si sarebbero rivelate disastrose. Finora, l'Afghanistan ha registrato circa 7.200 morti tra i suoi 39 milioni di persone, anche se sono stati effettuati pochi test durante il conflitto e il numero effettivo di casi e morti non è noto.

La ricaduta economica

Nonostante le buone notizie nel campo della salute pubblica - secondo un rapporto illustrato al Bloomberg New Economy Forum - la pandemia di nuovo Coronavirus ha spazzato via cinque anni di crescita in Africa, facendo precipitare nella povertà estrema circa 30 milioni di persone nella zona sub-sahariana. Lo studio avverte che, anche se le economie africane guadagnano terreno mentre si stanno riprendendo, questo elemento non consentirà loro di raggiungere l'obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sull'eliminazione della povertà in Africa entro il 2030, un obiettivo che era già lontano dall'essere raggiunto prima la pandemia. Le previsioni dei capi economisti della Bloomberg suggeriscono che il continente avrà ancora 500 milioni di persone dipendenti dall'economia di sussistenza nel 2030. 25 milioni in più rispetto alle nostre proiezioni pre-pandemia.

Prima della crisi del Covid, la crescita economica in Africa è stata ampia, i conflitti si erano placati, permettendo migliori politiche economiche e una maggiore stabilità macroeconomica. Nel 2020, l'Africa subsahariana è precipitata nella sua prima recessione in più di 25 anni, cancellando almeno cinque anni di progressi nella lotta alla povertà. Quel terreno perduto, secondo le previsioni del rapporto, non sarà recuperato fino al 2024.

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