Nazionale, Ventura si vendica: "Quattro anni fa fui lapidato, ma nulla è cambiato. E' colpa del sistema"
L'ex Ct della Nazionale si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo la gogna mediatica subita post sconfitta con la Svezia. Ma su Mancini è sicuro: "Bisogna continuare con lui".
A quasi cinque anni di distanza dalla tragica (sportivamente parlando) eliminazione della Nazionale italiana dai Mondiali di Russia 2018, oggi ci ritroviamo, per la seconda volta consecutiva, a navigare nella delusione più totale per non esserci riusciti a qualificare neanche per Qatar 2022. La sconfitta contro la Macedonia del Nord, nonostante la vittoria dell'Europeo della scorsa estate, ha segnato il punto più basso della storia della Nazionale, un baratro da cui è necessario ripartire per rifondare un intero movimento calcistico. Rifondazione di cui si era parlato anche cinque anni fa dopo la debacle con la Svezia, ma per la quale poi, tranne la brillante idea di affidare la panchina azzurra a Roberto Mancini, non si era fatto proprio nulla.
Su questo scottante tema che sta tenendo banco in tutti i salotti e quotidiani calcistici italiani, è tornato a parlare colui che, post Italia-Svezia, era stato additato come unico responsabile di una storica mancata qualificazione ai Mondiali per la Nazionale. L'ex Ct Gian Piero Ventura, in diretta tv a Le Iene, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe:
"Quattro anni fa per tutti è stata solo colpa mia e io mi sono fatto da parte. Oggi invece è chiaro a tutti che la colpa è del sistema. Da italiano e tifoso dell'Italia sono assolutamente contento che Mancini resti, ma adesso cambiamo il sistema".
Ventura: "Quattro anni fa la mia lapidazione, ma nulla è cambiato. E' colpa del sistema"
Qualche sporadica intervista, in questi cinque lunghi anni, Gian Piero Ventura l'aveva concessa, ma senza mai mostrare il suo volto agli occhi delle telecamere. Nel corso della serata di ieri, mercoledì 30 marzo 2022, l'ex Ct della Nazionale è tornato a parlare in diretta televisiva a Le Iene, a commento della seconda mancata qualificazione degli azzurri alla Coppa del Mondo. Ventura, senza troppi giri di parole e con un tono di voce misto tra il rancore e la delusione, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, sottolineando come, quasi quattro anni fa, la colpa dell'eliminazione è ricaduta solo ed esclusivamente su di lui, mentre questa volta si è parlato unicamente del fallimento del sistema calcistico italiano, con la difesa a spada tratta dell'attuale Commissario tecnico Roberto Mancini.
"E' più di quattro anni che mi porto un dolore dentro - afferma Gian Piero Ventura -. Questo dolore giovedì con la sconfitta dell'Italia contro la Macedonia è tornato intenso come quattro anni fa. In tutto questo tempo ho riflettuto molto e parlato poco. Ho ascoltato però. Quattro anni fa ho subito una lapidazione: si è passati da 'Ventura è un maestro di calcio' a 'Ventura mangia i bambini', quello che non si è dimesso dopo la sconfitta contro la Svezia perché voleva rubare uno stipendio. Ho sempre riconosciuto la mia colpa per quell'esclusione, ma ci sono state anche altre responsabilità. E' esattamente ciò che oggi la stampa dice a una sola voce per difendere l'allenatore. Ed è vero. Leggo 'troviamo i colpevoli', quindi ce n'è più di uno. 'Non è una sconfitta della squadra, ma è un problema di sistema', io sono assolutamente d'accordo".
L'ex Ct genovese fa riferimento a quanto accaduto dopo la clamorosa debacle contro la Svezia del novembre 2017 che non ci ha consentito, sessant'anni dall'ultima volta, di qualificarci ai Mondiali di Russia 2018. Al tempo la gogna mediatica si era accanita contro di lui, ma oggi, dopo la sconfitta con la Macedonia del Nord, tutte le colpe sono ricadute sull'intero sistema calcistico italiano, considerato fortemente in ritardo rispetto ai virtuosi movimenti europei.
"Penso sia lo stesso sistema di quattro anni fa che la vittoria all'Europeo aveva solo mascherato. E' un sistema in ritardo, senza visione, che ci porta ad uscire al primo turno ai Mondiali del 2010 e del 2014 e che ci impone di ragionare su queste sconfitte. Sconfitte che sembrano arrivare immeritatamente, all'improvviso, ma che hanno radici più profonde. Leggo che gli stadi sono fatiscenti, che i conti non tornano, che in Italia non nascono più campioni, che i pochi italiani che giocano nei top club non hanno esperienza internazionale e che nei vivai si preferisce investire sugli stranieri".
"Sono contento che Mancini resti, ma adesso cambiamo il sistema"
Dopo una profonda analisi dell'attuale situazione del calcio italiano, Ventura ha sottolineato che, diversamente da quanto è accaduto con lui, per Mancini si è avuto una misura completamente diverse, complice anche la grandiosa vittoria dell'Europeo della scorsa estate. L'ex Ct però, questo aspetto, non ha da polemizzare, anzi, è contento che Roberto Mancini sia rimasto sulla panchina azzurra. La sua staffilata è molto più specifica e va dritta al cuore del sistema calcistico nazionale. Un movimento da rifondare, ma questa volta per davvero.
"Ecco, questi problemi però c'erano anche quattro anni fa e la mia sconfitta, purtroppo, non è servita a cambiare nulla. Quattro anni fa per tutti è stata solo colpa mia e io mi sono fatto da parte. Oggi invece è chiaro a tutti che la colpa è del sistema. Da italiano e tifoso dell'Italia sono assolutamente contento che Mancini resti, ma adesso cambiamo il sistema".
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Alessandro Balconi