Biden di nuovo "maestro" di diplomazia: "La Cina non ha un briciolo di democrazia"
Nuova uscita senza troppi giri di parole del numero uno americano in un convegno nell'Oregon. Ma ribadisce che gli Usa non invieranno soldati in Ucraina.
Dagli Usa il presidente Joe Biden scansa ancora la diplomazia, tra Washington e Pechino nonostante le prove di dialogo delle scorse settimane, la tensione resta in realtà altissima. Lo testimonia il duro attacco di queste ore del numero uno della Casa Bianca al leader cinese Xi Jinping:
"In lui non c'è nemmeno un briciolo di democrazia".
Biden e la (poca) diplomazia: l'attacco a Pechino
E' accaduto in un evento pubblico nell'Oregon e il presidente Usa, come del resto già in altre occasioni, non ha certo dimostrato una particolare "arte diplomatica" commentando l'atteggiamento di Pechino nell'abito dell'invasione russa in Ucraina e probabilmente guardando, a più ampio respiro, anche ai rapporti sempre più tesi in queste ultime settimane tra Cina e Taiwan.
Ecco che allora Joe Biden non ha certo usato troppi giri di parole per commentare l'azione di governo e le strategie di politica estera di Xi Jimping:
"Credo che dal 2020 in poi sia stata una battaglia tra democrazia e autocrazia".
Biden e la "radiografia" a Xi Jimping: "Nemmeno un osso democratico"
Parole che sono andate di fatto a raffreddare in un colpo solo quel clima di dialogo, distensione e collaborazione che proprio Biden e Xi Jimping avevano cercato di promuovere e concretizzare anche recentemente attraverso un confronto in videoconferenza durato oltre due ore.
Un rapporto che sembra ora difficile da ricucire dopo le esternazioni del numero a stelle a strisce nel dibattitto pubblico dell'Oregon.
Anche perché, a un certo punto Biden ha rimarcato il suo concetto e rincarato la dose nei confronti del numero uno cinese:
"Xi non ha un solo osso democratico nel suo corpo".
La posizione sulla guerra in Ucraina e il paragone Xi-Putin
Nel suo discorso Biden ha ribadito ancora una volta che gli Usa non invieranno soldati in Ucraina ("Scoppierebbe la terza guerra mondiale"), ma ha ribadito che "a ogni soldato ucraino verrà data la possibilità di difendersi".
Poi in conclusione Biden, non nuovo a questo tipo di uscite non certo diplomatiche come quando diede del "criminale di guerra" a Putin, ha lanciato un nuovo attacco al presidente cinese:
"Ormai lo conosco bene, mostra lo stesso atteggiamento anti democratico che ha Putin e molti altri leader nel mondo”
Biden e le sue uscite senza peli sulla lingua, i precedenti
Come detto, il presidente americano in questa sua avventura alla guida della Casa Bianca non è nuovo a uscite un po' sopra le righe. Anzi. La serie di esternazioni più o meno colorite e più o meno provocatorie va di fatto allungandosi con il passare del tempo.
Oltre all'occasione pubblica in cui diede del criminale di guerra al presidente russo, c'era stata poi la volta in cui Biden aveva definito Putin un macellaio che non può governare, per non parlare di un altro discorso pubblico, poco più di un mese fa, a inizio marzo, quando il presidente Usa aveva bollato il suo "omologo" del Cremlino come un dittatore che "ha fatto male i suoi conti e pagherà un prezzo alto".