Incoscienza totale

Denunciato donatore di sperma seriale: suoi più di 550 bambini, che ora rischiano grosso

Si tratta di un musicista 41enne che ha ingannato cliniche, madri e famiglie. Le conseguenze per i piccoli sono molto pericolose

Denunciato donatore di sperma seriale: suoi più di 550 bambini, che ora rischiano grosso
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Anche se la vicenda potrebbe prestarsi a battute triviali, le conseguenze delle menzogne e dell'irresponsabilità di un donatore di sperma - che ha ingannato genitori e cliniche - facendo nascere circa 550 bambini di cui è il padre naturale - rischiano di essere gravissime per la salute fisica, riproduttiva e psicologica dei piccoli.

L'uomo, di nazionalità olandese, ha donato il suo sperma mettendolo a disposizione di donne che desideravano avere un figlio, ma non ha rispettato i limiti di donazioni che la legge consente per tutelare i nascituri. Non si è limitato a "truffare" le cliniche olandesi, ma ha anche offerto il suo seme su internet. Ma come è stato possibile? Manca un archivio ufficiale dei donatori, questa assenza ha permesso che la follia del protagonista di questa storia non venisse arginata. E' stata proprio una delle madri che si è servita del seme del 41enne a scoperchiare il vaso di Pandora.

Donatore di sperma seriale

Avrebbe donato in oltre 13 cliniche olandesi e anche all'estero; a fermare questa follia è stata la denuncia di una madre e di una delle cliniche in questione, la Donorkind Foundation. Si tratta di un olandese di 41 anni, il musicista Jonathan Meijer, che, secondo l'accusa, avrebbe ingannato donne, famiglie e cliniche in mezzo mondo.

UNO DEI TANTI VIDEO CARICATI DA MEIJER SU YOUTUBE

L'olandese non si sarebbe limitato alle cliniche dove viene raccolto il seme di donatori e poi trasferito alle future mamme in cerca di prole, ma avrebbe messo annunci anche su Internet, attraverso canali non regolamentati. Essendoci di mezzo anche la selva del web, diventa ora estremamente complicato effettuare un tracciamento di tutti i possibili figli del 41enne.

La donna che lo ha denunciato ha spiegato:

"Sto male al pensiero delle conseguenze che potrebbero esserci per mio figlio".

Tutelare il futuro dei piccoli

Le linee guida nazionali nei Paesi Bassi indicano in 25 le nascite massime dalla donazione di un singolo individuo. In Italia il numero massimo è 10. Perché? Quali sono i rischi? I numeri così bassi sono dovuti a regole di sicurezza. Esiste il rischio, con numeri alti, che le persone nate da queste donazioni si incontrino e, senza sapere di essere imparentate, si riproducano esponendo i figli a malattie o anomalie genetiche. Oltre a questo ci sono le conseguenze psicologiche del ritrovarsi parenti stretti ovunque, magari facendo i sempre più comuni test per il Dna. Uno shock che farebbe piombare chiunque in un vero e proprio incubo. Per questo motivo, al fine di essere sicuri, ci si affida a calcoli statistici che mettono al riparo i nascituri. Per questi motivi le donazioni di sperma di un uomo sono limitate ai numeri fissati dalle leggi dei vari Paesi.

A ribadire la pericolosità di tale pratica anche il presidente della Donorkind Foundation:

“Questi bambini cresceranno come persone normali e c'è il rischio che possano avere rapporti sessuali con un familiare. È illegale perché mette prima il loro impulso riproduttivo. È un comportamento pericoloso per il benessere mentale e la salute dei bambini nati attraverso la donazione".

Le malattie da consanguineità sono molto gravi, ecco qualche esempio: albinismo, fibrosi cistica, emofilia, nanismo, labbro leporino, sindrome di Down e problemi mentali. Oltre a queste malattie, la minore diversità del DNA porta ad avere un sistema immunitario meno potente e quindi si è più deboli di fronte a una qualsiasi malattia. Se due dei figli del 41enne si incontrassero e - senza sapere di essere imparentati - avessero a loro volta dei figli, rischierebbero di andare incontro a queste (e altre) patologie.

Mejier era già stato segnalato nel 2017 alle autorità dopo una verifica ministeriale, all’epoca i suoi spermatozoi avevano prodotto già ben 100 bambini. Del resto, l’aspetto che più sconcerta di tutta la vicenda è che non esiste un archivio ufficiale dei donatori.

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