Guerra Ucraina: nuove sanzioni alle banche russe e alle figlie di Putin
La mossa di Usa e Nato dopo l'intervento al Consiglio di sicurezza dell'Onu del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha testimoniato di fronte al Consiglio di sicurezza dell'Onu mostrando le agghiaccianti immagini di Bucha e parlando di scene possibilmente più crude a Borodyanka con centinaia di corpi abbandonati per strada o nelle fosse comuni, invocando un processo come a Norimberga per crimini contro l'umanità, gli Stati Uniti e la Nato si sono dette pronte ad ampliare le sanzioni economiche contro le banche russe, al fine di isolare dall'economia globale lo Stato governato dal presidente Vladimir Putin. Queste le parole con cui si è esposta la Casa Bianca:
"Saranno le restrizioni economiche più importanti, coordinate e ampie della storia".
Sanzioni che, con lo specifico obiettivo di mettere in ginocchio le maggiori banche Sberbank e Alfa Bank, vanno a colpire indirettamente una nuova lista di figure vicine al Cremlino. Tra di loro ci sarebbero anche le due misteriose figlie 30enni del leader russo Putin: Maria Vorontsova, 36 anni, e Ekaterina Tikhonova, 34 anni, le quali hanno cambiato cognome per motivi di sicurezza ma sono nate dal primo matrimonio con Lyudmilla Shkrebneva.
Guerra Ucraina: nuove sanzioni alle banche russe e alle figlie di Putin
IL VIDEO:
"Kiev resiste - afferma il presidente degli Usa Joe Biden - la battaglia è lontana dalla fine, ma l'Ucraina può vincerla".
Stati Uniti e alleati della Nato si preparano a sostenere l'esercito di resistenza nel lungo termine. "Diversi mesi, forse anni" sottolinea il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg. Missili javelin, sistemi antiaerei, carri armati, carburante, più gli ucraini li consumano per difendersi più l'Occidente ne manda altri.
"Per ogni tank russo - promette il segretario di Stato americano Antony Blinken - forniremo dieci sistemi anticarro. Volendo assolutamente evitare lo scontro diretto, è il massimo che possa fare".
Putin non sta realmente arretrando è l'idea dell'Intelligence americana, ma rifornisce le truppe in Bielorussia e potrebbe ancora tornare a circondare Kiev. Più vengono a galla gli orrori commessi dall'armata di Mosca, più si allargano le sanzioni, più lo Zar si trova isolato.
A New York l'Assemblea generale delle Nazioni Unite voterà per sospendere la Russia dal consiglio dell'Onu per i diritti umani. C'è un precedente e riguarda la Libia nel 2011. Gli Usa la vorrebbero fuori anche dal G20. La mite signora Janet Yellen, segretario al Tesoro americano, ha dichiarato che non parteciperà più ad alcuna riunione se sarà presente il rappresentante del Cremlino.
Colpite anche figure vicine al Cremlino tra cui le figlie di Putin
Le misure economiche contro Mosca si allargano ancora: nel mirino SberBank, il primo istituto finanziario del Paese che da solo vale un terzo del sistema bancario russo, e Alfa Bank, la più grande banca privata. Congelati finora 1.400 miliardi di dollari di asset. Le nuove sanzioni colpiscono anche la famiglia del ministro degli Esteri russo Lavrov, l'ex premier poi presidente prestanome Medvedev, il banchiere Herman Gref, il magnate dell’alluminio Oleg Deripeska, diversi membri del Consiglio di sicurezza russo, ma anche le due misteriose figlie 30enni del presidente Putin: Maria Vorontsova, 36 anni, e Ekaterina Tikhonova, 34 anni, le quali hanno cambiato cognome per motivi di sicurezza ma sono nate dal primo matrimonio con Lyudmilla Shkrebneva.
"Queste persone - tuona la Casa Bianca - si sono arricchite sulle spalle del popolo russo. Alcune hanno dato sostegno diretto alla guerra in Ucraina".
Come spiegato dal New York Times, colpire direttamente la leadership russa è estremamente difficile: molti dei beni utilizzati da Putin, come ville in Europa, automobili di lusso, aeroplani privati e yacht, appartengono ufficialmente a società controllate dal governo russo. Aspetto che rappresenta l'ennesima dimostrazione di quanto gli interessi privati del presidente e della sua cerchia più ristretta siano ormai completamente fusi con quelli del governo che guida da vent’anni.
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