Intasca il certificato di vaccinazione e fugge dalla finestra del bagno prima di fare l'iniezione
E' successo a San Bonifacio (Verona). I medici erano però in possesso dei suoi dati a hanno subito bloccato l'emissione del certificato verde.
Si era recato senza prenotazione al punto vaccinazione, dopodiché si è messo in lista e ha ricevuto il certificato. A quel punto ha pensato bene di andare in bagno e fuggire con il foglio di avvenuta somministrazione ma senza essersi davvero sottoposto all'inoculazione. Tutto per avere il Green pass...
Scappa dalla porta del bagno con il certificato della vaccinazione anti Covid
Come racconta Prima Verona, il bizzarro tentativo di accaparrarsi il Green pass è avvenuto al centro vaccinale Palaferroli di San Bonifacio.
L’uomo, conclusa l’anamnesi del medico si era spostato, come da prassi, alla registrazione e dopo aver ricevuto il certificato di vaccinazione invece di presentarsi nell’apposita area per farsi iniettare il vaccino, aveva chiesto di poter andare prima al bagno.
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La fuga
L’uomo è stato quindi accompagnato dai volontari ai servizi igienici però, dopo alcuni minuti, gli operatori sono entrati nel bagno per verificare il motivo di questa lunga attesa e hanno scoperto che l’uomo era fuggito dalla finestra. Ovviamente la fuga non è servita a molto dato che i medici erano in possesso di tutti i suoi dati e quindi hanno provveduto ad annullare immediatamente la vaccinazione e quindi non riceverà alcun Green pass.
Sulla vicenda l’Ulss 9 Scaligera ha spiegato:
“In questi mesi l'attività del CVP Palaferroli è proseguita con un modello organizzativo che ha permesso di operare in sicurezza con un numero elevato di accessi, in presenza di più tipologie di vaccini anti Covid-19, con una tempistica adeguata, supportando anche le diverse problematiche sanitarie e burocratiche dell’utenza. A fronte dell’introduzione del Green pass per accedere al luogo di lavoro, con un'utenza meno numerosa ma restia alla vaccinazione anti Covid, sono state intraprese azioni coordinate con tutti gli operatori e con i volontari presenti, volte alla prevenzione di ogni tipologia di condotta illecita e di comportamenti molesti o violenti”.
L'Ulss 9 Scaligera ha poi puntualizzato:
“Logisticamente i palazzetti dello sport non sono strutture preposte all'attività vaccinale, ma sono state valutate le possibili e fattibili modifiche attuabili, supportate da specifica linea di indirizzo operativa aziendale.
Nel caso in cui, comunque, possa capitare un evento simile, come in tal caso, grazie a un puntuale sistema di controllo costituito da due operatori che accompagnano l’utente alla vaccinazione in modo tale da avere la conferma della sua somministrazione, è stato possibile controllare il soggetto in questione e la mancata conclusione del percorso vaccinale.
La verifica della documentazione sanitaria (scheda anamnestica, incrociata con la piattaforma SIAVR regionale) permette di garantire la corretta registrazione della vaccinazione realmente avvenuta o l’annullamento della stessa.
Si sottolinea che nessun soggetto è autorizzato ad allontanarsi dal CVP una volta intrapreso il percorso di vaccinazione. In tal caso l’utente, non essendoci vie di uscita non presidiate, ha chiesto di accedere ai servizi igienici pensando di eludere i controlli. Grazie al nostro sistema di vigilanza e controllo, la fuga dell’utente in questione è stata immediatamente intercettata e della stessa sono stati informati prontamente gli agenti di pubblica sicurezza.
A fronte di tanto impegno, duole riscontrare il comportamento anche lesivo della professionalità dimostrata degli operatori e di chi finora ha aderito alla vaccinazione anti-Covid da parte comunque di qualche isolato soggetto”.