Le nuove regole sul riscaldamento: per chi non valgono
Il decreto firmato dal ministro Cingolani riduce giorni e orari di accensione dei riscaldamenti. Ma ci sono alcune eccezioni.
Prove generali per l'autunno e l'inverno davanti alla prova probante degli approvvigionamenti, dei rincari e delle maxi bollette, un vero spauracchio per milioni di famiglie, ma anche per migliaia di imprese e attività.
Il decreto del ministero sul riscaldamento
Il Ministero della Transizione ecologica ha infatti pubblicato l'atteso decreto che rivoluziona l'utilizzo del riscaldamento.
Il documento "detta le regole" sul quando e come si possono accendere i termosifoni nelle grandi città e in tutta Italia, da Nord a Sud.
Se sul fronte degli approvvigionamenti (condizionati dalla guerra dopo l'invasione russa in Ucraina) il ministro ha posto nelle scorse ore delle rassicurazioni, gli occhi sono puntati sulla portata delle bollette nell'economia quotidiana degli italiani.
Riscaldamento e accorgimenti, le previsioni
Il decreto prevede quindici giorni in meno di accensione (ad esempio a Milano si potranno accendere il 22 ottobre invece che il 15 e si spegneranno prima) e la riduzione di un grado della temperatura e di un’ora al giorno per il riscaldamento quest’inverno. L'Italia, come ben si sa, è divisa in sei fasce a seconda della situazione climatica. (Qui potete vedere in che fascia è il vostro Comune e quando potete accendere i termosifoni):
La temperatura nelle abitazioni, che è fissata a 20 gradi per convenzione, dovrà scendere a 19.
Per chi non valgono le nuove regole
Queste dunque le previsioni del Decreto, che sarà sicuramente uno degli ultimi del Governo di Mario Draghi, prima del cambio della guardia con Giorgia Meloni.
Ma come spesso accade le norme prevedono delle eccezioni legate a particolari situazioni o specifici soggetti.
In primis, i Comuni che hanno infatti facoltà di accendere gli impianti termici alimenti a gas per un periodo diverso in presenza di particolari situazioni climatiche che potrebbero in qualche modo anticipare i rigori dell'inverno.
Il Decreto del Governo: le eccezioni
Per il momento il problema non sembra porsi dal momento che in molte località le temperature sono ancora gradevoli e non rigide nemmeno di sera e di notte.
Ma in ogni caso, per le zone più soggette a cambiamenti repentini delle temperature, le Amministrazioni comunali hanno questa facoltà di azione.
Dalle regole sono poi esclusi alcuni luoghi particolari: gli ospedali e le Rsa, le scuole, gli asili, le piscine e le saune.
Ma non solo, la circolare del Ministero prevede deroghe anche per gli impianti alimentati a energie rinnovabili e le strutture usate per attività industriali e artigiane.
I consigli per chi soffre il freddo
In questo scenario, molte persone, soprattutto quelle più anziane, non hanno nascosto le preoccupazioni di soffrire per il freddo che arriverà (si spera non così presto).
Una preoccupazione legittima dal momento che, con l'avanzare dell'età, il sistema di termoregolazione del nostro corpo si deteriora.
Il consiglio degli esperti è quello di coprirsi un po' di più anche quando si sta in casa con coperte o capi di abbigliamento (maglioni, calze più pesanti) e fare anche più attenzione all'alimentazione e all'idratazione.
Gli stessi esperti assicurano però che rischi per la salute a fronte di queste nuove previsioni sono minimi.
I consigli per risparmiare
A stretto di giro di posta dalle associazioni di categoria sono arrivati anche i consigli per risparmiare su corrente e riscaldamento e rendere più efficiente la situazione termica.
Ecco allora il consiglio di usare le scale invece che l'ascensore quando possibile, spegnere le spie luminose degli elettrodomestici di notte, utilizzare lampadine a basso consumo, tenere chiese le porte anche dei singoli locali.