Il "battesimo"

Europa, made in Italy, bollette e migranti: cosa ha detto Giorgia Meloni in Parlamento

Sulla sovranità alimentare: "Leggo che non vorremmo più far importare l'ananas. Non diciamo fesserie, piuttosto vogliamo difendere i nostri prodotti di qualità da falsi e improbabili importazioni".

Europa, made in Italy, bollette e migranti: cosa ha detto Giorgia Meloni in Parlamento
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Il "terzo giorno" di Giorgia Meloni. Dopo l'incarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il giuramento davanti alla Costituzione, dopo il rito della campanella e il passaggio di consegne con Mario Draghi, ecco il primo discorso in Parlamento alla Camera, prima della discussione generale e del voto di fiducia dei deputati.

Oltre una quindicina gli argomenti trattati dal presidente (così al "maschile" vuole farsi chiamare) del Consiglio nel suo primo discorso in Aula.

Tra i tanti argomenti di interesse, quattro quelli che potrebbero essere sintetizzare le principali linee guida dell'azione del nuovo Governo: Europa e Nato, economia e crisi energetica, imprese e made in Italy e l'immigrazione via mare.

Europa e Nato

Dopo l'invasione della Russia in Ucraina e il successo del Centrodestra a trazione Fratelli d'Italia alle Politiche del 25 settembre, il tema "Europa" è senz'altro quello più attuale.

Un quadro che riflette dinamiche politiche ed economiche che del resto parte "da lontano", dalla crisi economica prima e dalla pandemia Covid poi.

Sull'occhio vigile che l'Europa terrà nei confronti dell'Italia, sulle sua azione politica proprio perché guidata da un'esponente di Destra, il presidente del Consiglio è stato perentorio e anche polemico:

"Credo che in Europa possano perdere evitare di perdere tempo. Nel Parlamento italiano ci sono forze di opposizioni autorevoli che possono svolgere benissimo quest'attività di monitoraggio".

Piuttosto, sull'Europa Meloni ha auspicato per il futuro un atteggiamento più "elastico", meno burocrate in grado di dare risposte rapide e concreti ai bisogni e all'esigenze dell'Ue.

E guardando alle dinamiche e agli scenari emersi con la guerra in Ucraina ha osservato:

"Che piaccia o no la libertà ha un costo e per uno Stato significa la capacità di difendersi. Non dobbiamo darlo per scontato. Saremo sempre riconoscenti a chi ha dato la vita per proteggere la Patria nelle missioni all'estero. Continueremo a essere partner affidabile nell'Alleanza atlantica, a partire dal sostegno al coraggioso popolo ucraino".

Economia e crisi energetica

Dopo la fase più emergenziale della Pandemia e con l'avvicendarsi alla guida del Governo, il Centrodestra e il presidente del Consiglio, dopo un Esecutivo di larghe intese e di "responsabilità", vogliono dare un "marchio" preciso e definito alla loro azione.

Inevitabile pensare ai primi provvedimenti guardando con un occhio alla ripartenza e con un altro alla "variabile" dei maxi rincari dell'energia.

Da qui, ha sottolineato il premier "la necessità di rafforzare le misure a sostegno di famiglie e imprese su bollette e carburanti".

Secondo quanto spiegato da Meloni si tratterà provvedimenti che argineranno il "caro energia, ma porteranno al rinvio di azioni più propositive del Governo". 

Nella "partita" dell'economia, l'Esecutivo dovrà far fronte anche all'inflazione ("con misure di sostegno alle famiglie"), si troverà a gestire le "messa a terra" delle risorse del Pnnr, mentre un altro obiettivo del Governo è anche quello di arrivare a un "patto fiscale" che dia ossigeno alle famiglie.

Made in Italy e sovranità alimentare

A cascata, fronteggiare gli ostacoli che segnano la definitiva ripartenza dopo il Covid, significherà per il nuovo Governo concentrare la propria attenzione sulle imprese.

In questo senso, il messaggio di Meloni è chiaro, un po' sulla falsariga di quanto ci si aspetta dall'Europa:

"Il motto di questo Governo sarà: Non disturbare chi vuole fare. Le imprese chiedono meno burocrazia. Affronteremo il problema sburocratizzando e semplificando regolamenti e procedure. Abbiamo bisogno di meno regole, più chiare per tutti".

Un approccio di dinamismo e minor burocrazia che, nelle intenzione del neo presidente del Consiglio, dovrà vedere il Sud come protagonista attraverso potenzialità del territorio che non sono ancora state sfruttate adeguatamente.

E in questo senso un occhio particolare è stato dedicato al tema delle energie rinnovabili.

Mentre sulla discussa e ironizzata dicitura della "sovranità alimentare" il premier ha replicato a tono:

"Leggo che non vorremmo più far importare l'ananas. Non diciamo fesserie, piuttosto vogliamo difendere i nostri prodotti di qualità da falsi e improbabili importazioni".

Migranti

E' uno dei temi dove il nuovo Esecutivo, anche nell'ottica delle dinamiche tra FdI e Lega e in particolare con il suo leader Matteo Salvini, è più atteso al varco.

Meloni ha osservato:

"Il principio è semplice: in Italia, come in qualsiasi altro Stato serio, si entra legalmente. Troppe persone sono morte in mare, il Governo ora vuole fermare le partenze illegali spezzando finalmente il traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Se non volete che si parli di blocchi navali lo dico così: è nostra intenzione riproporre la missione europea Sofia, in accordo con le autorità nordafricane. Per vagliare negli hotspot lungo le coste nordafricane chi ha diritto ad essere accolto. Non vogliamo negare il diritto a chi scappa da guerre di essere accolto, ma non vogliamo che la selezione la facciano gli scafisti".

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