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Scuola, cambiano ancora le regole: niente Dad per guariti e vaccinati e quarantene più brevi

Per rientrare basterà soltanto il tampone negativo, senza foglio dell'Asl o del medico. Attesa una circolare ad hoc.

Scuola, cambiano ancora le regole: niente Dad per guariti e vaccinati e quarantene più brevi
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Niente più certificato del medico o foglio di uscita dall'isolamento dell'Asl, per rientrare in aula basterà un tampone negativo. E' una delle novità che a ore potrebbero riguardare il mondo della scuola. Già, perché le regole cambiano ancora per i nostri studenti. Il Governo sembra infatti orientato  ad accogliere le richieste delle Regioni e delle istituzioni scolastiche, che chiedono una maggiore semplificazione.

Scuola, cambiano ancora le regole: per tornare basta il tampone

Mercoledì 26 gennaio 2022 si sono incontrati i rappresentanti delle Regioni, il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, Silvio Brusaferro dell'Istituto superiore di Sanità e Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria presso il Ministero della Salute. Dalla riunione è emersa la necessità di dare un'ulteriore svolta alle norme per la scuola, imbrigliata tra Dad e quarantene di non facile comprensione. E nelle prossime ore è previsto l'arrivo di una circolare ad hoc.

La prima grossa novità è il ritorno a scuola con il sole tampone negativo, cioè senza il certificato della Asl o del medico di famiglia. In questi giorni di grande sovraccarico, infatti, è capitato che i certificati non arrivassero in tempo, costringendo così i ragazzi - anche se negativizzati - a restare ancora a casa. Verrà chiarito anche che i casi in base ai quali si decide la Dad per tutti gli alunni di una classe - 2 per le elementari e 3 dalle medie in su - devono avvenire in un tempo ristretto (si parla di un massimo di 5 giorni).

Dad e quarantene ridotte

Un altro cambiamento fondamentale potrebbe riguardare guariti e vaccinati, per i quali si prevede di garantire sempre e comunque la presenza, un po' come se avessero il Super Green pass. La gestione attuale delle quarantene, infatti, ha creato non pochi problemi, soprattutto alle materne. Qui  basta un contagiato per chiudere l'intera classe, e così è capitato che quando i bambini rientrassero dopo 10 giorni si verificasse un nuovo positivo, richiudendo di nuovo tutto. Anche per chi era guarito e dunque aveva minime possibilità di contrarre nuovamente il virus. 

Inoltre, dovrebbero venire omogeneizzate le norme sull'isolamento: oggi gli alunni stanno a casa 10 giorni, mentre il resto della popolazione deve fare "solo" 7 giorni di quarantena. Le due situazioni dovrebbero venire equiparate.

La situazione

Nei giorni scorsi l'Associazione nazionale presidi ha effettuato un sondaggio per fotografare la situazione. Al 21 gennaio è emerso che il 32% delle classi della scuola dell'infanzia era in Dad. Il dato si abbassava al 23% alle elementari. “Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, con una popolazione in larga parte vaccinata, la percentuale di Dad  scende al 9% cui si contrappone un 29% di classi in Ddi (modalità che non è presente nell’infanzia e nella primaria) per un totale di 38% di alunni in qualche modo assenti.

Gli assenti tra docenti e personale Ata invece sono "soltanto" il 7%. 

Crisanti non è d'accordo

Sulla riduzione delle restrizioni non si trova molto d'accordo Andrea Crisanti, microbiologo dell'Università di Padova.  Come riporta Prima Padova, il vero "nemico", secondo l'esperto, sono infatti i positivi asintomatici. Da qui la forte contrarietà espressa rispetto all’abolizione della quarantena per vaccinati con booster o con doppia dose da non più di quattro mesi.

Secondo Crisanti, infatti, "avrebbe avuto più senso mantenere una quarantena obbligatoria di tre giorni e poi richiedere un tampone negativo”. Una fuga in avanti decisa dal Governo che il microbiologo ritiene illogica.

sull'auto sorveglianza il tenore resta lo stesso:

"E' una misura pensata per gli asintomatici che sanno di aver incontrato un conoscente, poi risultato positivo: dopo cinque giorni si fanno un tampone rispondendo solo alla propria coscienza o, in caso di fede, a qualche divinità celeste. Una follia. Qui veramente siamo passati agli apprendisti stregoni"

Da qui la chiosa, dedicata sempre al mondo della scuola:

“La variante Omicron non si può fermare e comunque ormai saremmo in ritardo, per cui ritengo che l'unico modo per attutirne l'impatto sia chiudere le scuole per 2-3 settimane. O, in alternativa alle scuole, si potrebbero chiudere i ristoranti".

Le altre norme

La semplificazione però non dovrebbe riguardare soltanto le scuole. Una volta conclusa l'elezione del presidente della Repubblica, infatti, il Governo dovrebbe approvare un decreto che prevede l'eliminazione delle zone a colori, mantenendo solo il rosso, e prolungando in maniera illimitata la durata del Green pass per chi ha tre dosi di vaccino. 

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