la polemica è servita

Saviano a Sanremo (gratis) per commemorare la stage di Capaci, FdI tuona: "E' un oltraggio alla memoria"

Nonostante il giornalista campano garantisce che la sua ospitata sarà totalmente gratuita il partito di Giorgia Meloni si inalbera.

Saviano a Sanremo (gratis) per commemorare la stage di Capaci, FdI tuona: "E' un oltraggio alla memoria"
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Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano sarà ospite del festival di Sanremo 2022 nella serata di giovedì 3 febbraio 2022 e come ha anticipato Amadeus parlerà dell'anniversario della strage di Capaci, che avvenne il 23 maggio 1992 e costò la vita al giudice antimafia Giovanni Falcone e ad altre quattro persone:  la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito SchifaniRocco Dicillo e Antonio Montinaro. Come confermato dai vertici Rai Saviano prenderà parte alla kermesse a titolo gratuito, insomma nessun esborso per la tv di Stato. Questa precisazione non ha evitato comunque le polemiche: il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, chiede addirittura l'esclusione del giornalista dalla scaletta.

Saviano a Sanremo 2022 per ricordare la strage di Capaci

"Non rivelo mai le parti economiche sulle partecipazioni, ma confermo che Roberto Saviano parteciperà a Sanremo 2022 a titolo gratuito" ha chiarito Stefano Coletta, direttore di Rai1, durante la conferenza stampa dal Casinò di Sanremo.

Amadeus ha annunciato con entusiasmo l'intervento del celebre giornalista:

"Ho sentito il suo intervento, è bellissimo. Mi sono sentito ieri sera con lui, mi ha mandato il vocale, è davvero molto toccante e molto bello, come solo Roberto sa fare. Ci farà riflettere tantissimo".

Anche il diretto interessato spiega le ragioni per le quali tiene tanto a questa commemorazione:

"È un onore per me e una grande responsabilità ricordare al Festival di Sanremo  a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, la rivoluzione civile di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ci tengo a dire che interverrò a Sanremo a titolo gratuito; importantissimo per me, sul palco dell’Ariston, poter raccontare il sacrificio di due uomini che hanno cambiato radicalmente non solo le modalità del contrasto alle organizzazioni criminali, ma anche la loro narrazione. È a Falcone e Borsellino che dobbiamo la nostra capacità di guardare in modo radicalmente diverso alla sintassi del potere."

A dare la sua benedizione anche Maria Falcone, sorella del giudice antimafia ucciso nella strage di Capaci e presidente della Fondazione che del magistrato porta il nome:

"Ricordare il sacrificio di mio fratello Giovanni e di Paolo è stato lo scopo del mio impegno di questi 30 anni insieme alla sensibilizzazione delle nuove generazioni ai temi della legalità. Perciò ritengo molto importante che se ne parli in un contesto come quello del festival di Sanremo che per popolarità raggiunge tantissimi milioni di italiani. Solo continuando a rinnovare il ricordo degli uomini che hanno speso la loro vita per la nostra democrazia possiamo pensare di costruire un Paese più giusto".

E le polemiche...

A insorgere contro l'ospitata sanremese del giornalista campano sono le file del partito di Giorgia Meloni. Lo scrittore è stato subito attaccato con l'annuncio di un quesito ad hoc ai vertici Rai da parte di Federico Mollicone, deputato FdI e componente della commissione di Vigilanza Rai, che tuona:

"La presenza di Saviano a Sanremo per parlare dei 30 anni dalla strage di Capaci è un oltraggio al tema stesso. Cosa c'entra la presenza di un autore che ha creato una vera e propria mitopoiesi in prodotti seriali e letterari della criminalità organizzata producendo sfilze di antieroi come in Gomorra e Zero (l'opera di Saviano è Zero zero zero, per la precisione, ndr) con il ricordo di Falcone? Ha lucrato sulla mitopoiesi della mafia. Sanremo è un festival nazionalpopolare che tutti amiamo, non possiamo permettere che si trasformi nel Festival della telepredica progressista".

Perplesso anche Antonio Vullo, l'unico agente di scorta sopravvissuto alla strage di via D'Amelio, che si domanda:

"Perché dare voce a Saviano? Io avrei preferito che a parlarne fosse il presidente Mattarella".

Critico anche Giuseppe Costanza, l’autista del giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla bomba:

"Ma cosa c’entra il Festival di Sanremo con la strage di Capaci? Non credo sia opportuno usare quel palco lì per parlare del trentennale delle stragi".

Insomma, anche stavolta la polemica è servita.

 

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