La città surreale nascosta tra le colline verdi dell'Umbria
In passato dimora di San Francesco d’Assisi, è stata trasformata dall'architetto Tommaso Buzzi in un luogo onirico.
Se in precedenza vi avevamo raccontato di un castello fiabesco immerso nell'Appennino bolognese, questa volta vogliamo proporvi una meta molto simile nascosta tra le colline verdi dell'Umbria. La Scarzuola, famosa per essere stata dimora di San Francesco d’Assisi, è stata trasformata da Tomaso Buzzi in una città onirica e surreale.
@marta_unavaligiadisogni 📍La Scarzuola…. sapevi che in umbria esiste un posto onirico è quasi surreale? Questa è la Scarzuola, la città ideale di Tomaso Buzzi! Per visitarla prenota online la tua visita guidata! #lascarzuola #umbria #umbriatourism #umbriagram #umbriaitaly #umbriadascoprire #italysegreta #luoghidavisitare #luoghiinsoliti #insolito #esoterismo ♬ As It Was - Harry Styles
La Scarzuola, villa surreale nascosta tra le colline dell'Umbria
Una località rurale dell’Umbria che nasconde un tesoro: è la Scarzuola, una surreale ed eccentrica costruzione che si trova a immersa tra le colline verdi di Montegiovane, frazione di Montegabbione, piccolo comune di poco più di mille abitanti, in provincia di Terni.
Ma quando si parla della Scarzuola, effettivamente, a che cosa si fa riferimento? Innanzitutto si narra che qui, nel lontano 1218, San Francesco costruì una capanna nel punto in cui aveva piantato una rosa e un alloro, e da cui era sgorgata miracolosamente una fontana. Il nome "Scarzuola" deriva dalla pianta palustre della capanna definita "Scarza". È lì che poi i Conti di Marsciano fecero quindi costruire un convento.
Andando molto più avanti nel tempo, invece, nel 1956, il convento e tutta la proprietà circostante vennero acquistati dall’architetto milanese Tomaso Buzzi che in questa località ci costruì la sua Città Ideale, motivo per il quale il luogo è divenuto poi così tanto popolare. L'artista edificò una straordinaria costruzione surreale, un percorso ricco di simbolismi basato sul poema illustrato italiano “Hypnerotomachia Poliphili” (un viaggio iniziatico alla scoperta di noi stessi).
L'intera località è formata da costruzioni raggruppate in sette scene teatrali che prendono ispirazione da esperienze visive del passato come la Villa Adriana, la Villa d'Este i sette edifici nell’Acropoli (Partenone, Colosseo, Pantheon, Piramide, Torre dei Venti, Tempio di Vesta, la torre dell’orologio di Mantova) o Bomarzo.
Il complesso si sviluppa dentro una spirale formata dai pergolati. All'interno di questi vi è un asse verticale che dalla statua scheletrica del Pegaso, attraverso un sistema di terrazzamenti, conduce a un anfiteatro, gradualmente al teatro agnostico, al teatro erboso, per finire alla torre colonna rotta e a un asse orizzontale delimitato a sinistra dal teatro delle api, al centro dal palcoscenico con labirinto musicale, e a destra dalla città Buzziana con al culmine l'Acropoli.
Come raggiungere la villa e quanto costa la visita
La Scarzuola è un parco privato ed è obbligatoria la prenotazione in cui dovrete indicare giorno e orario della visita o telefondando allo 0763/837463, scrivendo a info@lascarzuola.com o sul sito lascarzuola.it.
La visita dura circa due ore, sarete accompagnati a Marco Solari, proprietario della Scarzuola e nipote di Tomaso Buzzi alla scoperta di questo luogo incredibile che fonde esoterismo, spiritualità, storia e astrologia. Il costo del biglietto è di 10 euro a persona. Per raggiungerla in auto basterà prendere l'autostrada A1, uscire a Fabro e seguire le indicazioni per Montegabbione.
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