Una famiglia (allargata) per caso

Fa il test del Dna e scopre di avere... 65 fratelli: è andata a conoscerli tutti

Una notizia che sconvolgerebbe chiunque, ma non lei che, cresciuta come figlia unica, ha voluto sapere che tipo di persone fossero i suoi fratelli

Fa il test del Dna e scopre di avere... 65 fratelli: è andata a conoscerli tutti
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In merito a vicende relative a donatori di seme, non molto tempo fa vi avevamo raccontato la paradossale storia di Jonathan Meijer, 41enne olandese, che proprio per questo motivo, ingannando genitori e cliniche, ha fatto nascere circa 550 bambini infrangendo la legge e andando incontro a grossi guai.

Su questo specifico argomento, però, è da poco salito agli onori della cronaca un altro curioso episodio dai connotati estremamente surreali. Protagonista dei fatti è Brenna Siperko (in copertina), 20enne del Maryland (Stati Uniti) nata da un donatore che, dopo aver fatto il test del Dna, è venuta a sapere di avere 65 fratelli. Una scoperta sconvolgente che con molta probabilità non tutti sarebbero in grado di sostenere. Così però non è stato per Brenna, la quale, di fronte a una notizia simile, ha deciso di raggiungere ogni fratello per poterlo conoscere di persona.

Nata da un donatore di seme, fa il test del Dna e scopre di avere 65 fratelli

Di vicende curiose ne saltano fuori ogni giorno, ma senza alcun dubbio questa può tranquillamente occupare un posto sul podio. Questa è la storia, come raccontato dalla stessa protagonista a Usa Today News, di Brenna Siperko, ragazza di 20 anni di Ellicott City nel Maryland (Stati Uniti), nata da un donatore e cresciuta come figlia unica.

Brenna Siperko, immagine dal suo profilo Facebook

Brenna, quindi, è cresciuta senza mai sapere chi fosse realmente suo padre. Un mistero che, col passare del tempo, ha voluto cercare di risolvere e per questo motivo, nel gennaio del 2022, si è affidata a un test del Dna. I risultati dell'esame sono stati piuttosto sorprendenti: la 20enne ha inizialmente scoperto di avere 13 fratelli, ma poi, dopo essere stata aggiunta a una chat di gruppo, è venuta a sapere che in realtà i suoi fratelli erano in tutto 65.

"Avevo sempre pensato di avere fratellastri da qualche parte, o almeno un paio da quando ho saputo di essere nata tramite donatore - ha dichiarato Brenna a Usa Today - Ho fatto il test e l'ho scoperto definitivamente".

Una notizia simile, nella maggior parte dei casi, sarebbe piuttosto destabilizzante per chiunque. Non lo è stato però per Brenna che, una volta venuta a sapere qualcosa di più sul suo passato, è voluta andare più nello specifico, mettendo in atto un piano piuttosto singolare.

E' andata a conoscere tutti i suoi fratelli

Travolta dalla curiosità di sapere chi fossero i suoi fratelli, Brenna ha preparato le valigie e si è messa in viaggio per andare a conoscerli di persona.

"Ho trovato persone della mia età - ha dichiarato - È stato davvero emozionante perché ho trovato persone con interessi comuni a cui potevo avvicinarmi. È davvero facile parlare con loro".

Una foto di Brenna col fratello Jared: entrambi sono nati dallo stesso donatore di seme (immagine da Usa Today News)

Brenna ha anche incontrato sei dei suoi fratellastri proprio nel Maryland, lo Stato dove vive con la madre e il patrigno. Ne ha incontrati dieci l'anno scorso ed è volata in California all'inizio del 2023 per incontrare uno dei suoi fratelli. Altri vivono invece in Canada, Texas, Michigan, New York, New Jersey e Florida.

A Baltimora (Maryland), Brenna ha scoperto che vive una sorella maggiore, Fabiana di 27 anni. Lei rappresenta una sorta di punto di riferimento per tutti i 65 fratelli: è a lei, infatti, che scrivono tutti per chiedere consiglio.

"È un po' come la mamma del gruppo, suppongo" ha affermato Brenna.

La 20enne ha inoltre dichiarato di vedere i suoi fratelli come un gruppo di supporto. Ogni volta che ha un problema o qualcosa che vuole condividere, infatti, scrive alla chat del gruppo familiare e loro immediatamente le danno consigli.

Un'altra foto di Brenna con due sorelle nate dallo stesso donatore: Callie (sinistra) e Olivia (destra). Immagine da Usa Today News

Brenna ha affermato che con alcuni dei suoi fratelli condivide i medesimi tratti somatici, come gli occhi a mandorla e la rotondità del volto.

"Molti dei nostri occhi sono uguali - ha affermato - Sono come occhi più scuri, più a forma di mandorla... Se metti semplicemente le immagini una accanto all'altra, potresti sicuramente vedere la somiglianza".

Ciò che però Brenna e tutti i suoi 65 fratelli non potranno mai sapere chi sia il loro padre biologico. Quest'ultimo, infatti, nonostante rappresenti l'unico elemento che unisce tutte le loro vite, ha deciso di rimanere anonimo e per questo motivo appare altamente improbabile riuscire a risalire alla sua identità.

Denunciato donatore seriale: suoi più di 550 bambini

Come affermato in apertura, la storia di Brenna Siperko giunge a pochi mesi di distanza da quella di Jonathan Meijer, 41enne musicista olandese, che però, nel gioco delle parti, si trova da quella diametralmente opposta rispetto alla 20enne statunitense. Jonathan Meijer, infatti, non è altri che un donatore seriale che ha fatto nascere addirittura 550 bambini.

Jonathan Meijer, 41 anni, musicista olandese, ma anche donatore seriale

Una cifra fuori da ogni logica e che infatti va contro qualsiasi tipo di legge relativa alle donazioni.

Il 41enne non si è limitato solo a "truffare" le cliniche specializzate, ma ha anche offerto il suo seme su Internet, attraverso canali non regolamentati, rendendolo disponibile a tutte le donne che desideravano avere un figlio. A far venire a galla questa surreale circostanza è stata la denuncia di una madre e di una delle cliniche in questione, la Donorkind Foundation.

"Sto male al pensiero delle conseguenze che potrebbero esserci per mio figlio" ha affermato la donna che lo ha denunciato.

Le linee guida nazionali nei Paesi Bassi indicano in 25 le nascite massime dalla donazione di un singolo individuo. In Italia il numero massimo è 10. Perché? Quali sono i rischi? I numeri così bassi sono dovuti a regole di sicurezza. Esiste il rischio, con numeri alti, che le persone nate da queste donazioni si incontrino e, senza sapere di essere imparentate, si riproducano esponendo i figli a malattie o anomalie genetiche.

Oltre a questo ci sono le conseguenze psicologiche del ritrovarsi parenti stretti ovunque, magari facendo i sempre più comuni test per il Dna. Uno shock che farebbe piombare chiunque in un vero e proprio incubo. Per questo motivo, al fine di essere sicuri, ci si affida a calcoli statistici che mettono al riparo i nascituri. Per questi motivi le donazioni di un uomo sono limitate ai numeri fissati dalle leggi dei vari Paesi.

A ribadire la pericolosità di tale pratica anche il presidente della Donorkind Foundation:

“Questi bambini cresceranno come persone normali e c'è il rischio che possano avere rapporti con un familiare. È illegale perché mette prima il loro impulso riproduttivo. È un comportamento pericoloso per il benessere mentale e la salute dei bambini nati attraverso la donazione".

Le malattie da consanguineità sono molto gravi, ecco qualche esempio: albinismo, fibrosi cistica, emofilia, nanismo, labbro leporino, sindrome di Down e problemi mentali. Oltre a queste malattie, la minore diversità del DNA porta ad avere un sistema immunitario meno potente e quindi si è più deboli di fronte a una qualsiasi malattia. Se due dei figli del 41enne si incontrassero e - senza sapere di essere imparentati - avessero a loro volta dei figli, rischierebbero di andare incontro a queste (e altre) patologie.

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