POLITICA ROVENTE

Lo strappo di Conte in Puglia: M5S via dalla Giunta, ma rientreranno dalla finestra?

Le ennesime vicissitudini giudiziarie hanno portato a un nuovo colpo di scena. Ma secondo molti l'ex premier presenterà un altro conto al Pd

Lo strappo di Conte in Puglia: M5S via dalla Giunta, ma rientreranno dalla finestra?
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Lo strappo di Conte in Puglia. Alla fine si è consumato con un altro capitolo del tormentone Puglia.

Il M5S è uscito dalla Giunta guidata dal governatore Michele Emiliano dove i pentastellati erano presenti con un assessore.

Ma sarà davvero una rottura definitiva? O come maligna già qualcuno i pentastellati sono usciti dalla porta, ma rientreranno poi dalla finestra, magari "ottenendo" da Emiliano l'assessorato alla Legalità?

Che caos in Puglia, la "rottura" in Regione

Ecco allora che dopo aver "cancellato" le primarie che dovevano portare alla candidatura dell'asse Pd-M5S come sindaco di Bari e dopo l'ennesimo terremoto giudiziario (l'arresto dell'ex assessore Alfonso Pisicchio), l'ex premier e leader dei 5S Giuseppe Conte ha deciso per un altro strappo.

Conte ha dato l'annuncio in una conferenza stampa a Bari:

"Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo. Rinunciamo al nostro ruolo di Governo, rimettiamo tutte le deleghe" e in questo modo "ci assumiamo la responsabilità di contribuire alla disinfestazione e all'opera di pulizia nel mondo politico".

Politica "bollente", quanti avvenimenti giudiziari

Prima era stata l'istituzione della commissione d'inchiesta a Bari dopo una raffica di arresti e l'amministrazione controllata della società comunale dei trasporti, poi il "pasticciaccio" del comizio di Emiliano e il racconto della visita alla sorella di un boss con l'attuale sindaco di Bari (allora assessore) Antonio Decaro.

Poi ancora l'inchiesta sul voto di scambio che ha coinvolto Anita Maurodinoia, "donna forte" del Pd in Giunta con Michele Emiliano e che poi si è dimessa.

Infine, notizia delle ultime ore, appunto l'arresto per corruzione di Alfonso Pisicchio, assessore di Emiliano nella scorso mandato.

Pd, che polveriera: per tutti paga la Schlein

Quel che è certo è che il Pd al momento si presenta come una polveriera.

Conseguenza indiretta delle inchieste sono state anche le dimissioni di Filippo Caracciolo della carica di capogruppo Pd in consiglio regionale in Puglia.

Ma il caso è ormai "nazionale". Il partito attraverso autorevoli esponenti ha evidenziato la volontà di stringersi attorno al segretario nazionale Elly Schlein e "risolvere" con lei il problema di moralità e legalità che, oltre a Bari ha interessato in questi giorni anche Torino e il Piemonte.

Ma secondo molti, in queste ore sta prendendo piede un'ipotesi decisamente più drastica, ovvero il commissariamento del partito.

In soldoni, Schlein pagherebbe per tutti. 

I 5S rientrano dalla finestra?

Ma nelle ultimissime ore un'altra voce sta iniziando a circolare in maniera insistente.

Dopo la conferenza stampa in cui è stata annunciata la fuoriuscita dalla Giunta e dalla maggioranza, Conte è andato da Emiliano per presentargli il Patto proposto dal M5s "per il rafforzamento dei presidi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa".

Molti più sarcasticamente hanno osservato che l'ex premier è andato dal governatore "a presentargli il conto".

Ovvero, la richiesta di avere le deleghe dell'assessorato alla Trasparenza e Legalità.

L'istituzione di tale assessorato è infatti prevista proprio nel documento che Conte ha consegnato al presidente della Regione.

 

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