Due personaggi agli antipodi

Drusilla Foer e Tommaso Zorzi, gli "IN&OUT" dell'Irriverente Simone Di Matteo

Drusilla Foer e Tommaso Zorzi visti da Simone Di Matteo

Drusilla Foer e Tommaso Zorzi, gli "IN&OUT" dell'Irriverente Simone Di Matteo
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"Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti voluto essere" disse una volta Mary Anne (Marian) Evans, una delle scrittrici britanniche più rinomate dell'età vittoriana e meglio conosciuta con lo pseudonimo al maschile di George Eliot. Una pratica, quest'ultima, piuttosto comune all'epoca tra le autrici che volevano vedere le proprie opere pubblicate e attribuir loro, e di conseguenza a loro stesse, una maggiore credibilità. Nient'altro che un'usanza dunque, ripresa persino nei giorni nostri da molti di quei prezzemolini televisivi e personalità di rilievo che calcano alcuni tra i più grandi palcoscenici dello spettacolo nostrano, seppur con esiti il più delle volte antitetici. La vera, nonché la più importante, differenza tra i volti noti di allora e quelli di adesso, in effetti, sta proprio nell'autorevolezza infusa in quel personaggio che spesso e volentieri si cuciono addosso. E credetemi, suddetta autorevolezza la si può acquisire soltanto se si possiedono già determinate qualità, una fra tutte il talento. Perciò, visto che esistono persone che ce l'hanno e altre che millantano solamente di averne almeno una briciola, da un lato ci sono coloro che riescono nel loro intento, ma dall'altro, si trovano tutti quelli che si scontrano con l'amara realtà di non potersi reinventare in ciò che non potranno mai essere o diventare!

IN - Drusilla Foer e il fascino della normalità

Drusilla Foer

Un esempio lampante di chi è stato in grado, per citare nuovamente Eliot, di essere ciò avrebbe voluto essere, è dato da Gianluca “Gigo” Gori, attore fiorentino di 55 anni che ha dato vita al personaggio di una scanzonata nobildonna toscana e ne ha fatto il suo alter ego nota al grande pubblico con il nome di Drusilla Foer. Nonostante il successo di cui gode attualmente, però, la Foer rimase sconosciuta ai più per diverso tempo. Venne lanciata inizialmente su YouTube, per poi approdare sul piccolo schermo nel 2012 con trasmissioni come The Show Must Go OffCR4-La Repubblica Delle DonneCiao Maschio e StraFactor, e infine arrivare alla letterale esplosione con la partecipazione nelle vesti di co-conduttrice per una serata al Festival della Canzone Italiana. 

Inutile dire che la sua presenza sul palco dell'Ariston ha destato non poco scalpore. Tuttavia, grazie alla sopraffina ironia e alla pungente autoironia che da sempre la contraddistinguono, per non parlare del talento (quello vero!), Drusilla è stata in grado di far cambiare idea perfino ai più scettici. Certo, in pieno XXI secolo, un uomo che si traveste da donna non dovrebbe suscitare il men che minimo sconcerto. Eppure, a differenza di quello che ci si potrebbe aspettare, la cosa non è affatto scontata. Tantomeno facile, soprattutto in un Paese come il nostro, dove lo scorso anno il Senato ha applaudito alla bocciatura del DDL Zan (che è bene ricordare, non riguardava solamente l’omosessualità!) e in cui, da pochi mesi, è al governo un Esecutivo essenzialmente di estrema destra. Per questo, in una società ristagnante che si impegna a combattere (e contemporaneamente a rafforzare) le disparità e la diversità, che rimane indietro mentre il mondo non fa altro che andare avanti, la normalità senza eccessi o forzature con cui Gori ha portato avanti il suo percorso è un qualcosa da lodare. Ed è alla luce di ciò che si dovrebbe guardare alla Foer, che non ha bisogno né di slogan acchiappa-like né di rendersi portavoce di battaglie farsa oltremodo stereotipanti per poter brillare e gettare un faro su tematiche attuali piuttosto dibattute e controverse. In altre parole, con lo spirito non di chi assiste ad un fatto straordinario del quale doversi meravigliare, ma con quello di chi ammira una consuetudine di cui ci si dovrebbe vantare.

OUT - Tommaso Zorzi e la tracotanza di chi si reputa un modello

Tommaso Zorzi

Peccato solo non poter dire lo stesso di Tommaso Zorzi, ex vincitore del Grande Fratello Vip reduce dalla fine della sua relazione con l'ex ballerino di Amici di Maria De Filippi Tommaso Stanzani. Il giovane rampollo di una casata mai esistita, infatti, si è continuamente distinto per il suo essere, perlomeno a detta di svariati giornalisti che in tal senso lo descrivono, uno fuori dagli schemi a cui piace smontare i tabù e per le affermazioni decisamente taglienti che ama riservare ai primi malcapitati che hanno la sfortuna di incrociare il suo cammino. Particolarmente avvezzo a battersi il petto per le più nobili delle cause prima e a sparare addirittura sulla croce rossa subito dopo, è la chiara dimostrazione di chi vuole ergersi a guida da seguire sebbene sia soltanto un pessimo esempio da evitare. Basti pensare alle innumerevoli volte in cui si è schierato dalla parte dei più deboli e alle altrettante in cui non si è lasciato sfuggire l'opportunità di dare addosso a chi era più in difficoltà. Come dimenticare la querelle, forse una delle più eclatanti di cui si è reso protagonista, con Franceska Pepe nata qualche anno fa all'interno della casa più spiata d'Italia, in cui Zorzi ha avuto l'occasione di far sfoggio del suo più autentico "io".  Oppure, a quando peccò di manie di protagonismo, il che non è una novità, pubblicando un video in cui si auto-immortala in lacrime per la scomparsa di Raffaella Carrà. O ancora, al vittimismo sbandierato a favor di telecamera ogniqualvolta vuole attirare l'attenzione su di sé. Insomma, di cosa da dire ce ne sarebbero a iosa, ma preferisco di gran lunga fermarmi qui.

Quel che conta è che tra la tracotanza di chi si reputa un modello e l'umiltà di chi non deve nemmeno sforzarsi per esserlo ce ne passa di acqua sotto i ponti!!!

Non perdetevi i commenti dell'Irriverente Simone Di Matteo su NewsPrima. Ecco qui quello della scorsa settimana dedicato al 2022 appena conclusosi!!!

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