ALLEANZA CHE SCRICCHIOLA

Elezioni, stallo nel Centrosinistra: Verdi e Sinistra "soffrono" Calenda

Il leader di Azioni però non ci sente a rivedere il patto elettorale. Anche Di Maio in pressing sul Pd, mentre Conte strizza l'occhio ai "delusi".

Elezioni, stallo nel Centrosinistra: Verdi e Sinistra "soffrono" Calenda
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Verso le elezioni, Sinistra italiana e Verdi non ci stanno: il "campo largo" per contrastare l'annunciata (dai sondaggi) vittoria del Centrodestra rischia già di restringersi.

Dopo l'accordo Letta-Calenda, ma soprattutto dopo le continue esternazioni non certo inclusive da parte del leader di Azione, Angelo Bonelli dei Verdi e Nicola Fratoianni di Sinistra italiana hanno fatto saltare l'incontro con il segretario nazionale del Pd Enrico Letta e ora chiedono di "rinegoziare" il patto elettorale verso il 25 settembre.

Elezioni Centrosinistra, si sfalda la "grande ammucchiata"

Ecco allora che in vista delle elezioni politiche di fine settembre la "grande ammucchiata" del Centrosinistra (ad esclusione di Movimento 5 Stelle e Italia) rischia già di sfaldarsi la "grande ammucchiata" (o la grande "accozzaglia" come bollato in toni meni diplomatici dal Centrodestra l'accordo Letta-Calenda).

In queste ore, i continuo distinguo del leader di Azione non hanno certo aiutato a rinsaldare quella che rischia di diventare un'ipotetica coalizione.

E già in precedenza l'ex ministro dello Sviluppo Economico era stato netto e tranciante contro Di Maio, Bonelli e Fratoianni definendoli "impresentabili".

La richiesta di rinegoziare il patto

L'atteggiamento di Verdi e Sinistra italiana è allora quello di chi naviga a vista. La partita potrebbe essere sorprendentemente non ancora chiusa.

Dopo aver fatto saltare l'incontro con Letta, Bonelli e Fratoianni sono stati chiari in una nota dove appunto annunciavano l'annullamento dell'appuntamento con il segretario dem:

"C'è disagio, l'accordo con Azione muta le condizioni. Sono in corso riflessioni e valutazioni che necessitano di un tempo ulteriore. Registriamo comunemente un profondo disagio nel paese e in particolare nel complesso dell'elettorato di centro-sinistra che ha a cuore la difesa della democrazia, la giustizia climatica e sociale".

Sotto la lente l'agenda Draghi e la stessa ipotesi che l'ex presidente del Consiglio possa essere di nuovo il premier. Senza contare, particolare non meno importante, il fatto che Letta e Calenda siano stati designati i soli "front runner" della campagna elettorale.

Il disagio di Maio e Conte che strizza l'occhio ai "delusi"

Anche se da sempre vicino a Draghi, il disagio per l'approccio non certo inclusivo di Calenda è anche quello dell'ex 5S Luigi Di Maio ora alle prese con l'avventura di Impegno Civico:

"Pretendiamo rispetto e parità di trattamento".

Nel frattempo, mentre Matteo Renzi di Italia Viva gongola dei litigi altrui, Giuseppe Conte per cercare di rivitalizzare la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle strizza l'occhio ai "delusi" di queste ultime ore:

"Con le persone serie, che vogliono condividere un'agenda sociale ed ecologica con noi c'è sempre la possibilità di dialogare".

 

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