Paradossi mondiali

In Qatar sconvolti dai tifosi giapponesi che puliscono lo stadio

Del resto nella vicina Arabia superstar che ha battuto Messi negli ultimi dieci giorni altrettante decapitazioni con la spada...

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Tra tutte le stranezze mondiali avvenute in soli tre giorni di Coppa del Mondo, troviamo anche un particolare episodio che ha visto come protagonisti i tifosi giapponesi, la cui Nazionale tuttavia giocherà solo oggi nella competizione iridata. In Qatar sono rimasti tutti a bocca aperta quando, dopo il match d'esordio tra i padroni di casa e l'Ecuador, hanno visto i supporters nipponici pulire lo stadio da tutta la sporcizia lasciata sulle tribune. Paradossalmente a quanto sta accadendo in Qatar, nella vicina Arabia superstar, che ieri ha battuto l'Argentina di Messi per 2 a 1, negli ultimi dieci giorni altrettante decapitazioni con la spada...

In Qatar sconvolti dai tifosi giapponesi che puliscono lo stadio

Il seguente filmato, sui social media, sta letteralmente facendo il giro del Web e dei social media.

Protagonisti di queste immagini sono i tifosi del Giappone presenti allo stadio Al Bayt per la partita inaugurale del Mondiale, vinta 2 a 0 dall'Ecuador sui padroni di casa del Qatar. Sebbene non fossero lì per supportare la loro Nazionale, alcuni tifosi nipponici hanno voluto partecipare al primissimo match della Coppa del Mondo, distinguendosi per un gesto di grande civiltà: al termine della partita, infatti, si sono fermati dentro all'impianto per pulirlo dai rifiuti lasciati dagli altri spettatori.

Alla domanda "Perché lo fate?" la risposta è stata semplice e disarmante:

"Un giapponese non lascia mai dietro a sé l'immondizia. Noi rispettiamo il luogo che ci ospita".

La loro iniziativa, tuttavia, non ha riguardato un episodio isolato. Già nel 2018, durante i mondiali di calcio in Russia, infatti, i tifosi giapponesi si erano distinti per episodi dello stesso tipo. Nonostante la sconfitta per 3 a 2 contro il Belgio all'ultimo minuto degli ottavi di finale, i giocatori della Nazionale nipponica avevano pulito il proprio spogliatoio, lasciando un biglietto di ringraziamento scritto in russo e tre origami. Ma anche i fan non erano stati da meno: al termine del match, avevano aiutato gli inservienti dello stadio a rimuovere i rifiuti dalle tribune.

Nella vicina Arabia, invece...

Mentre in Qatar i giapponesi hanno dimostrato tutta la loro virtù e civiltà, nella vicina Arabia Saudita, la cui Nazionale ieri ha battuto clamorosamente 2 a 1 l'Argentina di Lionel Messi, accade qualcosa di diametralmente opposto e paradossale.

In dieci giorni, infatti, nonostante le promesse del principe ereditario Mohammed bin Salman di ridurre le esecuzioni, sono state giustiziate in strada almeno 12 persone. Reprieve, organizzazione per i diritti umani, ha reso noto che gli imputati, tutti maschi, sono stati condannati a morte dopo essere stati incarcerati per reati legati alla droga. La maggior parte di loro è stata decapitata con la spada: tre dei prigionieri erano pakistani, quattro siriani, due giordani e tre sauditi.

Gli ultimi dati portano il numero totale di persone giustiziate quest'anno in Arabia Saudita ad almeno 132. Il numero di esecuzioni è schizzato alle stelle tanto che quelle di quest’anno equivalgono a quelle del 2020 e del 2021 messe insieme.

Mohammed bin Salman aveva promesso riformare il sistema giudiziario: nel 2018 aveva detto che la sua amministrazione stava cercando di "ridurre al minimo" la pena capitale e giustiziare solo persone ritenute colpevoli di omicidio. Ma da allora nulla è cambiato.

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