Non solo profughi: accolti in Italia anche i cuccioli scappati dalla guerra
Erano stati portati in Ungheria, ma lì i canili ormai sono al collasso e non riescono a sfamare tutti. L'Italia fa dunque la sua parte.
Sono giunti a Verona i primi 8 cuccioli di cane salvati dalla guerra in Ucraina, e sono adottabili!
Verona in prima linea, anche per gli amici a quattro zampe
Come racconta Prima Verona, dopo aver attivato la raccolta di beni di prima necessità, da inviare al confine, e aver garantito l’accoglienza e ospitalità per i profughi in fuga dall’Ucraina, la cittadina veneta spalanca le porte di uno dei suoi rifugi agli animali provenienti dalle zone di guerra. Il 7 marzo 2022 i primi otto cuccioli arrivati in Italia hanno trovato un posto caldo proprio a Verona. I volontari li hanno messi in sicurezza in spazi attrezzati. Un gesto d’amore in un momento difficile. Neri, marroncini, a macchie, sulle spalle pochi mesi di vita.
Dall’Ucraina erano stati portati al confine, da lì trasportati in un rifugio alle porte di Budapest, in Ungheria. Ma il canile ormai è al collasso e non riesce a sfamare tutti i cani giunti in questi giorni. Per questo l’Unità di emergenza della Lav nazionale è partita da Roma con cibo e veterinari al seguito e, costantemente in contatto con la sezione scaligera, ha portato in città i primi cuccioli salvati. Un adulto è stato accolto a Milano, altri 40 cani sono in arrivo in tutta Italia.
Si potranno adottare
Ora gli amici a quattro zampe rimarranno in quarantena, dopodiché per i veronesi sarà possibile adottarli. Dovranno però rimanere sul territorio comunale, per questioni burocratiche. Finchè non troveranno una famiglia sarà il Comune a sostenere le spese per la loro permanenza al Rifugio e i volontari della Lav a curarli. Ulteriori informazioni ai numeri 045 8511018 (canile) o 045569180 (Lav delegazione provinciale).
Il sindaco Federico Sboarina, il consigliere comunale delegato alla Tutela animale Laura Bocchi e la responsabile della sezione veronese della Lav Lorenza Zanaboni si sono recati al Rifugio:
“A Verona la macchina della solidarietà prosegue senza sosta, rispondendo a differenti sensibilità ed esigenze – ha detto il sindaco -. All’appello per aiutare le persone e le famiglie ucraine che scappano dalla guerra, al quale hanno risposto tantissimi veronesi, oggi uniamo quello per i nostri amici animali. Ogni cittadino può dare il proprio contributo, a seconda delle possibilità e disponibilità”.
“Siamo orgogliosi che il nostro Rifugio sia un’eccellenza, tanto che è stato il primo porto sicuro interpellato per dare ospitalità ai cuccioli provenienti dalle zona di guerra – ha aggiunto Bocchi -. Il prossimo passo sarà pensare alle famiglie ungheresi che scappano con i loro animali al seguito, affinchè siano predisposte soluzioni abitative che li possano accogliere”.
“La Lav è già in missione per portare aiuti veterinari, cibo e supportare lo spostamento dei cani in Rifugi sicuri – ha concluso Zanaboni -. Noi abbiamo dato subito la piena disponibilità ad accoglierne una decina, ora ci occuperemo di trovare loro delle famiglie idonee che possano garantire ai cuccioli una vita serena”.
La Lav di Verona è a disposizione per supportare gli ucraini che arrivassero a Verona con gli animali al seguito nelle cure veterinarie, nelle spese per il cibo e negli adempimenti burocratici.