In Senato

Meloni: "Avanti sulle riforme del premierato e della giustizia. Spese militari al 2% del Pil nel 2025"

Scintille tra la premier e il leader di Italia Viva Matteo Renzi

Meloni: "Avanti sulle riforme del premierato e della giustizia. Spese militari al 2% del Pil nel 2025"
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Difesa, rapporti con l'estero e riforme. Sono i grandi temi affrontati durante il premier time che ha visto mercoledì 7 maggio 2025 Giorgia Meloni rispondere alle interrogazioni di maggioranza e opposizione in Senato.

Clicca qui per leggere la diretta del question time al Senato.

Meloni: "Avanti sulle riforme del premierato e della giustizia"

Scintille - e c'era da aspettarselo  - con Matteo Renzi, che ha chiesto lo stato delle riforme volute dal Governo.

"Il premierato era la madre delle riforme, oggi è una suocera di cui non parla più nessuno", ha attaccato l'ex premier.

"Il premierato sta andando avanti - la replica - Continuo a considerarla la madre di tutte le riforme e, non dipende da me ma dal Parlamento, ma la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma della giustizia".

Discussione accesa anche sul referendum, con stoccate reciproche:

"Dimettermi se non dovesse passare il referendum sul premierato? Non farei mai nulla di quello che ha fatto Renzi".

La replica del leader di Italia Viva non si è fatta attendere:

"Che lei non faccia quello che ho fatto io è chiaro: abbiamo fatto le riforme, messo 80 euro in busta paga agli italiani, riformato il lavoro e molto altro. Lei dice di giudicarla su ciò che ha fatto, ma non ha fatto nulla".

Difesa: Italia al 2% del Pil entro la fine dell'anno

Carlo Calenda, invece, ha chiesto aggiornamenti sulle spese di difesa.

"L'Italia finalmente raggiungerà il target  delle spese militari al 2% del Pil nel 2025, perché c'è un governo che sa che mantenere gli impegni presi è fondamentale per farsi rispettare - è stata la risposta di Meloni - L'Italia e l'Europa  devono rafforzare le proprie capacità difensive per rispondere alle responsabilità cui sono chiamate anche in ambito Nato.

"Lo ribadisco in questa sede con la coerenza di chi da patriota ha sempre sostenuto un principio semplice, cioè che libertà ha un prezzo e se fai pagare a un altro la tua sicurezza non sei tu a decidere pienamente del tuo destino e non c'è  la possibilità stessa di difendere appieno i propri interessi nazionali".

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