Da un'emergenza all'altra

Dal Covid all'Ucraina, Bertolaso resta in sella: sarà commissario per l'accoglienza dei profughi in Lombardia

Il consulente alla campagna vaccinale si occuperà ora di coordinare il gruppo di lavoro su soccorso e assistenza di chi scappa dalla guerra.

Dal Covid all'Ucraina, Bertolaso resta in sella: sarà commissario per l'accoglienza dei profughi in Lombardia
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Ucraina, sulla gestione dell'accoglienza e degli arrivi in Lombardia di chi scappa dalla guerra, la Regione ha istituito e ufficializzato nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 9 marzo, un Comitato di emergenza. A coordinarlo sarà Guido Bertolaso.

Già consulente di Regione Lombardia per quanto concerne la campagna vaccinale anti Covid (che si può dire ormai praticamente conclusa), Bertolaso si occuperà di coordinare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina che, in fuga da Kiev e da altre regioni minacciate dalle bombe e dall'invasione russa, stanno raggiungendo l'Europa, tra cui appunto l'Italia e la Lombardia.

Ucraina, e profughi: Bertolaso alla guida del Comitato di emergenza

L'istituzione del Comitato è stata formalizzata ieri dal presidente della Regione Attilio Fontana.

“Per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto, abbiamo deciso di costituire questo Comitato. Uno strumento che contribuirà ad affrontare, sulla base dell’ordinanza del Governo, quanto necessario per le azioni e le attività da mettere in campo durante la crisi”

Da chi è costituito il Comitato

Il gruppo di lavoro oltre che da Bertolaso, appunto nel ruolo di coordinatore, sarà formato da Roberto Laffi, direttore generale Territorio e Protezione civile, da Giovanni Pavesi (direttore generale Welfare), Claudia Moneta (direttore generale Famiglia e Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Aberto Zoli, direttore generale di Areu, l'Agenzia regionale di emergenza urgenza.

Lombardia garantisce assistenza sanitaria ai profughi

Sempre ieri intanto, Regione attraverso una nota del presidente Fontana e della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti ha illustrato il piano d'azione per garantire assistenza sanitaria a tutti profughi:

"Regione Lombardia si sta adoperando per accogliere, assistere e sostenere i profughi provenienti dall’Ucraina, nel rispetto delle indicazioni del Governo centrale, con un’azione coordinata di Protezione Civile e Prefettura e con il coinvolgimento di tutti gli enti del Servizio sanitario regionale"

L’assistenza sanitaria, secondo quanto illustrato dalla Regione, è garantita gratuitamente a tutti i profughi ucraini che abbiano necessità sanitarie per patologie acute o croniche.
Entro 48 ore dall’ingresso in Italia, è necessario effettuare un tampone nasofaringeo per SARS-CoV-2.

In caso di tampone negativo, per i maggiori di 6 anni, è obbligatorio indossare una mascherina FFP2 per 5 giorni. In caso di tampone positivo si applica l’isolamento obbligatorio.

Pertanto, i cittadini ucraini arrivati in Lombardia, assistiti dalle associazioni e dalle famiglie che li ospitano, sono invitati a consultare tempestivamente i siti web delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) di riferimento per verificare i centri del territorio dedicati all’emergenza Ucraina presso i quali è possibile ricevere servizi di cura e assistenza.

Nei giorni scorsi, la Regione proprio attraverso la vicepresidente Moratti aveva annunciato la previsione di tamponi e vaccini gratuiti per i profughi e la messa a disposizione di Covid Hotel, ora "liberati" dal momento che la pandemia ha allentato la sua morsa.

 

 

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