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Otto attrazioni e monumenti insoliti da visitare a Venezia

E se la Basilica di San Marco e il Ponte di Rialto si prendono il centro della scena, tra i canali della Serenissima si trovano bellezze meno conosciute.

Otto attrazioni e monumenti insoliti da visitare a Venezia
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Qualunque sia l'occasione, a scegliere Venezia non si sbaglia mai. Anche per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, la città lagunare rappresenta una meta suggestiva dove trascorrere alcuni momenti di relax, lontano dalle estenuanti fatiche dei turni di lavoro. Il fascino dei canali veneziani e la magnificenza dei suoi monumenti attirano quotidianamente persone da tutto il mondo e a prova di ciò c'è la doppia notizia sia delle 125mila presenze di turisti nel nel giorno di Pasqua, sia del fatto che, dalla prossima estate, Venezia sarà a "numero chiuso" ossia che ci si dovrà prenotare per poterla visitare.

Lo charme della Serenissima, quindi, è cosa risaputa, ma andando oltre alla strabiliante sontuosità della Basilica di San Marco e del Ponte di Rialto, principali attrazioni turistiche da vedere assolutamente qualora si facesse un salto in Laguna, lungo i canali di Venezia si nascondono altrettante bellezze artistiche e paesaggistiche meno conosciute, ma assolutamente da non perdere. Qui di seguito potete trovare otto monumenti e attrazioni insoliti da visitare nel capoluogo veneto.

Otto monumenti e attrazioni insoliti da visitare a Venezia

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La cripta allagata della Chiesa di San Zaccaria

Sono pochissime le cripte di Venezia che possono essere visitate. Una di queste è nella chiesa di San Zaccaria. La cripta, realizzata fra il X e il XI secolo, è divisa in tre navate da colonnine sostenenti volte a crociera. In passato la cripta custodiva molte delle reliquie di questa importante chiesa del monastero benedettino femminile. Col tempo era arrivata a possedere fino a 8 corpi di santi oltre che a svariate altre reliquie.

A seguito dell’innalzamento progressivo del livello medio del mare, questa cripta si trova ora quasi costantemente allagata. Quando l’acqua raggiunge una certa altezza è possibile osservarla solo dagli ultimi gradini delle 2 scalinate opposte da cui è raggiungibile dalla cappella di San Tarasio. Quando invece il livello dell’acqua è più basso, è possibile inoltrarsi al suo interno attraverso un camminamento rialzato.

Anche se quasi totalmente vuota, vedere la cripta che riflette se stessa su uno specchio d’acqua limpidissima è uno spettacolo che non ha prezzo, se non i 2 euro del biglietto che comprende anche il museo della chiesa.

Andare a Punta della Dogana

La Punta della Dogana o Punta della Salute o Punta da Már è una zona di Venezia, sottile punta triangolare di divisione tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca, prospiciente il Bacino San Marco.

La zona ospita tre importanti complessi architettonici: la Basilica di Santa Maria della Salute, il seminario patriarcale e il complesso della Dogana da Mar, da cui l'area prende il nome. Importanti lavori di restauro hanno consentito dal gennaio 2008 al marzo 2009, la realizzazione all'interno del complesso della Dogana da mar di un centro d'arte contemporanea collegato a Palazzo Grassi, ideato dall'architetto minimalista giapponese Tadao Ando, coadiuvato da un pool di professionisti italiani, su commissione del magnate della moda francese François Pinault, proprietario di Palazzo Grassi e collezionista d'arte contemporanea.

Vedere il dipinto su tela più grande del mondo nella Chiesa di San Pantalon

Tra le tantissime bellezze pittoriche di Venezia si trova anche la più grande tela al mondo: "Il Martirio e la Gloria di San Pantaleone" è un dipinto di 443 metri quadrati appeso al soffitto della Chiesa di San Pantalon.

Questo dipinto non è solo una grande meraviglia artistica realizzata da Gian Antonio Fumiani, pittore veneziano barocco, ma è anche ricco di chicche culturali tutte da scoprire visitando un luogo davvero misterioso e suggestivo.

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Vedere Building Bridges, la famosa opera di Quinn

Grande fascino ha anche l'opera artistica di Lorenzo Quinn intitolata "Building Bridges": sei paia di mani, alte quindici metri e larghe venti, portano l’importante messaggio che l’artista vuole trasmettere ossia più ponti, meno muri e barriere.

“Building Bridges” è stata realizzata in occasione della Biennale di Venezia 2019, seppur si trovi fuori dal circuito istituzionale. E' stata realizzata a supporto di una precedente opera chiamata "Support", presentata da Quinn nel 2017 sempre alla Biennale di Venezia.

Ammirare il tramonto da Fondamenta Zattere

La Fondamenta delle Zattere è una lunga fondamenta che costituisce il limite meridionale della città di Venezia.

Situata nel sestiere di Dorsoduro, si affaccia sul Canale della Giudecca e lo costeggia per la quasi totalità della sua lunghezza, con un percorso lungo all'incirca un chilometro che inizia a ridosso della Stazione Marittima a San Basilio e arriva fino alla Punta della Dogana, dove il Canale della Giudecca sfocia nel Bacino di San Marco.

Essendo esposta interamente verso sud, è molto soleggiata e costituisce una tradizionale meta di passeggiate primaverili ed estive, favorite anche dai bar, dalle gelaterie e dai ristoranti che vi si affacciano.

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Visitare i Giardini Reali

Giardini Reali di Venezia sono delle aree verdi situate tra piazza San Marco e il bacino di San Marco, a Venezia. Sono visitabili dal 15 aprile al 15 ottobre, dal martedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 19,00, sabato e domenica dalle ore 8,30 alle 19,30.

I Giardini Reali di Venezia affacciati sul Bacino marciano, circondati da canali sui quali prospettano il Museo Correr, le Sale Imperiali del Palazzo Reale, il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Marciana, connessi a Piazza San Marco dal ponte levatoio, sono stati restaurati, e riaperti al pubblico nel dicembre 2019, per iniziativa e sotto la guida di Venice Gardens Foundation Onlus.

Vedere Palazzo Tetta, bagnato dall'acqua su tre lati

Pochi sono gli edifici veneziani circondati d’acqua su tre lati. Davanti a palazzo Tetta, il Rio de Santa Marina si biforca formando il Rio de San Giovanni Laterano a sinistra e il Rio de la Tetta a destra.

Tale caratteristica, ben visibile dal Ponte dei Conzafelzi, rende questa casa tra le più curiose e fotografate di Venezia. I suoi abitanti vi hanno accesso solo tramite una piccola fondamenta privata che parte direttamente da Ponte Tetta.

Vedere lo Squero di San Trovaso, dove vengono costruite le gondole

Lo squero di San Trovaso sorge lungo il rio omonimo e risale a prima del Seicento. Si tratta del tipico cantiere veneziano dove si creano, costruiscono e riparano le imbarcazioni di dimensioni contenute come gondole, pupparini, sandoli, sciopòni e altre barche tipiche della tradizione lagunare veneziana.

È uno dei pochissimi squeri ancora in funzione a Venezia. L'edificio che lo ospita ha la forma tipica delle case di montagna, circostanza eccezionale per Venezia. Il motivo è duplice: da una parte tanto i carpentieri quanto il legname da costruzione provenivano dal Cadore, dall'altra l'inclinazione del piazzale antestante e la tettoia che in parte lo ricopre erano utili in caso di pioggia, oltre che come deposito per gli strumenti di lavoro.

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