Elezioni regionali Abruzzo: vince Marsilio, ma nel Centrodestra non tutti sorridono
Exploit di Forza Italia, malissimo la Lega. Nel Centrosinistra cresce il Pd, affonda il Movimento Cinque Stelle
Marco Marsilio si riconferma governatore dell'Abruzzo. Il presidente uscente era il grande favorito della vigilia e ha rispettato le previsioni, confermandosi alla guida della Regione, prima volta nella storia abruzzese di un governatore riconfermato. Ma nel Centrodestra non tutti possono brindare: se Fratelli d'Italia conferma il trend positivo, i veri vincitori sono gli azzurri di Forza Italia, mentre per la Lega c'è ben poco da sorridere.
Marco Marsilio vince le Regionali in Abruzzo
Marco Marsilio ha vinto con un buon margine. E questo era nell'aria. L'effetto Sardegna non è bastato però al Campo larghissimo di Centrosinistra per ribaltare le previsioni della vigilia. Il candidato del Centrodestra si è riconfermato con il 53,49% dei voti contro il 46,51% dell'avversario Luciano D'Amico.
"Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l'onore di guidare la Regione per altri 5 anni - ha detto a caldo Marsilio - Mai nei 30 anni precedenti una amministrazione uscente era stata riconfermata per un secondo mandato: è stata scritta una pagine storia e abbattuto un altro muro".
Gongola Giorgia Meloni:
"Marco Marsilio è il primo Presidente nella storia dell'Abruzzo ad essere riconfermato dagli elettori per un secondo mandato. Ed è per noi motivo di grande orgoglio che i cittadini abruzzesi abbiano voluto continuare a dargli fiducia, e con lui a dare fiducia al Centrodestra, che si conferma maggioritario. È una fiducia che, come sempre, non tradiremo. Continueremo a lavorare per restituire all’Abruzzo e all'Italia il posto che meritano. Grazie!".
Marco Marsilio è il primo Presidente nella storia dell'Abruzzo ad essere riconfermato dagli elettori per un secondo mandato. Ed è per noi motivo di grande orgoglio che i cittadini abruzzesi abbiano voluto continuare a dargli fiducia, e con lui a dare fiducia al Centrodestra, che… pic.twitter.com/KpCHKfgGCv
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 11, 2024
Elezioni regionali Abruzzo: vincitori e vinti nel Centrodestra
La premier ha di che festeggiare. Il Centrodestra si conferma a trazione FdI. Queste le percentuali di voto:
- Fratelli d'Italia 24,12%
- Forza Italia 13,41%
- Lega 7,58%
- Lista Marsilio 5,72%
- Noi Moderati 2,69%
- Udc 1,17%.
FdI perde sì qualche punto rispetto alle Politiche, dove aveva il 27,7%, ma va considerato anche l'exploit della lista Marsilio (uomo di Meloni) che con il suo quasi 6% ha sicuramente portato via qualche voto al partito.
Tra i più felici per l'esito del voto sicuramente c'è Forza Italia, che fa segnare un sorprendente 13,41%. Alle Regionali 2019 gli azzurri avevano conquistato l'8,6%, salendo all'11,1% alle ultime Politiche. Un trend che continua a crescere.
Sicuramente ci sarà da discutere in casa Lega. Sì, perché il Carroccio è sicuramente tra gli sconfitti di questa tornata. Nel 2019 Salvini & Co. avevano trascinato il Centrodestra con il 26%. Un consenso già in calo alle Politiche (8,8%) e decisamente precipitato. Dopo la Sardegna, dunque, un'altra tornata non proprio positiva per i leghisti. E questo potrebbe alimentare ulteriori tensioni interne al partito.
Elezioni regionali Abruzzo: vincitori e vinti nel Centrosinistra
Dopo il Campo largo in Sardegna, in Abruzzo il Centrosinistra ha sperimentato il Campo larghissimo, ma non è bastato. Ecco i voti divisi per lista:
- Pd 20,3%
- Abruzzo Insieme 7,67%
- M5s 6,96%
- Azione 4,01%
- Avs 3,57%
- Riformisti e Civici 2,8%.
Nonostante la sconfitta, il Partito democratico può trovare più di un motivo per sorridere. I dem hanno quasi raddoppiato i voti rispetto alle precedenti Regionali (11,9%), e sono in crescita anche dalle Politiche (16,6%).
Il voto in Abruzzo rappresenta invece una mazzata per il Movimento Cinque Stelle, reduce dalla vittoria di Alessandra Todde in Sardegna. I pentastellati infatti fanno segnare una pesantissima debacle rispetto a cinque anni fa, quando presero il 24%. Anche alle politiche i contiani non se la passavano male (18,4%), mentre stavolta sono addirittura al terzo posto nella coalizione.