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Maturità 2022 senza scritti (di nuovo). I ragazzi lo chiedono, il ministro ci pensa

Due petizioni sottoscritte da decine di migliaia di studenti chiedono di riproporre il modello degli ultimi due anni. Il ministro verso il "sì".

Maturità 2022 senza scritti (di nuovo). I ragazzi lo chiedono, il ministro ci pensa
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Anche la Maturità 2022 sarà senza esami scritti? Gli studenti lo chiedono a gran voce e il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ci pensa. E la questione fa discutere.

Maturità 2022 senza scritti: le richieste dei ragazzi

Negli ultimi giorni hanno fatto discutere due petizioni online sulla piattaforma Change.org (una sottoscritta da quasi ventimila persone, l'altra da oltre quarantamila) che chiedono al ministro di abolire gli scritti dall'Esame di Stato 2022.

"Noi studenti maturandi chiediamo l’eliminazione delle prove scritte agli esami di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere degli esami scritti in quanto pleonastici, i professori curricolari nei cinque anni trascorsi, hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. Inoltre abbiamo passato terzo e quarto anno in Dad, penalizzandoci, distruggendo parte delle nostre basi che ci sarebbero dovute servire per gli esami. L’ulteriore stress di esami scritti remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta. Sicuri di un suo positivo riscontro le porgiamo i più cordiali saluti", recita una delle due petizioni.

QUI LA PETIZIONE

L'altra va oltre, chiedendo che la decisione non riguardi solo quest'anno,  ma anche il futuro, e punta pure sull'aspetto "emotivo" dell'Esame di Stato.

"Considerando il modo in cui sono andati questi ultimi anni scolastici, la didattica a distanza che è stata eseguita non nel migliore dei modi, l'agevolazione ottenuta dai maturandi degli ultimi due anni e i diversi intoppi con cui si rientrerà a scuola quest’anno si richiede che anche per questo anno e per tutti gli anni a seguire si abbia solo un maxi oralee non gli scritti come esame di maturità. Non è una questione di desiderare una maturità semplificata, ma di desiderarne una corretta, in quanto tutti sanno quanti studenti meritevoli in tutta Italia abbiamo visto ridursi il loro percorso di studi da un momento all’altro per colpa della pandemia. È evidente quanto gli studenti di quest’anno siano svantaggiati, molto più dei maturandi 2020 e 2021 che hanno percorso meno anni di didattica a distanza e ne sono usciti giustamente più sereni con solo un maxi orale. Si è anche constatato che in questo modo la maturità sia molto meno stressante sia per gli studenti che per i professori. La Maturità è un momento che bisogna ricordare con il sorriso e non con stress e lacrime. Attendiamo fiduciosamente l’aiuto del Ministro dell'istruzione, dei professori, degli studenti e di chiunque altro abbia un po’ di empatia verso i maturandi".

QUI LA PETIZIONE

Il ministro Bianchi ci pensa

Sembra che le richieste dei ragazzi abbiano peraltro colto nel segno. Pare infatti che il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi si stia convincendo a confermare l'impianto degli ultimi due anni: maxi-orale con tesina da presentare prima della prova.

Alla base della decisione la consapevolezza che anche il percorso di chi affronterà la Maturità la prossima estate è stato accidentato, con due anni tra Dad e didattica in presenza e con l'incertezza per ciò che potrà accadere nel prossimo futuro (con la quarta ondata non è da escludere che si possa ancora ricorrere alla didattica a distanza).

Allo studio ci sarebbe però qualche modifica, con un elaborato "rafforzato", cui seguirà l'orale diviso in quattro parti, con l'analisi di un testo e gli approfondimenti legati al percorso di studio (con materiali predisposti dalla commissione e discussione sul Pcto).

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