Da novembre

Gli Usa riaprono ai viaggiatori internazionali, a patto che siano vaccinati

La conferma arriva dalla Casa Bianca dopo le indiscrezioni circolate.

Gli Usa riaprono ai viaggiatori internazionali, a patto che siano vaccinati
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Gli Stati Uniti riaprono le frontiere ai viaggiatori internazionali completamente vaccinati (europei compresi) da novembre 2021. La conferma arriva dalla Casa Bianca dopo le indiscrezioni circolate. A determinare cosa significa "pienamente vaccinati" sarà il Centers for Disease and Prevention.

Gli Usa riaprono le frontiere ai vaccinati

I viaggiatori internazionali - Europa, Gran Bretagna, Cina, Iran e Brasile - che entreranno negli Stati Uniti dovranno presentare la prova del vaccino prima dell'imbarco, insieme all'esito negativo di un test per il Covid condotto nei tre giorni precedenti al viaggio, ha spiegato il coordinatore della risposta al Covid della Casa Bianca, Jeff Zients. L'amministrazione Biden chiarisce che i cittadini americani non vaccinati avranno bisogno di un test il giorno prima di partire per gli Usa. Coloro che sono vaccinati non dovranno effettuare la quarantena e le compagnie aeree, in base alle disposizioni, dovranno raccogliere le informazioni dei passeggeri per facilitare il tracciamento.


"Accogliamo con favore l'annuncio degli Stati Uniti che i viaggiatori dell'Ue completamente vaccinati potranno presto viaggiare di nuovo negli Stati Uniti. Una tappa molto attesa per le famiglie e gli amici separati e una buona notizia per gli affari. Continueremo a lavorare per viaggiare sicuri", comunica la Commissione europea attraverso i suoi canali Twitter.

La situazione Covid negli Usa

Secondo i dati della Johns Hopkins University il numero dei morti per Covid negli Stati Uniti supera quello dell'influenza Spagnola del 1918. I decessi per coronavirus sono saliti a 675.446, superano i 675.000 di un secolo fa.

Nei giorni scorsi è arrivato il pubblico endorsement di Anthony Fauci - stimato immunologo statunitense e consigliere medico capo del presidente Biden - per la gestione della pandemia in Italia che, a suo dire, si è rivelata migliore di quella a stelle e strisce.

A colpire lo scienziato è il ritmo delle vaccinazioni, in particolare la percentuale di persone completamente immunizzate sopra i 12 anni, quasi il 75% in Italia, contro il 54% degli Stati Uniti (63% con almeno una dose).

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