riprendono i colloqui

Bombe e trattative: le sorti della guerra passano dalla Turchia e da Versailles

Ad Antalya incontro tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina. Mentre Lavrov annuncia che Mosca uscirà dal Consiglio d'Europa.

Bombe e trattative: le sorti della guerra passano dalla Turchia e da Versailles
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Dopo le bombe sull'ospedale pediatrico di Mariupol, che hanno provocato almeno tre morti, oggi, giovedì 10 marzo 2022, è una giornata decisiva sul fronte della guerra in Ucraina. Una partita che si gioca su due fronti: ad Ankara, in Turchia, è iniziato stamattina l'incontro tra i ministri degli Esteri russo e ucraino, mentre a Versailles il Consiglio europeo discuterà di nuove sanzioni. E la tensione è altissima.

Bombe e trattative: oggi una giornata chiave

L'attacco all'ospedale di Mariupol ha indignato il mondo. Da parte loro, però, i russi rilanciano:  la portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova ha dichiarato che  l’ospedale era diventato una base dell’esercito ucraino. Un’affermazione che però è stata  smentita dalle riprese delle donne in dolce attesa e ferite dal bombardamento. In Rete numerosi utenti hanno mostrato foto e video dei soldati appostati sul tetto, ma si trattava di un altro edificio.

Intanto dalle 8 di stamattina  in Ucraina sono stati aperti altri  corridoi umanitari: Trostyanets - Poltava; Krasnopillya - Poltava; Sumi - Poltava; Mariupol - Zaporozhye; Volnovakha - Pokrovsk; Izyum - Lozova; Bucha, Borodyanka, Irpin - Kiev.

L'incontro ad Antalya

Intanto  ad Antalya in Turchia, si sono svolti i colloqui tra  i ministri degli Esteri russo  Sergei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmitry Kuleba. Prima dell’incontro, i due hanno incontrato il loro pari turco Mevlut Cavusoglu.

L'incontro si è chiuso fondamentalmente con un nulla di fatto. Kuleba ha sostenuto che non sono stati fatti passi in avanti sul cessate il fuoco e ha ribadito che l'Ucraina non si arrenderà.

Lavrov, da parte sua, è tornato sul bombardamento all'ospedale di Mariupol, definendolo una base del battaglione Azov (i temuti nazionalisti ucraini). Il ministro degli Esteri russo ha poi criticato  la fornitura di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente: "E' pericolosa".

Il Consiglio europeo

Altro appuntamento fondamentale è quello del Consiglio europeo che si riunirà in maniera informale nel pomeriggio a Versailles e che discuterà di ulteriori sanzioni nei confronti del Cremlino.

Secondo Bloomberg, poi, nel corso del vertice si affronterà anche il tema economico: si dovrebbe infatti parlare dell'eventualità di emettere degli Eurobond per  finanziare le spese che i Paesi Ue dovranno sostenere nel settore energetico e in quello della difesa durante la guerra in Ucraina.

L'Italia sarà rappresentata dal premier Mario Draghi.

La Russia lascia il Consiglio d'Europa

Intanto c'è tensione anche in un altro organismo continentale. Lavrov ha infatti annunciato che la Russia lascia il Consiglio d'Europa. E per farlo ha usato termini molto pesanti nei confronti degli altri Paesi membri:

"Il corso degli eventi è diventato irreversibile. La Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti".

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