LEGA, TERREMOTO POST VOTO

Salvini: "Dimissioni? Mai avuta così tanta voglia di lavorare". Berlusconi: "Non ha mai lavorato..."

Frecciata alla Meloni: "Stare all’opposizione paga. Ma rifarei il governo Draghi".

Salvini: "Dimissioni? Mai avuta così tanta voglia di lavorare". Berlusconi: "Non ha mai lavorato..."
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Il giorno dopo la tempesta. Matteo Salvini e la Lega provano a voltare pagina. Ma a guidare la Lega in questa nuova ennesima avventura (è il partito più longevo del Parlamento) sarà ancora il Capitano?

In tanti infatti "chiedono la testa" del segretario dopo la debacle alle Politiche di domenica e Zaia e Fedriga scalpitano, mentre stroncante è stato in queste ore il commento dell'ex ministro degli Interni ed ex governatore della Lombardia, Roberto Maroni:

"E' ora di cambiare".

Salvini prova a ripartire: "Mai avuta così tanta voglia di lavorare"

Salvini prova però a ripartire. Anche oggi, martedì 27 settembre 2022, nella sede storica della Lega in via Bellerio a Milano sarà un pomeriggio ad alta tensione.

Come detto però il segretario nazionale cerca ancora di ritagliarsi un ruolo di attore protagonista e regista per il Carroccio:

"Mai avuta così tanta voglia di lavorare, e così tanto riconoscimento da parte delle decine di migliaia di militanti della Lega, che in questa campagna senza avere in cambio neanche un euro, hanno fatto molto di più di alcuni che sono in Parlamento da anni. Per me viene prima il militante rispetto allo stipendiato".

E ancora:

"Fare il segretario della Lega per me è il regalo più grande che il buon Dio e i militanti che mi hanno scelto potessero fare. Quindi questo finché i militanti lo vorranno lo faccio".

La stoccata di Silvio: "Salvini non ha mai lavorato..."

Nel frattempo però sta facendo discutere il video che sta diventando virale in queste ore dove il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si lascia andare a un commento "bastone e carota" nei confronti di Salvini.

A un tavolo di commensali poco prima dell'esito del voto il Cavaliere ha "fotografato" in questi termini il segretario della Lega:

"E' una brava persona, ho nutrito un’amicizia fruttuosa, ma ha bisogno di essere un po’ inquadrato, perché non ha mai lavorato. Per cui cercherò di essere il regista del Governo".

"Qualsiasi cosa dica, gli vorrò sempre bene..."

A stretto di giro di posta, immerso in una serie di continue riunioni in via Bellerio, lo stesso Salvini ha però fatto buon viso a cattivo gioco riguardo le esternazioni del numero uno di Forza Italia:

"Qualunque cosa dica, io a Silvio Berlusconi vorrò sempre bene lo stesso".

Anzi, davanti ai microfoni il segretario del Carroccio ha avuto anche modo di sdrammatizzare:

"Non mi sono sentito offeso dalle parole di Berlusconi, è la cosa più gentile che mi sono sentito dire negli ultimi mesi. Ho fatto il giornalista e il direttore di testata per anni, questo non è lavorare...".

La stoccata alla Meloni

Archiviata la fase difensiva, il leader della Lega è andato però  all'attacco. In questo caso nei confronti dell'amica-rivale Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia e quasi certamente prossimo presidente del Consiglio, prima volta per una donna.

"Giorgia Meloni è stata presa, leale, ma stare all'opposizione ha decisamente pagato, anche se rifarei ancora la scelta di rimanere nel Governo di Mario Draghi".

Primi rumors: presidenza Camera alla Lega, Senato a FI

Nel frattempo, mentre iniziano a girare i primi rumors sulla composizione della squadra di Governo, iniziano a girare anche le prime ipotesi riguardo la guida delle due camere del Parlamento.

La prima convocazione è stata fissata per il 13 ottobre.

In questo senso, oltre a trovare la quadra per il nuovo Esecutivo, Giorgia Meloni, premier in pectore, insieme ai suoi fedelissimi di Fratelli d'Italia sta studiando le migliori strategie (politiche) per dare subito una certa stabilità alle "dinamiche" della coalizione.

Silvio "numero due" d'Italia?

La Lega dovrà pagare un grosso "scotto" dopo la scoppola del voto (rinuncerà a Ministero degli Interni e della Giustizia?), ma in qualche modo a Salvini e ai suoi dovrà esser fatta metabolizzare la "mazzata" presa.

Ecco perché in Fratelli d'Italia pensano di assegnare la presidenza della Camera al Carroccio (in pole position un duro e puro della prima ora come Roberto Calderoli), mentre per il Senato FdI pensa di accontentare Forza Italia e in quel caso tornerebbe di estrema attualità il nome di Silvio Berlusconi dopo la delusione di primavera per il Quirinale. 

Il Cavaliere diventerebbe così la "seconda carica" della Repubblica e gli ex An si garantirebbero un sostegno senza "sorprese" in corsa.

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