Elezioni comunali 2021: la classifica delle dichiarazioni più scontate
Anche alle Comunali 2021 hanno vinto tutti (o quasi), come al solito...
Al termine di un'elezione hanno sempre vinto tutti. Nelle dichiarazioni dei politici - di destra, di sinistra, di centro - se ne sentono di ogni. E anche le Comunali del 3 e 4 ottobre 2021 non hanno fatto eccezione. Vediamo un po' la "classifica" delle dichiarazioni più scontate.
Premio "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco"
A Virginia Raggi. Il sindaco uscente del Movimento Cinque Stelle a Roma, nella serata di lunedì 4 ottobre, si è lasciata andare a un
"con il M5S e le mie liste civiche sono stata l'unica a tenere testa alle corazzate del centrodestra e centrosinistra".
Peccato che poi sia stata superata dal tanto bistrattato Carlo Calenda, che con la sua unica lista (Raggi ne aveva 7) ha preso quasi il 20% arrivandole davanti. E che quelle che lunedì sera sono state definite "corazzate", anni fa per il Movimento fossero destinate alla rottamazione...
Premio "è colpa dei media"
A Matteo Salvini. Il leader leghista a caldo - è stato il primo a presentarsi ai microfoni nella serata di lunedì, e di questo gli va dato atto - ha lanciato una stilettata ai media, accusandoli di aver
"guardato troppo negli ultimi dieci giorni a chi fa cosa in casa propria e poco ai contenuti delle proposte per Milano e Bologna".
Evidente riferimento alla questione Morisi. Ma a Milano e Bologna i distacchi sono stati talmente ampi che nemmeno la "Bestia" nel suo momento di forma maggiore avrebbe potuto cambiare i risultati...
Premio "abbiamo perso ma è andata bene"
Sempre a Matteo Salvini. Doppio premio per l'ex ministro dell'Interno, che ha provato a guardare il bicchiere mezzo pieno:
"La Lega ha oggi circa 50 sindaci in più rispetto a ieri in tutta Italia, dalla Puglia alla Lombardia, dall’Emilia alla Basilicata, dal Veneto alla Liguria".
Va dato però atto al "Capitano" che è stato capace di autocritica (terzo premio):
"Se la metà dei cittadini sceglie di non votare non è certo colpa loro, è solo colpa nostra. Dei nostri errori, litigi e ritardi: che mi serva e ci serva di lezione".
Premio "E' merito nostro"
Ex aequo a Matteo Renzi, Enrico Letta e Antonio Tajani.
L'ex premier gongola per i risultati di Italia Viva:
"I dati dai seggi mostrano risultati molto buoni per i candidati sostenuti da Italia Viva. Sono felice soprattutto per i nostri candidati già eletti sindaci al primo turno. E a chi ironizzava sui sondaggi faccio notare che quasi ovunque le nostre liste sono davanti ai 5 Stelle e spesso decisive per la vittoria dei candidati".
Tajani, invece, in Calabria parla di una
"Forza Italia in salute e fondamentale per il centrodestra".
Forse non hanno ben chiare le proporzioni...
Il segretario Pd, invece, si gode il bel risultato del suo partito e l'influenza su quello degli altri:
"Il Movimento Cinque Stelle è andato bene solo quando era con noi".
Premio "Partita finita quando arbitro fischia"
A Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia - forse l'unica nel centrodestra a poter sorridere davvero - ci ricorda che
"tra due settimane i ballottaggi possono cambiare tutto e da 5 a 1 si può passare a 3 a 3. La partita è ancora aperta".
Grazie di avercelo spiegato...
Premio "C'è tanta strada da fare"
A Giuseppe Conte e Chiara Appendino. L'ex premier e la sindaca uscente di Torino concordi su una cosa:
"Il Movimento Cinque stelle è all'inizio di un nuovo percorso, dunque questo è solo un punto di partenza".
E poco importa se nella stessa Torino e a Roma il partito che governava la città non è andato vicino nemmeno col binocolo ai primi posti e che altrove è finito anche dietro Italia Viva...
Premio "La matematica non è un'opinione"
A Enrico Letta. Il segretario del Pd, commentando le vittorie alle Suppletive di Siena e alle Amministrative di Bologna e Napoli, dove i dem sono andati insieme al Movimento Cinque Stelle:
"Si vince se si allarga la coalizione e se ci si allarga oltre al Partito Democratico".
Insomma, più liste ci sono, più sono i voti. Non fa una grinza...
Premio "astensionismo"
A tutti quanti. Premio più o meno a tutti per le dichiarazioni sull'astensionismo.
"Colpa nostra, non della gente". "Dobbiamo riportare la gente alle urne". "La politica deve cambiare".
Peccato che lo si dice da anni ed è sempre la stessa storia...