Al passo coi tempi

Anche le escort ora chiedono il Super green pass per gli incontri hot

La pandemia influisce anche sugli annunci per prestazioni sessuali a pagamento.

Anche le escort ora chiedono il Super green pass per gli incontri hot
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Il Super Green Pass non serve? Un teorema portato avanti dai più scettici sulle misure intraprese dal Governo che potrebbe presto essere smentito senza contestazioni di sorta.

Se non fosse tutto vero, ci sarebbe da dire come davanti a una barzelletta o forse, visto il luogo dove è accaduto, il fatto avrebbe potuto tranquillamente ispirare il seguito dei racconti di Giovanni Boccaccio.

Super Green Pass per gli incontri hot

Se il lockdown e le restrizioni della fase più emergenziale e drammatica della pandemia Covid si erano caratterizzate per la "clandestinità" di chi non rispettava, ora invece tutto è certificato alla luce del sole.

E così, come racconta Prima Siena, ora anche le escort chiedono il Super Greenpass per gli incontri hot.

la ripresa delle attività sta interessando in questi ultimi tempi anche la "ripresa" degli incontri amorosi, degli incontri "hot". In particolare, nella zona della Val d'Elsa che si conferma una delle aree ancora più gettonate per il sesso a pagamento in determinati "contesti".

Con un aspetto non di poco conto e che solo apparentemente fa sorridere: per accedere alle case di appuntamenti o per concordare una prestazione sessuale con chi vende sesso anche nei tradizionali luoghi caratterizzati dal fenomeno della prostituzione, occorre mostrare il super green pass.

Super Green Pass e sesso in sicurezza

Tanto per intenderci, se prima della pandemia la fondamentale regola richiesta era quella del preservativo, ora chi vende sesso e chi ruota attorno al fenomeno si è dato una sorta di autoregolamento che pare aver ormai "fatto presa" quasi in tutta Italia.

Ecco perché praticamente tutti gli annunci legati a momenti di piacere "scovati" attraverso il web e App dedicate, hanno praticamente tutti lo stesso avviso già in premessa: le proposte sessuali sono vincolate al possesso del Super Green Pass.

Che il Covid sia entrato ormai nelle pagine dei nostri libri di storia è un dato di fatto. E in fondo, forse a ben guardare, non stupisce nemmeno che il Super Green Pass sia arrivato addirittura a "condizionare" quello che è considerato il "mestiere" più antico del mondo.

Più banalmente, stando a tempi più recenti, chi si presenta in una casa di appuntamenti hot si prepari a sentirsi dire: "No Green Pass? No, sexy party".

Incontri hot, sbagliano numero, studentessa disperata

E sugli incontri, se ci spostiamo da Poggibonsi a Bassano del Grappa in Veneto, qui invece c'è una studentessa che da qualche giorno è letteralmente disperata.

Qui il Super Green Pass non c'entra nulla. Tutta colpa invece di un numero sbagliato come raccontato da Prima Vicenza.

La giovane la scorsa settimana ha iniziato a ricevere un grande quantitativo di messaggi hot da persone sconosciute. “Quanti soldi vuoi?”, “Cosa mi fai se ci vediamo?”, questo l'alto livello poetico dei messaggi (e a volte anche telefonate) che la 20enne riceveva non capendone il motivo e pensando all’inizio perlopiù a uno scherzo di cattivo gusto.

Chieste spiegazioni a chi le chiedeva sesso e prestazioni, ecco la risposta: il numero della ragazza era finito per sbaglio su un sito di incontri hot.

Una spiegazione in effetti avvalorata dalle indagini della Polizia Postale che hanno appurato l'errore nella trascrizione del numero sul sito web.

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