VERSO UNA SVOLTA?

Zelensky alla Russia: "E' il momento di parlare di pace". Ma Mosca dice no

Putin vuole prima chiudere i negoziati e poi concordare il testo definitivo di un trattato. E intanto la guerra continua..

Zelensky alla Russia: "E' il momento di parlare di pace". Ma Mosca dice no
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La possibilità di una svolta, la mano tesa è arrivata sia pur virtualmente in queste ore dal presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky alla Russia premendo per un colloquio con il suo omologo Vladimir Putin:

"E' il momento di parlare di pace"

Ma il Cremlino nicchia. Da Mosca aspettano prima di mettere nero su bianco ad accordi scritti ben definiti.

L'appello di Zelensky alla Russia

Nonostante una resistenza eroica e probabilmente inaspettata anche dai russi da parte dei civili, l'Ucraina è ormai allo stremo: i paesaggi delle città sono spettrali e lunari, chi è rimasto vive nel terrore, chi è scappato in molti casi vaga senza meta in cerca di una nuova "patria" in Europa.

E così in queste ore il presidente Zelensky ha forse compiuto un passo decisivo verso una svolta.

Il numero uno dell'Ucraina che, secondo ufficiali è nel Paese, nella capitale Kiev e vive 24 ore su 24 con 40 fedelissimi tra collaboratori e guardie del corpo, ha chiesto ufficialmente colloqui concreti che vadano nella direzione della pace e della sicurezza.

Zelensky ha sottolineato che di tempo da perdere non c'è n'è più molto.

Tempo di pace? Mosca nicchia e intanto la guerra continua

Davanti a questa richiesta che il mondo osserva con speranze e tante aspettative per una soluzione,  Mosca in realtà nicchia. Dal Cremlino, Putin ha fatto chiaramente intendere di volere prima un testo su cui discutere.

In buona sostanza, chiudere i negoziati e concordare il testo definitivo di un trattato.

Questa sarebbe la "condicio sine qua non" per incontrare eventualmente Zelensky.

La telefonata Usa-Cina

Anche perché il colloquio di venerdì tra il presidente Usa Biden e quello cinese Xi (una telefonata di due ore, cordiale, improntata sulla pace, ma fondamentalmente interlocutoria) non si sono raggiunti i risultati sperati dalla diplomazia internazionale.

Il presidente cinese Xi ha sottolineato come Cina e Usa abbiano la responsabilità della pace nel mondo, mentre Biden ha espresso le preoccupazioni che le false informazioni diffuse da Mosca sulla disponibilità di armi dell'Ucraina possano generare conflitti e tensioni in Europa e nel mondo.

Il tutto ha fatto il gioco di Putin che, praticamente in contemporanea, ha continuato a parlare di colpe ucraine all’origine dell’invasione russa.

Si spara ancora ma si lavora per un vertice Putin-Zelensky

In realtà però l'obiettivo di un incontro dal vivo (tutto da concordare e magari in una località segreta) non è del tutto svanito. Anzi.

In questo senso, più di uno spiraglio è stato lasciato aperto dal capo negoziatore della Russia Vladimir Medinsky che, di fronte all'appello di Zelensky, ha provato a ipotizzare un'agenda di lavoro.

Le delegazioni dei due Paesi, secondo quanto trapelato dal Cremlino, devono prima preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai Governi.

A quel punto, con il supporto della diplomazia internazionale potrebbe essere organizzato un vertice tra i due presidenti.

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