Cosa è il blocco navale che vuole Giorgia Meloni (e che difficilmente riuscirà a realizzare)
Per scongiurare l'immigrazione via mare e gli sbarchi delle ultime settimane, la leader di Fratelli d'Italia torna a mettere sul tavolo la proposta.
Immigrazione via mare e "blocco navale": è una delle partite dove si gioca la campagna elettorale per le Politiche del 25 settembre.
E la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni torna a spingere verso questa soluzione per scongiurare i nuovi sbarchi che, soprattutto nelle ultime settimane, stanno interessando le coste di Campania, Sicilia e Sardegna.
Immigrazione e sbarchi, la proposta del blocco navale
Ecco allora che in vista dell'appuntamento delle urne di fine settembre per "disegnare" il nuovo Parlamento e arrivare alla composizione del nuovo Governo post Draghi, il tema del blocco navale è tornato di attualità.
A metterlo sul tavolo con determinazione è stata in questa ore proprio la leader di FdI anche in occasione di un comizio elettorale appunto in Sicilia, a Catania e Messina, dove ironia del destino era presente a pochi chilometri di distanza anche il "collega-rivale" Matteo Salvini (tanto che i due ne hanno anche approfittato per un selfie baciati dal sole e proprio con il mare alle loro spalle per cercare di allontanare le voci che li vedrebbero in competizione per le leadership della coalizione).
Il blocco navale, dibattito aperto
La proposta dell'ex ministro delle Politiche giovanili è stata già bocciata dal Centrosinistra, ma anche all'interno del Centrodestra (e proprio con lo stesso Salvini che punterebbe invece sui decreti sicurezza che aveva approntato quando era alla guida del Viminale) il sentimento non è di totale condivisione.
Ma in cosa si concretizzerebbe in buona sostanza la soluzione prospettata da Meloni? La domanda che in tanti si fanno è se sia davvero possibile impedire attraverso lo strumento del blocco navale le partenze via mare dei migranti.
La proposta della Meloni
A questo riguardo, Giorgia Meloni non sembra invece aver dubbi: l'ha ribadito nei comizi elettorali, alla stampa e sui suoi canali social:
"Uno Stato serio controlla e difende i propri confini. L’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale: una missione europea in accordo con le autorità nordafricane. Solo così sarà possibile mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia e alla tragedia delle morti in mare".
Una soluzione che è stata subito bocciata dal segretario nazionale del Partito democratico Enrico Letta:
"Il blocco navale è una propaganda sulla pelle delle persone".
Non meno duro il commento di Nicola Fratoianni di Sinistra Italia che ha accusato FdI di "raccontare frottole sull'immigrazione".
Ma Meloni non ci sta e ha ribattuto duro:
"Evidentemente alla Sinistra dà fastidio che qualcuno voglia fermare la tratta di essere umani verso l'Italia".
Cos'è e quali sono le criticità
Proprio Fratoianni ha illustrato quelle che sarebbero le maggiori criticità in concreto: nella fattispecie, le navi militari italiane dovrebbero pattugliare circa tremila chilometri di costa nordafricana, pronte a fermare eventuali imbarcazioni dirette verso le coste europee.
Ma gli interrogativi lamentati dalla sinistra c'è anche quello sul numero di navi che occorrerebbero.
Ma non solo: sotto la lente ci sono anche le modalità per fermare le navi di migranti. Senza mezzi termini la Sinistra agita lo spauracchio degli speronamenti e delle armi da fuoco.
E tanti dubbi infine riguardano anche la potenziale collaborazione che l'Italia avrebbe dagli altri Stati, in particolare dalla Libia, senza contare quella che si presenta come una evidente contraddizione con il comma 2 dell'articolo 13 della Dichiarazione universale dei diritti umani:
"Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese".
Di fatto, dunque, l'Italia sarebbe complice in un reato contro i diritti umani, insieme alla Libia, anche nel caso di blocco navale "concordato" tra i due Paesi.
Insomma, al di là delle resistenze della politica, sembra davvero difficile che Giorgia Meloni possa tenere fede alla promessa di instaurare un blocco navale.