ELEZIONI REGIONALI

Sardegna shock: vince il "campo largo" Pd+M5S, nel Centrodestra volano gli stracci

Quello che era sembrato fin dall'inizio un pasticciaccio, si è rivelato tale. Il dato eloquente dei voti sulle liste e sul candidato

Sardegna shock: vince il "campo largo" Pd+M5S, nel Centrodestra volano gli stracci
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Sardegna shock, alle Regionali sull'isola ha vinto il Centrosinistra con il rinnovato asse Pd-M5S.

Alessandra Todde è dunque il primo governatore donna dell'isola. Un vero e proprio shock per il Centrodestra e ora la domanda che si fanno tutti è inevitabile: la mareggiata per la coalizione FdI-Lega-Forza Italia arriverà a Roma?

Difficile, ma di sicuro, dalla giornata di ieri tra i tre partiti della maggioranza (ma soprattutto tra quelli di Giorgia Meloni e Matteo Salvini) stanno volando gli stracci. 

Atto di forza senza "energia", il Centrodestra ha perso

 

Seppur per una manciata di voti e una quota percentuale risibile (a addirittura a conteggi ancora in corso, il Centrodestra dovrà cedere il governo sull'isola.

Alla fine, il dato ineluttabile è che l'atto di forza (che ha visto di fatto protagonista la premier Meloni) di imporre la candidatura di Paolo Truzzu non ha pagato.

Vero è che il governatore uscente Christian Solinas difficilmente avrebbe avuto possibilità di "correre" (oltre ai dubbi di FdI e Forza Italia per lui è arrivata a ridosso della chiusura delle liste anche un'indagine giudiziaria), ma resta il fatto che sulla scelta del candidato il Centrodestra ha sbagliato la sua strategia d'azione.

Stravince la coalizione, perde il candidato: il perché della sconfitta

Del resto, Truzzu, ex sindaco a Cagliari ha "preso uno schiaffone" clamoroso proprio nella città che ha amministrato (quasi 20% di distacco) e in molti hanno quasi subito rimarcato come anche nell'annale classifica dei sindaci "più amati" il suo nome fosse nelle retrovie.

Una considerazione che trova riscontro in un altro dato eloquente che lascia spazio a ben pochi commenti:

Le liste della coalizione di Centrodestra hanno raccolto oltre 333mila voti, per una percentuale del 48,8%, mentre quelle a sostegno di Alessandra Todde hanno avuto 290mila voti (42,6%).

Emblematico però il riscontro proprio sui candidati: Truzzu ha avuto 327.695 (45,0%), mentre la candidata di Pd e M5S 330mila voti (45,3%).

Ci si potrebbe fermare qui con i ragionamenti. Insomma, quello che fin da subito sembrava un pasticciaccio, si è rivelato in effetti tale.

Anche se ora tutta l'attenzione si concentrerà sulle prossime elezioni in Abruzzo e sulla scelta del candidato governatore in Basilicata.

Volano gli stracci tra FdI e Lega, Forza Italia spettatrice

Va da sé però che come detto voleranno, e già volano gli stracci, tra Fratelli d'Italia e Lega.

I primi accusati di aver voluto puntare su un cavallo perdente, i secondi di non essersi impegnati molto nella campagna elettorale e aver addirittura fatto qualche scherzetto nelle urne (voto disgiunto?).

Fatto sta che, mentre Fratelli d'Italia ha comunque tenuto botta in linea con i risultati precedenti, il voto in Sardegna ha visto il crollo della Lega (3,8%) e il sorpasso interno della coalizione da parte di Forza Italia (6,3%).

Le percentuali dei partiti

Le reazioni nel Centrodestra

Nella mattinata di ieri, lunedì 26 febbraio, era stato subito piuttosto duro il commento del capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri:

"'C'è stato un giudizio negativo sulla giunta uscente. C'era un presidente che abbiamo ritenuto di non ricandidare, ma la sostituzione non ha ribaltato il giudizio non positivo. Truzzu, sindaco di Cagliari, nella classifica dei sindaci del Sole 24 ore non era primi ai primi posti. Bisognerà riflettere".

Questa mattina invece a Radio24 decisamente più diplomatica l'analisi del portavoce degli azzurri in Parlamento, Raffaele Nevi:

"E' evidente che qualche riflessione va fatta, ma non credo proprio che questo risultato avrà ripercussioni sul Governo. Anzi, ritengo che il risultato delle urne possa essere utile al Centrodestra per il futuro. Noi siamo contenti del nostro risultato, senza rivalse verso nessuno, convinti che un atteggiamento moderato paghi. Siamo radicati sul territorio e c'è interesse attorno a noi".

E ancora:

"La Lega e il voto disgiunto? Non ci credo, è difficile, se non impossibile 'spostare' migliaia di voti con uno scopo preciso. La sconfitta è colpa di tutti. E' stata fatta una scelta che non ha dato i frutti sperati, ma il centrosinistra sta esagerando un po' con i festeggiamenti. Non dimentichiamo che abbiamo perso per colpa del voto disgiunto sul presidente, ma il voto alle liste è maggiore per il centrodestra, che ha preso il 5% in più".

Vertice infuocato, Salvini lascia il Consiglio dei Ministri

Del resto, ieri, il vertice a tre (Meloni-Salvini-Tajani) prima del Consiglio dei ministri è stato decisamente infuocato.

La leader di Fratelli d'Italia pare abbia accusato apertamente il suo omologo leghista di aver indirizzato la via al voto disgiunto.  E pare abbia detto:

"Se perde Truzzu, perde tutto il Centrodestra, questo deve essere chiaro".

Perché a Meloni quei 5mila voti "persi per strada" da Truzzu proprio non sono andati giù.

Un vertice dalle mille tensioni che ha visto poi lo stesso Salvini abbandonare il Consiglio dei Ministri dopo una netta frattura con il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto riguardo i finanziamenti di alcune opere strategiche per le Infrastrutture (il ministero del leader leghista).

Alessandra Todde, chi è la presidente della Sardegna

Todde fra Conte e Schlein

"Delfina" di Luigi Di Maio, Alessandra Todde aveva iniziato la sua avventura con il Movimento 5 Stelle nel 2019 per le Europee senza però riuscire a ottenere il "pass" per Strasburgo.

Ora però, le è riuscito l'appuntamento con la storia. Sarda, di Nuoro, 55 anni, ha una doppia laurea: una in Scienze dell’informazione e una in Informatica.

Ha lavorato a lungo all'estero, a Boston, in Olanda, Spagna e Inghilterra, prima di rientrare in Italia e in Sardegna.

Todde col tempo è riuscita a conquistare anche la fiducia di Giuseppe Conte che ha deciso di puntare su di lei invece che l'usato "apparentemente sicuro" rappresentato dall'ex governatore Renato Soru.

Da viceministro del Ministero allo Sviluppo Economico ha salvato negli scorsi la storica azienda della birra sarda Ichnusa occupandosi in prima persona di circa 70 tavoli di crisi.

Le reazioni del Centrosinistra, qui M5S

L'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha esultato:

"La Sardegna ha scelto la nostra Alessandra Todde. È la prima Presidente di Regione del M5S, la prima donna alla guida della Sardegna. È una giornata indimenticabile. I cittadini sardi hanno chiuso la porta a Meloni e soci e l'hanno aperta all'alternativa. L'aria è cambiata. Non si vince sempre con l'arroganza di chi - come Meloni - impone i candidati al territorio e si limita a salire sui palchi per i suoi monologhi pieni di false promesse, senza neppure confrontarsi con i cittadini, senza neppure fermarsi ad ascoltare i loro problemi".

E ancora:

"Abbiamo vinto ascoltando il grido di dolore dei territori, offrendo soluzioni contro una sanità disastrata dal centrodestra. Abbiamo vinto con la forza e la competenza di Alessandra, con le proposte serie e credibili, con un "campo giusto" con le altre forze politiche. Non servono ammucchiate, campi larghissimi e minati".

Le reazioni del Centrosinistra, qui Pd

Dello stesso tenore la reazione di Elly Schlein, segretario nazionale del Partito democratico:

"Cambia il vento! Alessandra Todde sarà la prima Presidente della Sardegna. È il riscatto di una comunità orgogliosa che ha sperimentato per cinque anni sulla propria pelle l’inadeguatezza della destra. È una vittoria di Alessandra che si è dimostrata la persona giusta, ha fatto una campagna straordinaria e sarà una grande Presidente. Saprà ridare fiducia ai sardi e speranza a questa terra meravigliosa. È una vittoria di squadra, perché Alessandra ha tenuto insieme una coalizione plurale che si è unita ogni giorno di più".

 

Commenti
Anna Della Valle

Il centro sinistra ha vinto, erano in 10 ad avere aderito alla coalizione, sarebbe stato uno schiaffo non raggiungere il risultato ottenuto. Comunque sia, non hanno stravinto.. il centro destra ha perso solo per una manciata di voti e probabilmente solo per colpa del voto disgiunto. Salvini dovrebbe rifarsi il look, di fatto continua a perdere consensi. Al di là di ciò, sono contenta che una donna governi ora la Sardegna. La Todde sembra essere una persona capace e competente. Ora lasciamola governare, perché lo scopo alla fine non è il successo di un singolo partito, ma il risultato che si ottiene lavorando in armonia e cooperazione. Dobbiamo dare all' Italia un futuro e serve l'impegno di tutti. Sono stufa delle guerre di partito che non portano a niente. Sono gli interessi della nostra nazione che devono essere tutelati, non quelli dei partiti. Ora tutti zitti e mettetevi al lavoro. Dio benedica le persone responsabili e serie, dedite e corrette che vogliono solo il bene del proprio paese. Della guerra tra i partiti non scappiamo più che farcene. Grazie

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