Robert Kennedy jr: No vax in piazza, ma alla sua festa di Natale... si entra solo con il Green pass
Il leader no vax ha sostenuto di non essere a conoscenza dei 'requisiti' richiesti per partecipare al party, nella sua stessa casa californiana.
Un curioso caso di incoerenza domestica. Robert F. Kennedy jr - il rampollo della dinastia più famosa d'America - è uno dei leader indiscussi del movimento No vax negli Usa. Non solo, l'abbiamo recentemente visto anche supportare i movimenti No Green pass nostrani: in occasione di una manifestazione di protesta milanese il 67enne ha presenziato scaldando la folla dei manifestanti.
Ebbene, nonostante tanto attivismo, quando si tratta del pranzo di Natale nella sua dimora la musica cambia: per accedere all'evento, infatti, è richiesto di esibire certificato vaccinale, in alternativa un tampone negativo.
Vi ricordano qualcosa queste regole? Certo, sono le stesse del Green pass. E per coloro che notano un tantino di incoerenza ecco pronta la giustificazione - che ha il sapore di uno scaricabarile - del figlio dell'amato "Bobby": "A casa il boss è mia moglie".
Kennedy jr: la giravolta del No vax per il pranzo di Natale
"Non sono sempre il capo a casa mia", ha detto Kennedy, scaricando la responsabilità delle procedure anti-contagio sulla moglie, l'attrice Cheryl Hines. Il leader no vax ha inoltre sostenuto di non essere a conoscenza dei 'requisiti' richiesti per partecipare al party. Peccato che avvenga nella sua stessa casa californiana.
Fra i maggiori diffusori di bufale al mondo
Secondo un'organizzazione di ricercatori, la quasi totalità delle bufale sui vaccini anti Covid-19 diffuse a mezzo social proviene soltanto da 12 persone. Lo studio, a cura del Center for Countering Digital Hate, si chiama The Disinformation Dozen e ha analizzato contenuti di disinformazione pubblicati su Facebook e Twitter in tempo di pandemia. Nel mirino sono finite tutte le affermazioni, le dichiarazioni e i link che mettevano in discussione l'efficacia dei vaccini contro Covid-19, ne esaltavano le controindicazioni o si lanciavano in affermazioni non verificate.
Tra costoro figura, appunto, anche Robert Kennedy Jr. Il nipote dell'ex presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy porta avanti una intensa attività qualificata come di disinformazione.
Un esempio di un tweet fresco fresco in netta contrapposizione con la comunità scientifica mondiale? Il 15 dicembre 2021 Kennedy twitta contro la terza dose vaccinale:
"Funzionari, sanitari e produttori di vaccini chiedono richiami dopo che gli studi hanno dimostrato che il vaccino Pfizer è meno efficace contro l'Omicron".
E aggiunge anche che il vaccino non è stato efficace nemmeno contro altri ceppi.
Health officials and vaccine makers call for boosters after studies show Pfizer vaccine is less effective against Omicron, but data on breakthrough cases suggest the vaccine hasn’t been effective against other strains, either.https://t.co/muT50hSZbS
— Robert F. Kennedy Jr (@RobertKennedyJr) December 15, 2021
Tutto ciò mentre alcuni Paesi del mondo, come la Gran Bretagna, corrono ai ripari dal dilagare di Omicron con l'unico strumento di prevenzione riconosciuto e caldeggiato dalla scienza: la terza dose di vaccino, capace di riportare la protezione contro la malattia grave oltre l'80%.
Insomma, sui social e in piazza vale tutto per Bob Kennedy jr...ma quando si tratta di aprire le porte di casa sua viene buono anche il tanto criticato Green pass.