il decreto si arena

Ddl Zan, ancora un rinvio (con il beneplacito del Pd). Intanto il dem: "Ho visto un leghista baciare un uomo"

"Mi sono sorpreso, hanno rinviato il ddl Zan a dopo le elezioni. Dove è finita l’urgenza", ha commentato Ignazio La Russa. Salvini: "Mi mancavano i deputati guardoni".

Ddl Zan, ancora un rinvio (con il beneplacito del Pd). Intanto il dem: "Ho visto un leghista baciare un uomo"
Pubblicato:
Aggiornato:

Ancora un rinvio per il ddl Zan: se ne parlerà dopo le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre prossimo. Così è stato deciso nella riunione dei capigruppo del 6 settembre 2021 al Senato; di fatto la legge contro l’omotransfobia non è stata messa in calendario contribuendo a rendere sempre più incerta la sua approvazione. Anche il Partito Democratico, che aveva assicurato che dopo le vacanze la legge sarebbe dovuta tornare all'attenzione del Senato, non solo non ne ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno, ma si è anche detto contrario alla richiesta fatta dal capogruppo di Italia Viva Davide Faraone, che aveva proposto la calendarizzazione.

"Mi sono sorpreso, hanno rinviato il ddl Zan a dopo le elezioni. Dove è finita l’urgenza" ha commentato il vice presidente del Senato Ignazio La Russa.

Intanto, il promotore della Legge, il dem Alessandro Zan, trova un modo per tenere alta l'attenzione sul tema raccontando di aver visto un leghista particolarmente attivo nell'ostacolare il procedimento baciare un uomo.

Ancora un rinvio per il Ddl Zan

Come accennato il calendario - che non include il ddl Zan fra le priorità imminenti - è stato votato all’unanimità, Partito Democratico compreso. Resta confidente Alessandro Zan:

"Ma di finestre volendo ce ne sono: la legge di Bilancio rimane molto tempo in commissione e in aula c’è tempo per discutere e votare il Ddl. Penso che ce la faremo, perché l’Italia è l’unico Paese occidentale che non ha una legge contro i crimini d’odio contro gli omosessuali, la misoginia e l’abilismo. Sono fiducioso ma con le antenne alte per evitare i giochetti di Palazzo sulla pelle delle persone".

Il problema resta quello dei numeri: Italia Viva sembra essersi sfilata dalla maggioranza che aveva con Pd, M5s e Leu, e anche le Autonomie paiono tentennare. In tale ottica l'ok del Pd al rinvio potrebbe essere letto anche come una mossa strategica per evitare uno sbarramento inevitabile.

L'unico scenario possibile, al momento, sembra essere quello di accettare le modifiche al testo chieste dalla Lega che - in caso venissero effettuate - si dice pronta a dare supporto all'emendamento. Ma il segretario dem Enrico Letta, prima della pausa estiva, era stato categorico, rigettando la mediazione.

Zan: "Ho visto un leghista baciare un uomo"

Ad aggiungere benzina sul fuoco anche la recente rivelazione pubblica del democratico Alessandro Zan, che nel suo libro contro l'omofobia "Senza paura" ha scritto di aver visto a Mykonos un deputato della Lega intento a baciare un uomo.

"Oggi tra Camera e Senato ci sono 945 parlamentari. Quelli apertamente gay e lesbiche sono quattro: Ivan Scalfarotto, Tommaso Cerno, Barbara Masini e io. Se sono pochi? Diciamo che è statisticamente impossibile che siamo solo noi quattro e io so per certo che ci sono parlamentari gay in Forza Italia e in Fratelli d'Italia. In vacanza a Mykonos ho incontrato un deputato della Lega, del quale mi ricordo cartelli particolarmente aggressivi contro la legge Zan. Stava baciando un uomo".

La "rivelazione" non ha scandalizzato più di tanto il leader del Carroccio Matteo Salvini:

"Se un mio deputato si bacia con un uomo o con una donna è affare suo, mi mancava di avere i deputati guardoni. Io quando vado in vacanza mi faccio gli affari miei e non mi importa chi bacia chi".

Seguici sui nostri canali