Ddl Zan affossato in Senato dal voto segreto
L'ideatore della legge: "È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare".
Il ddl Zan si blocca ancora. Il Senato ha votato a favore di una richiesta presentata da Lega e Fratelli d’Italia che attraverso un procedimento parlamentare noto come “non passaggio all’esame degli articoli” ha accantonato il voto sulla legge. L'iter si blocca ancora considerando che l'Aula ha votato oggi, mercoledì 27 ottobre 2021, a favore della cosiddetta 'tagliola', chiesta dal Carroccio e FdI.
Ddl Zan bloccato dalla tagliola
154 senatori favorevoli, 131 i contrari e due astenuti. L'esito della votazione, avvenuta a scrutinio segreto, è stato accolto da un applauso. La presidente Elisabetta Casellati ha motivato in Aula al Senato la decisione di accogliere la richiesta di voto a scrutinio segreto sulla cosiddetta tagliola che prevede il non passaggio agli articoli al ddl Zan:
"La mia decisione, per quanto legittimo contestare, perché si tratta di interpretazione, ha delle solide fondamenta di carattere giuridico. Io sono stata chiamata esclusivamente a giudicare sulla votazione segreta che è una questione puramente giuridica, infatti ho citato il regolamento e i precedenti che mi hanno indotto alla concessione del voto a scrutinio segreto".
Soddisfazione di Salvini
Soddisfazione di Matteo Salvini che chiedeva modifiche al testo, in cambio della sua approvazione. Cambiamenti che il segretario del Pd Enrico Letta ha sempre rigettato, salvo - soltanto negli ultimi giorni - mostrare timide aperture, a patto che non si trattasse di "stravolgimenti sostanziali". Il leader del Carroccio commenta:
"Sconfitta l'arroganza di Letta e dei 5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione".
Le votazioni
Forza Italia aveva fatto sapere che avrebbe votato a favore della 'tagliola', proposta da Lega e Fratelli d'Italia per votare direttamente il ddl Zan, senza l'esame di articoli ed emendamenti.
"Oggi avremmo potuto tutelare chi è vittima di aggressioni contro la comunità Lgbt. E lo avremmo potuto fare da tempo, arrivando ad un compromesso con chi si era già detto disponibile al dialogo in Parlamento" dice la senatrice Laura Garavini, Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi. "Parte del Pd e i 5stelle hanno preferito invece andare allo scontro muro contro muro, anche se sapevano che il rischio era questo. Ora i giochi sono fatti. Come Italia Viva abbiamo tentato fino all'ultimo di scongiurare questo esito. Spiace che altri abbiano scelto di giocare sulla pelle dei tanti che, invece, attendevano e meritavano questa legge".
Delusione Pd- M5S
Alessandro Zan, ha reagito con un post social:
"Chi per mesi, dopo l’approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il ddl Zan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare".
L'ex premier e attuale leader del M5S, Giuseppe Conte, parla di "delusione", ma esprime comunque fiducia: "È solo una battuta d'arresto, la marcia dei diritti non si ferma".
Manifestazione a Milano
Le proteste non si sono fatte attendere. E come racconta Prima Milano, oggi, giovedì 28 ottobre 2021, è prevista una manifestazione nel capoluogo lombardo.
Il gruppo Gaymin Out - LGBT Nord Milano, I sentinelli di Milano, Famiglie Arcobaleno in Lombardia, e diverse altre sigle a favore del Ddl Zan, indignate per la votazione segreta di ieri, per il risultato e per l'esultanza della destra (e di quella sinistra che senza farsi vedere ha affossato il disegno di legge) hanno subito proclamato una protesta. La manifestazione è stata indetta per le 19 con appuntamento sotto l'Arco della Pace di Milano, lì dove mesi fa migliaia di persone si erano trovate per manifestare e testimoniare a favore del Ddl Zan.
Il commento di Sala
Ieri al Sindaco di Milano Beppe Sala, a margine dell'inaugurazione della Civil Week Lab all'Università Bocconi, è stato chiesto se in merito al DDL Zan il centrosinistra avrebbe dovuto cercare una mediazione. Il primo cittadino ha risposto che:
"Con il senno di poi si può dire tutto, quello che Alessandro Zan e il Pd sentono è che c'era una volontà di non arrivare alla fine di questo percorso quindi anche cercare una mediazione non era molto semplice. Io penso che sia così, non c'è una volontà di portare a termine questo percorso, la cosa pazzesca è che sono 25 anni che aspettiamo una legge su questa materia, proprio per questo l'unica cosa che mi sono sentito di dire a Zan è non mollare, purtroppo è così ma si ricomincia da capo”, ha concluso.