Cinque posti insoliti e suggestivi da visitare gratuitamente in Piemonte
Affascinanti scenari naturali che ricordano da vicino alcuni dei più celebri paesaggi del mondo
Completamente immersi nella natura, in Piemonte si trovano cinque posti insoliti e suggestivi da poter visitare gratuitamente e che posso rappresentare mete ideali per una gita nel weekend. Ecco dove si trovano.
@girinsoliti_piemonte_ 🌟5 POSTI INSOLITI E GRATIS DA VEDERE IN PIEMONTE Ecco 5 posti in mezzo alla natura, totalmente gratuiti, da vedere assolutamente in Piemonte. 1️⃣I CASTELLETTI Si trovano nel Canavese e precisamente a Sant’Anna Boschi (TO)a pochissimi km da Castellamonte, la città dove si produce la ceramica. Per raggiungerli bisogna fare un percorso a piedi facilissimo di 5 minuti, che parte dal laboratorio ceramico di Giose Camerlo. Sono un fenomeno naturalistico generato dall’erosione dell’acqua sul terreno argilloso, che ha assunto forme particolari che ricordano un po’ la Cappadocia turca. 2️⃣GLI ORRIDI DI URIEZZO Si trovano a Premia (VB) e sono delle gole che si sono formate tra le rocce, una volta che i ghiacciai sono scomparsi. Il prosciugamento dei vari torrenti alimentati dai ghiacciai ha lasciato spazio a questi Canyon. Ce ne sono 2 percorribili grazie all’installazione di scale che permettono di entrare al loro interno, l’Orrido sud (il più bello)e l’Orrido nord-est e poi ce n’è un terzo indicato per i più esperti. 3️⃣LA CASCATA DI NOASCA (TO) Situata nel Parco del Gran Paradiso a circa un’oretta da Torino. Raggiungibile a piedi attraverso il Sentiero Giro Cascata,un breve giro ad anello di circa 40 minuti, abbastanza facile, che ti porterà proprio dietro il getto d’acqua. 4️⃣IL MULINO VAL Si trova a Forno Canavese (TO),costruito nel 1966 da un imprenditore locale per ricordare il figlio prematuramente scomparso, in giovane età, in un incidente. Prese questa decisione perché il figlio era appassionato dai mulini olandesi. Si può arrivare in cima in auto, tramite una ripida strada sterrata, in bici oppure a piedi con una camminata di circa mezz’ora. 5️⃣LA RISERVA DI SAN GENUARIO Si trova a Fornaretto po (VC). È una palude inserita nel paesaggio della bassa pianura vercellese, contraddistinta dall’esteso ambiente agrario della risicoltura. Tra la metà di aprile e la metà di maggio le risaie vengono innacquate e si può ammirare lo spettacolo del MARE A QUADRETTI. Si possono anche trovare tante specie di uccelli. 💾Salva il reel e seguimi, prossimamente pubblicherò itinerari di giornata in queste zone. #igpiemonte #piemontedascoprire #piemonteturismo ♬ suono originale - Sonia➡️Travel blogger
I castelletti che ricordano la Cappadocia turca
Il primo posto piemontese che vi proponiamo con idea per una gita riguarda i castelletti di Sant'Anna Boschi. Si trovano nel Canavese, in provincia di Torino, vicini a Castellamonte, cittadina celebre per la produzione della ceramica.
Si tratta di depositi terrosi che molte centinaia di anni fa dovevano costituire altipiani uniformi: la pioggia e il vento li hanno scavati ed erosi, riducendoli a poco a poco all’attuale forma di lembi sparsi, somiglianti proprio a guglie medievali, torri, piramidi solcate da gigantesche mani che sembrano abbiano arato direttamente dal cielo.
I fiumi della Valle dell’Orco, che nell’era glaciale scorrevano a oltre 100 metri sopra il piano attuale, hanno nel tempo creato depositi di detriti geologici che ci restituiscono oggi un paesaggio dalle forme e dalle cromie spettacolari. Uno scenario naturale suggestivo che ricorda un po' la Cappadocia della Turchia.
Raggiungere i Castelletti è molto facile: dopo la frazione di Spineto, sulla strada SP58 che da Castellamonte porta a Cuorgnè, si arriva a Sant’Anna Boschi, percorrendo la strada principale del paese fino alla chiesa parrocchiale. Da lì è indicata una discesa, alla fine della quale si trova da una parte lo studio dei ceramisti Giose e Corrado Camerlo e dall’altra un sentiero nel bosco. Imboccandolo, dopo pochi metri percorsi sotto castagni, acacie, betulle e circondati da piante antichissime come l’equiseto, si apre lo sterrato incantevole dei Castelletti, con una parete nella parte superiore e una nella parte inferiore di un piccolo affascinante canyon naturale.
L'orrido che somiglia al Grand Canyon
Sapevate che anche in Piemonte ci sono i canyon? Ebbene sì, in Valle Antigorio, in provincia di Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, si trovano una serie di gole scavate nel granito da torrenti che in passato scorrevano a valle del Ghiacciaio del Toce e denominate Orridi di Uriezzo.
Le strette vallate, i tortuosi cunicoli e le gole che oggi è possibile ammirare si sono formate una volta che i ghiacciai sono scomparsi. Il prosciugamento dei vari torrenti alimentati dai ghiacciai ha lasciato spazio ad un vero e proprio canyon che oggi si può visitare a piedi.
La scarsa luminosità, la molta umidità e le pareti lisce e levigate hanno permesso lo sviluppo di un complesso ecosistema. In queste condizioni ambientali difficili si sono adattate e sviluppate diverse specie vegetali come ad esempio i muschi e le felci. Per arrivare agli Orridi di Uriezzo ci sono tre punti di accesso: Premia (l’accesso più consigliato), Baceno e Verampio.
La cascata che sembra di essere in Islanda
La Valle dell’Orco inizia nel Canavese e porta fino a Ceresole Reale e al Colle del Nivolet. È una splendida vallata ricca di luoghi naturali di pregio, tra cui la Cascata di Noasca.
Alta 32 metri, è tra le più famose del Piemonte. Un salto d’acqua imponente formato dal torrente Noaschetta che caratterizza il paesaggio del piccolo centro di Noasca, un borgo di poco più di 100 anime.
La cascata è visibile fin dall'arrivo a Noasca. Si può lasciare l’auto in uno dei parcheggi a lato della provinciale, da cui ci si incammina nel centro storico seguendo i cartelli del sentiero 548 B. In breve si raggiunge la chiesa: il sentiero le passa a fianco. Quindi si arriva subito un bivio, con l’indicazione della cascata a 5 minuti di distanza. Una traccia si inerpica costeggiando il fiume e in breve si giunge a un primo punto panoramico.
Il mulino come quelli in Olanda
Sempre nel Canavese, a circa 35 km da Torino, si trova il Mulino Val di Forno Canavese. E' un edificio avente forma e dimensioni del classico mulino a vento olandese.
È una particolarità architettonica unica nel suo genere in territorio nazionale e la sua connotazione geografica lo rende paesaggisticamente inimitabile quanto a bellezza e colpo d'occhio.
L'idea di edificare tale manufatto in Canavese nacque dalla volontà di un imprenditore locale di rendere sempiterno il ricordo del proprio figlio, prematuramente scomparso in età giovanile. Al proprio figlio, amante del moto eolico dei mulini olandesi, il padre volle dedicare tale meraviglioso manufatto.
Si può raggiungere il Mulino Val in auto, tramite una ripida strada sterrata, in bici, oppure a piedi con una camminata di circa mezz’ora.
Il "mare a quadretti" simile al Salar de Uyuni in Bolivia
Meta perfetta per un weekend fuori porta è lo spettacolo unico offerto dall’affascinante ecosistema delle risaie tra Vercelli, Biella e Novara. La tipica coltivazione del riso crea il magico paesaggio che poeticamente è definito “mare a quadretti”, dove natura, cultura, tradizioni ed enogastronomia si fondono in “gustosi” itinerari.
Tra i tanti esempi dove poter restare immersi in questo specifico scenario naturale, vi suggeriamo la riserva speciale della palude di San Genuario (Vercelli).
È una palude inserita nel paesaggio della bassa pianura vercellese, contraddistinta dall’esteso ambiente agrario della risicoltura.
Sono terre d’acqua lontane dai canonici itinerari turistici, eppure sanno stupire con il mare a scacchi, che riflette nuvole e cielo da aprile a maggio e che diventa un verdissimo prato inglese da giugno in poi. E se la primavera è il periodo migliore per concedersi un weekend vista risaia, autunno e inverno regalano il gusto di risotti fumanti e di poetiche brume sulle zolle rivoltate.
Questa è solo una delle tante belle notizie che puoi trovare nella nostra sezione Idee per una gita.