Santanchè e spiagge, conflitto d'interesse che scotta: prima grana per il Governo
Il neo ministro è proprietario del Twiga in Versilia. La delega sugli stabilimenti balneari potrebbe essere accorpata a un altro Ministero.
Santanchè prima grana del Governo, scotta il conflitto d'interesse sulle spiagge. E il neo ministro del Turismo è pronta a fare un passo indietro.
Dopo aver incassato il voto di fiducia della Camera e in attesa di quello del Senato, c'è però già una prima "grana" per l'Esecutivo di Giorgia Meloni e in particolare per uno dei suoi ministri.
Santanchè e spiagge, conflitto d'interesse che scotta
Ed ecco allora che, di fronte a quello che si presenta un conflitto d'interesse piuttosto oggettivo, la rappresentante di Fratelli d'Italia, neo ministro del Turismo, lascerà con tutta probabilità la parte di delega del suo Ministero che riguarda le spiagge.
Come ormai noto anche attraverso le pagine di gossip e dei rotocalchi, Santanchè è infatti proprietaria di quota (il 24%) del Twiga Beach Club, il famosissimo stabilimento balneare di Flavio Briatore in Versilia.
Un attività imprenditoriale che secondo i libri contabili paga un canone di concessione di 17mila e 600 euro l’anno a fronte di un fatturato di circa 4 milioni di euro.
Una "discrasia" fuori mercato che come tutte le attività balneari sulla spiaggia (ombrelloni, bar, ristoranti) è nel mirino dell’Europa per il mancato rispetto della Direttiva Bolkestein. E' anche in Italia il dibattito è da tempo infuocato.
Il possibile passo indietro
Fin da quando il Centrodestra sembrava annunciato come vincitore certo alle elezioni del 25 settembre e fin da quando per la stessa Santanchè sembrava profilarsi in maniera molto probabile un incarico di Governo, era tornato a profilarsi il problema del suo conflitto d'interessi con il lido della Versilia.
Un problema prima ridimensionato dalla stessa protagonista, poi, secondo rumors che arrivano da Palazzo Chigi, affrontato più serenamente tanto che in queste ore sembra prendere corpo l'ipotesi che la "questione spiagge" venga accorpata in un altro ministero. Anche perché nei mesi scorsi il neo ministro aveva apertamente preso le difese degli imprenditori balneari.
Insomma, dopo il pasticciaccio di domenica circa la nomina di Letizia Moratti come ad delle Olimpiadi di Milano Cortina, ecco una nuova prima grana per il Governo che dovrebbe sbrogliare la matassa nelle prossime ore.