Gina Lollobrigida tra Andrea Piazzolla, Milko Skofic Jr. e il desiderio di una vita tranquilla: l'Irriverente commento di Simone Di Matteo
Gina Lollobrigida, una vita di successi mondiali e sofferenze personali
"Nella vita l'unica cosa certa è la morte, cioè l'unica cosa di cui non si può sapere nulla con certezza" scrisse nel suo Diario un paio di secoli fa il filosofo esistenzialista, teologo e scrittore danese Søren Aabye Kierkegaard e, a dirla tutta, non aveva poi così torto. D'altronde, viviamo nell'epoca dell'incertezza e dell'instabilità, in cui ogni cosa è fugace e sfuggente, dove si dovrebbe imparare a far maggiormente tesoro di ciò che abbiamo piuttosto che cercare, seppur invano, di ambire a ciò che non possediamo e che non possiederemo mai. E chissà, forse l'ormai compianta Gina Lollobrigida lo aveva capito. Sarà proprio per questo che desiderava ardentemente di trascorrere con serenità gli ultimi anni della sua vita al fianco di una delle poche gioie che il tempo era riuscito a regalarle, il fedele e fidato amico Andrea Piazzola che ad oggi si batte per fare in modo che la sua memoria non vada perduta. Peccato solo, però, che in tanti non glielo abbiano permesso.
Gina Lollobrigida, una vita di successi mondiali e sofferenze personali
Nonostante la carriera di quella che in molti ricorderanno come la Bersagliera sia stata ricca di successi e conquiste, infatti, il suo privato lo è stato un po’ meno. Anzi, sinceramente parlando, tra amministratori di sostegno e denunce per circonvenzione di incapace, pare che non abbia conosciuto altro che dolore, perlomeno di recente. Non era un mistero che il rapporto con il figlio Milko Skofic Jr. non fosse di certo uno dei più idilliaci, tant’è che lei stessa ha manifestato pubblicamente e in più di un’occasione la sua sofferenza, una sofferenza alla quale nessuno ora può porre più rimedio. Difficile pensare che di opportunità per ricucire i rapporti non ci siano state, ma è altrettanto facile dedurre che a mancare sia stata una cosa fondamentale: la volontà! Anziché tentare di recuperare ciò che ormai è irrecuperabile, in effetti, si è preferito di gran lunga continuare ad alimentare dispiaceri a suon di insensate battaglie legali mosse dalla banale scusa di voler proteggere una madre, che tutto era fuorché incapace di intendere e di volere, e il suo patrimonio dai vili avvoltoi che le ronzavano intorno, Piazzolla in primis, dimenticandosi forse per un attimo di quegli sciacalli in cui i suoi auto-conclamati salvatori parevano essersi trasformati. E che dire dell’imprenditore spagnolo Xavier Rigau, un uomo il cui curriculum, se così vogliamo definirlo, non sarebbe esattamente senza macchia a detta della Lollobrigida in persona, e di quel matrimonio per procura a cui la donna più bella del mondo ha sempre ribadito di non aver dato il suo consenso?!
Alla luce di tutto ciò verrebbe da chiedersi dove fosse Skofic quando Gina lamentava della sua lontananza in varie trasmissioni televisive, da Domenica Live di Barbara d’Urso a Domenica In di Mara Venier, e perché non abbia mai smentito le sue parole!?! Oppure, in quale angolo sperduto del pianeta si trovasse da non essere in grado di intervenire o esprimere la propria opinione nel momento in cui Piazzolla è entrato a far parte della quotidianità della Lollo!?! O ancora, a quale titolo lo spagnolo sia stato chiamato a Roma per la morte dell’attrice e perché fosse in camera ardente al Campidoglio accanto a Skofic e al figlio Dimitri nemmeno fosse uno di famiglia, pur sapendo che la compianta stella non avrebbe mai sopportato un tale affronto!?! Domande, purtroppo, delle quali non ci è concesso conoscere le risposte.
Di sicuro, ed è ampiamente risaputo, Gina Lollobrigida voleva, più di ogni altra cosa, vivere in pace e poter disporre dei frutti del suo duro lavoro nella maniera che riteneva più opportuna. Un desiderio che l'avrà senza ombra di dubbio spinta a dividere il patrimonio in parti uguali tra Piazzolla e il figlio, di modo che le venisse concesso, in pace, di poter finalmente risposare!
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