11 anni fa il disastro

Oggi è l'anniversario del disastro nucleare di Fukushima, ed è attuale come non mai

Quest'anno, complice la recente invasione della Russia a danno dell'Ucraina, la ricorrenza assume una valenza di tragica attualità.

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Oggi, 11 marzo 2022, il Giappone commemora l'undicesimo anniversario dalla triplice catastrofe di Fukushima, avvenuta nel Nordest del Paese l'11 marzo 2011: il terremoto di magnitudo 9, il successivo tsunami e la dispersione delle radiazioni dalla centrale nucleare, una serie concatenata di eventi che hanno causato la morte di oltre 15.000 persone. Senza considerare le conseguenze a lungo termine e i tantissimi sfollati.

Quest'anno, complice la recente invasione della Russia a danno dell'Ucraina - che ha riportato alla memoria europea il dramma di Chernobyl, con relativi timori legati ai delicati equilibri attuali in zone in cui la presenza di centrali nucleari è significativa - la ricorrenza assume una valenza di tragica attualità.

Undicesimo anniversario della catastrofe di Fukushima

Per la prima volta, da quest'anno, il governo centrale non ha organizzato un memoriale su scala nazionale ma ha lasciato alle singole municipalità la pianificazione di eventi per la ricorrenza annuale. In base ai dati ufficiali, 15.900 persone sono morte durante il disastro, in maggior parte durante lo tsunami, mentre 2.523 risultano ancora disperse, prevalentemente nelle prefetture di Fukushima, Iwate e Miyagi.

Parliamo del più grave incidente nucleare avvenuto successivamente al disastro di Chernobyl del 26 aprile 1986 ed è l'unico, insieme a quest'ultimo, ad essere stato classificato come livello 7 della scala INES, cioè il livello di gravità massima degli incidenti nucleari.

Zaporizhzhia bombardata: si è rischiata una nuova Chernobyl

Soltanto pochi giorni fa - il 3 marzo 2022 - il mondo ha temuto di ripiombare in quell'inferno, in seguito alla diffusione della notizia del bombardamento notturno, effettuato dai russi, a danno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa. La paura è stata tanta, ma le attrezzature essenziali della grande centrale nucleare non sono state compromesse dall'incendio, così come non sono stati registrati cambi nei livelli di radiazioni. Ma la tensione resta alta dato che l'Ucraina ha quattro centrali nucleari con 15 reattori in totale e si trova nel mirino di Putin...

Così, mentre il Giappone ricorda uno dei suoi giorni più neri, per l'Europa la ricorrenza non può che suonare come un sinistro monito che incentivi le trattative diplomatiche.

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