Alpino comprava la cocaina e se la faceva consegnare in caserma
Una decina gli ordini scoperti dagli inquirenti, tra ottobre e dicembre del 2019.
Si riforniva di cocaina sintetica in Olanda, acquistandola online da una società di cui si fidava, e se la faceva spedire in Italia, sul posto di lavoro. E già raccontata così la storia non è certo comune. Pensate poi che la sede del suo impiego è... una caserma. Già, perché nei guai è finito un Alpino in servizio presso il Comando di Belluno, in Veneto.
Alpino comprava la cocaina online e se la faceva portare in caserma
Come racconta Prima Venezia il militare acquistava la cocaina e se la faceva consegnare in caserma, ignorando probabilmente che la Procura di Roma, già dal 2019, aveva dato disposizioni di smantellare quella rete di spaccio da cui si riforniva. Si tratta, nello specifico, di un fiorente mercato legato alle cosiddette droghe dello stupro e alla cocaina sintetica, che raggiungevano l'Italia attraverso a diversi canali del dark web.
E così il 55enne Franco Visentin, veneziano residente a San Stino di Livenza, è finito in manette con altre 38 persone, alcune in carcere, altre come l'alpino, ai domiciliari. E' quanto emerge al termine dell'inchiesta romana denominata Earphones.
L'indagine
Secondo quanto emerso dalle carte dell'indagine, però, tra l'alpino veneziano in servizio nel bellunese, e la famiglia romana a capo della rete di spaccio di cocaina, non ci sarebbero legami. Semplicemente, l'alpino, era uno dei clienti. Sono almeno una decina gli ordini scoperti dagli inquirenti, tra il mese di ottobre e dicembre del 2019, circa 80 euro per 7 flaconcini di metilmetcatinone, meno di 14 grammi, per produrre circa 400 dosi.