Scuola, le regole per il rientro in classe: addio alle mascherine e alla Dad
Solo in caso di nuova ondata Covid torneranno le restrizioni dello scorso anno.
Mancano tre settimane circa al ritorno in classe per gli studenti di tutta Italia, il cui rientro è previsto nella settimana del 12 settembre 2022. La novità di quest'anno, dopo tre anni di restrizioni a causa della pandemia, riguarderà un sostanziale addio alle misure di prevenzione anti-Covid, prossime a scadere il 31 agosto, con il Governo che sembra non intenzionato a prorogarle. Ma vediamo nel dettaglio tutte le regole previste per l'anno scolastico 2022/2023.
Rientro a scuola: addio alle mascherine e alla Dad
Prima novità (o meglio normalità): si torna tutti in presenza in classe. Solo chi ha febbre superiore ai 37,5°C o è risultato positivo al test Covid dovrà stare a casa. Anche studenti con sintomi respiratori di lieve entità (raffreddore) ed in buone condizioni generali che non presentano febbre possono stare a scuola. Se la situazione non dovesse peggiorare, in aula non si dovrà più utilizzare la mascherina.
"Alla riapertura delle scuole a settembre non sarà previsto l'obbligo di mascherine - ha affermato il Ministro della Salute, Roberto Speranza - Successivamente vedremo in base all'evoluzione della situazione epidemiologica. Questo non vuol dire che non possa essere usata, il mancato obbligo non comporta che passi il messaggio che la mascherina sia inutile. La mascherina si utilizza quando necessario. Se mi trovo in un posto senza areazione e al chiuso, anche se non c'è l'obbligo la uso. Non è vietato usarla, è uno strumento utile, uno scudo per evitare di prendere il Covid".
Restano però alcune indicazioni che riguardano persone fragili o che hanno alte possibilità di sviluppare forme severe di Covid-19: quest'ultimi dovranno essere in presenza, ma dovranno proteggersi con la mascherina Ffp2.
A partire da quest'anno sarà addio alla Dad: nessuna didattica a distanza per chi è in isolamento a causa della positività al Covid-19 o ha avuto contatti con contagiati.
"La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022".
Nonostante ciò le scuole dovranno essere "preparate e pronte", come scritto nella circolare del ministero dell'Istruzione, a rimettere in atto le misure dello scorso anno (quindi tornare alle mascherine e ai banchi distanziati) nel caso di una nuova ondata del virus.
A partire dal nuovo anno scolastico non ci sarà più il distanziamento tra i banchi, né percorsi alternativi, né limiti all'attività sportiva, né ingressi scaglionati. L'unica raccomandazione che resta, dopo quasi tre anni di pandemia, riguarda la frequente aerazione dei locali: le finestre delle aule dovranno essere aperte molto spesso.
Cosa cambia per gli studenti positivi
Tutti gli istituti scolastici dovranno essere pronti qualora la situazione dei contagi dovesse peggiorare. Per questo motivo rimane attiva la figura del referente Covid ossia di colui che dovrà occuparsi della gestione dei casi positivi. Per quest'ultimi non è prevista, come detto, la Dad e dovranno restare a casa fino a tampone negativo. Per restare a casa non basta un semplice raffreddore, ma bisogna che l'alunno presenti sintomi chiari come febbre o positività al tampone.
"Se durante la permanenza a scuola, il personale scolastico o il bambino/alunno presenti sintomi indicativi di infezione da SARS-CoV-2 viene ospitato nella stanza dedicata o area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso dei minori, devono essere avvisati i genitori - si legge ancora tra le Faq - A titolo esemplificativo, rientrano tra la sintomatologia compatibile con Covid-19: sintomi respiratori acuti come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere), diarrea, perdita del gusto, perdita dell’olfatto, cefalea intensa".
Tornano anche i professori non vaccinati
Novità anche per quanto riguarda i docenti e il personale scolastico non vaccinato: da settembre potranno tornare tutti in classe senza limitazioni. Quest'ultimi erano tornati al lavoro ma non a contatto con gli studenti, da settembre potranno svolgere le loro abituali mansioni.
Asili nido e materne
Tornano alla normalità anche le attività per i più piccoli, ossia i bambini sotto i 6 anni che frequentano asili nido e scuole materne. Soltanto se la situazione dovesse aggravarsi verranno adottate le vecchie regole: niente giochi da casa, divisione in gruppi stabiliti, accompagnamento da parte di un solo adulto e merenda in classe.