Aria di burrasca nel Carroccio

La Lega non è più solo di Salvini. Il Comitato di Bossi spacca il Carroccio

Il Comitato Nord si prende la metà dei segretari provinciali. Il Capitano "tiene" a Varese, ma la sua posizione vacilla sempre di più

La Lega non è più solo di Salvini. Il Comitato di Bossi spacca il Carroccio
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La Lega non è più solo di Matteo Salvini. Da una parte il neonato Comitato del Nord di Umberto Bossi, dall'altra le sconfitte in alcuni congressi chiave (ma il Capitano "tiene" a Varese) fanno vacillare la leadership del segretario, sempre più in bilico dopo la debacle elettorale, che nonostante lo abbia portato al Governo ne ha decisamente indebolito la posizione, non soltanto nei confronti di Fratelli d'Italia.

Lega, acque agitate: il Comitato del Nord di Bossi spacca il Carroccio

Che all'ala bossiana del Carroccio non piacesse la svolta nazionale di Salvini (con tanto di cambio di colore, dal verde "padano" al blu) è cosa arcinota. Ma di fronte alla crescita iperbolica dei consensi degli ultimi anni nessuno poteva contestare. Le ultime elezioni, che hanno visto la Lega prendere una manciata di voti in più di Forza Italia e disperdere una quantità incredibile di preferenze, hanno però risvegliato la fronda "vintage". Quella del "prima il Nord" e della "Padania libera". Come testimoniano alcuni interventi al "congresso" di Giovenzano, dove è tornato sul palco lo storico Senatur.

Tra i militanti serpeggia - nemmeno troppo nascosto - il malcontento nei confronti di Salvini. Lo testimonia uno storico tesserato che dichiara: "Non ne posso più di vedere un 45enne che fa il cogl... su TikTok". Mentre un altro chiede: "A chi interessa il Ponte sullo Stretto?", ricevendo come risposta un eloquente: "A una sola andata però".

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Le parole di Bossi

Altrettanto chiare le parole di Umberto Bossi:

"Abbiamo dato vita al Comitato del Nord perché, dopo l’ultimo crollo elettorale, è arrivato il momento di alzarsi in piedi. Avete sofferto quando avete visto cancellare l’identità della Lega. Ma ora serve un nuovo sogno e lo costruiremo insieme".

A cui seguono quelle dell'eurodeputato Angelo Ciocca (che se da una parte cerca di mediare quando i militanti attaccano Salvini, dall'altro ci va giù con l'accetta quando commenta le due bandiere esposte sul palco, una della storica Lega e una di quella attuale):

"Cosa notate di differenza?  Manca la parola Nord!". E giù di applausi.

Scissione alle porte?

Insomma, se non è una scissione poco ci manca. Anche perché l'aria è parecchio tesa. Se nelle ultime settimane i rapporti tra Salvini e Bossi sembravano rasserenati (quantomeno per una questione di facciata), tutto il nervosismo del segretario è emerso quando la Lega ha inviato una "diffida a cessare la promozione dell’associazione politica  Comitato Nord  nei confronti degli iscritti a Lega per Salvini premier e l’utilizzazione dei simboli e della denominazione del partito".

Gli esiti dei congressi

A certificare la spaccatura in seno alla Lega ci sono anche gli esiti dei congressi locali. Dopo aver perso Bergamo la scorsa settimana, domenica 4 dicembre 2022 il Capitano si giocava tutto soprattutto a Varese, culla del partito, dove il suo candidato Andrea Cassani, ma lo scarto nei confronti di Giuseppe Longhin (senza "sponsor") è stato di soli 12 voti, con 13 nulle e 3 bianche.  L'ala salviniana vince anche a Pavia (anche se a dirla tutta Jacopo Vignati ha trionfato principalmente grazie al sostegno del vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio), ma perde zone importanti come Brescia, Cremona e Lodi. 

A fine giornata Paolo Grimoldi, il leader del Comitato Nord, commenta su Facebook:

"Se penso che fino a poco tempo fa tutta la Lega in Lombardia era una caserma prussiana qualcuno dovrebbe fare mea culpa. Oggi lo abbiamo dimostrato. Divampa la speranza".

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