"Rossi c'è"

VIDEO Valentino Rossi, l'ultimo giro con la telecronaca di Meda

Il giro conclusivo della carriera del fenomeno di Tavullia, che domenica 14 novembre 2021 ha chiuso la sua carriera.

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Valentino Rossi lascia il motociclismo. Una carriera straordinaria, fatta di oltre quattrocento gare, nove titoli mondiali, vittorie (tantissime), sconfitte, mitiche rivalità e tanto, tantissimo spettacolo.

Valentino Rossi: l'ultimo giro della carriera

Se c'è qualcuno che ci ha emozionato e si è emozionato per le imprese del 46 di Tavullia è Guido Meda, con il suo "tutti in piedi sul divano, Rossi c'è".  E allora, senza dilungarci troppo,  riviviamo l'ultimo giro del Gp di Valencia con la voce del mitico cronista.

IL VIDEO DELL'ULTIMO GIRO DI VALENTINO ROSSI: 


 

Valentino Rossi, 25 anni al top

Gli ultimi anni non sono stati certo degni della sua fama e del suo talento, ma non possono certamente offuscare una carriera sempre al top. Esordisce nel Motomondiale in sella all'Aprilia Rs125 del team privato Agv, con la quale conquista il primo podio il 4 agosto in Austria (terzo) e il 18 agosto vince la prima gara, a Brno, dove conquista anche la pole position. Chiuderà il campionato al nono posto, facendo vedere già di avere le qualità del campione.

L'anno successivo vince il mondiale 125 con l'Aprilia Racing e nel 1998 passa in 250: il primo anno arriva secondo, mentre il secondo conquista il titolo mondiale.

Gli anni della 500 e della MotoGp

Passa poi nella classe regina, dove conquisterà i trionfi più importanti. Nove in totale i titoli mondiali (1 in 125, 1 in 250, 1 in 500 e 6 in MotoGp, unico pilota della storia ad aver vinto in quattro classi differenti), portando sul tetto del mondo dopo l'Aprilia anche la Honda e la Yamaha. Meno fortunata l'esperienza in Ducati, così come il rientro in Yamaha.

Oggi, domenica 14 novembre 2021, l'ultima gara a Valencia, conclusa con un decimo posto.

I numeri

I numeri di Vale sono impressionanti. Detto dei 9 titoli mondiali e del 46, il suo numero, che è diventato un simbolo in tutto il mondo, le gare disputate sono 432, 115 le vittorie (più del 25%!!!), 235 i podi, 65 le pole position e 96 i giri veloci. Insomma, non lo scopriamo certo oggi...

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 Le grandi rivalità

La carriera di Valentino è stata costellata di grandi rivalità. La più grande senza dubbio quella con Max Biaggi. Non si contano gli episodi e le punzecchiature tra i due, che non hanno mai fatto mistero di non amarsi. Dalla bambola gonfiabile al Mugello del 1997 (ironizzando su un presunto flirt del "Corsaro" con Naomi Campell) alle botte vere e proprie a Barcellona nel 2001, quando i due vennero alle mani, il loro duello è stato pane per i denti degli appassionati di moto. E anche nell'ultima conferenza stampa Vale ha parlato della rivalità con Max.

"Sono stati anni indimenticabili, hanno fatto una parte della storia delle moto. È qualcosa di romantico. Adesso sono cambiate tante cose, però quelli furono anni belli".

Breve ma intensa quella con Sete Gibernau, iniziata con un sorpasso capolavoro all’ultima curva di Phillip Island nel 2004 ai danni dello spagnolo della Honda e durata un paio d'anni.

Tra quelli che hanno dato più filo da torcere c'è senza dubbio Casey Stoner. L'australiano - un altro fuoriclasse assoluto delle due ruote - riuscì nell'impresa di battere Valentino, anche se nella memoria di tutti rimane il sorpasso sovrumano del 46 al Cavatappi nel Gran Premio degli Stati Uniti.

Arrivarono poi gli anni di Jorge Lorenzo, il compagno di squadra mai amato, capace anche lui di battere Valentino per ben due volte, anche se nella seconda (2015) pesa l'episodio contestato della Malesia, quando nel duello si mise di mezzo Marc Marquez. Caduta, penalizzazione di Rossi e titolo a Lorenzo nell'ultima gara della stagione. Col tempo le divergenze si sono appianate a Rossi ha pure ammesso che la scelta di prendere Lorenzo fu azzeccata da parte della Yamaha.

Appunto, Marquez. L'ultimo rivale, anche se oramai Valentino era in fase calante della carriera. Marc avrebbe potuto per qualità e numeri superare Vale, ma i recenti infortuni ne hanno limitato la carriera (oggi a rischio).

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