Altre "iatture" per il Ministero della Cultura, ma lo scoop di Report non "buca"
Sotto la lente il lavoro di Giuli al Maxxi, oltre alle sue "stranezze"
Alla fine la montagna ha probabilmente partorito un topolino. Forse anche per "colpa" della bomba sui dossieraggi "esplosa" nella mattinata di sabato.
O forse semplicemente perché l'inchiesta era sicuramente ben fatta e curata, ma probabilmente non così scoppiettante nella sostanza come il conduttore Sigfrido Ranucci e gli autori ci avevano fatto credere per praticamente tutta la settimana annunciando la puntata di ieri sera, domenica 27 ottobre 2024, di Report su Rai3.
Dopo Sangiuliano, tocca a Giuli: l'inchiesta di Report
Ecco allora che quasi che il Ministero alla Cultura si trascini dietro una sorta di iattura, non sembra portar benissimo a chi ci gravita attorno, basti pensare al sottosegretario Vittorio Sgarbi e all'ex ministro Gennaro Sangiuliano in una vicenda a tinte rosa ed extraconiugali che l'hanno costretto alle dimissioni.
Ora nel mirino della trasmissione d'inchiesta della terza rete è finito il nuovo ministro Alessandro Giuli, anche lui in quota Fratelli d'Italia, ma come il predecessore con legami molto stretti anche con la Lega.
Anzi, alcuni di questi rapporti e dinamiche li ha sviscerati proprio Report.
Giuli, il sole, la Lega e il sole delle Alpi
Del passato, la gioventù (o la giovinezza...) molto a destra del nuovo titolare della Cultura, si era detto quasi subito dopo la sua nomina nel Governo.
Un passato che seppur non rinnegato Giuli aveva comunque indicato "come ormai lontano nel tempo".
Un nuovo corso biografico cui Report non sembra però "credere" molto dal momento che ha pizzicato il ministro in riferimenti, nei suoi scritti e discorsi, a Julius Evola, filosofo del nazismo.
In particolare, nei suoi riferimenti al sole che Giuli ha ripreso (ironia del destino o forse volutamente) proprio in Germania, a Francoforte in occasione della Fiera del Libro dove ha evidenziato "l'importanza della centralità del pensiero solare".
Ma non solo. Report ha evidenziato anche i rapporti dell'attuale ministro con la Lega (e in particolare con l'ideologo Armando Siri, anche lui seguace del pensiero del sole) visto che nel 2017 si occupò del capitolo sulla Cultura del programma elettorale della Lega - Salvini Premier.
E in questi documenti oltre al sole delle Alpi ci sono altri riferimenti che secondo la trasmissione possono essere definiti esoterici e "portano a chiedersi in quale direzione va la cultura di Giuli?".
I costi lievitati della mostra futurista
Sotto la lente della trasmissione anche i costi lievitati di una mostra futurista.
Il cui costo chiavi in mano era stato preventivato in 700mila euro e che successivamente, con l'organizzazione da parte del Governo era arrivata a 1 milione.
Una mostra tra l'altro tormentata visto che i due primi curatori (uno storico d'arte e un giornalista) erano stati di fatto "commissariati" cammin facendo dall'allora ministro Sangiuliano che aveva poi coinvolto nell'organizzazione anche Giuli (allora a sua volta direttore del Museo Maxxi).
E il cammino tortuoso della mostra era proseguito. Perché delle 650 opere previste ne era state "tagliate" 300 e sarebbero state fatte pressioni per inserire le opere di un artista "vicino" a Fratelli d'Italia.
La poca dimestichezza al Maxxi e le altre iniziative controverse
Report è poi tornato sulla poca "dimestichezza" di Giuli alla direzione proprio del Museo Maxxi di Roma.
Già nei mesi scorsi si era detto di come praticamente delegasse tutto al suo più stretto collaboratore Francesco Spano "ereditato" dalla precedente presidente (ironia del destino, l'ex ministro Giovanna Melandri).
Spano che era stato nominato capo di gabinetto al Ministero da Giuli, ma è stato costretto nei giorni scorsi a rapide dimissioni dopo la pubblicazione di alcune chat di Fratelli d'Italia dove ne veniva messa in discussione la provenienza politica e si ironizzava sulle sue preferenze sessuali.
E infatti proprio al Maxxi ha lavorato per anni come consulente legale il compagno di Spano, l'avvocato Marco Caranabuci.
E riguardo al Museo della Capitale sull'arte moderna, attraverso la testimonianza anonima di un dipendente la direzione di Giuli è stata messa sotto accusa:
"Quando si presentò disse che era qui per imparare".
Il flop del Maxxi, il no al progetto Cure, il sì a D'Annunzio
Infine, in trasmissione si è parlato del crollo dei biglietti del Museo Maxxi e la fuga di sponsor (ripianati evidentemente con fondi statali) e di alcune iniziative "controverse" dell'allora direttore ora ministro.
Tra quei fondi c'erano anche 2 milioni e 500mila euro per un progetto di rigenerazione urbana denominato Cure (era prevista la collaborazione del museo con l'università Sapienza e il centro di ricerca della Sony), ma di cui poi non si fece più nulla.
A quanto si è appreso dall'inchiesta, Giuli si orientò invece verso un bando di realtà virtuale e aumentata (Connessioni Culturali) che avrebbe consentito ai visitatori del Maxxi di "visitare" da remoto il Vittoriale, la dimora sul lago di Garda di Gabriele D'Annunzio.
Un bando che secondo Report stride con lo statuto del Maxxi (specializzato esclusivamente sull'arte degli anni 2000), mentre l'iniziativa secondo chi ha seguito l'inchiesta sarebbe durata solo 5 giorni con un finanziamento pubblico di 2 milioni.
Il nuovo corso al Ministero, Giuli e tutte le sue stranezze
Nel frattempo, Giuli che non è laureato (e anche questo era stato oggetto di polemiche) discuterà a brevi la sua tesi è stato "blindato" al suo posto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
In soldoni, il suo non dovrebbe essere un ministero lampo.
Anche se in molti arricciano il naso e chiedono spiegazioni. Specie di fronte a interventi del ministro al limite dell'incomprensibile come accaduto in occasione della presentazione delle linee programmatiche del Ministero o come in un un video ormai virale dove suona una sorta di piffero in una specie di meditazione tibetana.
Situazioni che hanno portato Carlo Calenda di Azione a tuonare duramente:
"Sta facendo figure ignobili, se Giuli si fa le canne ce lo deve dire".