Matrimonio in vista tra Tim e Iliad? Cosa sta succedendo
Il fondo americano Kkr avrebbe già un altro acquirente. Il Governo vigila e non esclude il ricorso al "golden power".
Tim e Iliad verso la fusione? Un'indiscrezione delle ultime ore che ha del clamoroso e che sta prendendo sempre più piede negli ambienti dell'alta finanza. Nella fattispecie, il colosso del fondo Kkr avrebbe già trovato un partner interessato all'operazione su Tim, ovvero appunto Iliad.
Tim e Iliad, matrimonio in vista? Gli scenari
Come detto potrebbe trattarsi di un'operazione di alta, altissima finanza, che non è detto possa andare in porto, ma di cui si parla molto soprattutto in Francia.
Certo, la strada verso questa fusione secondo operatori di mercato e analisti non sembrerebbe né breve, né facile (c'è chi ipotizza che possano volerci circa cinque anni) Anzi, al di là delle indiscrezioni molto caldeggiate dalla Francia, la partita sembra appena iniziata e vede ancora un certo fermento all'interno di Tim, dove, dopo il passo indietro dell'amministratore delegato Luigi Gubitosi (rimasto però nel Cda), la stessa cosa è avvenuta per il responsabile delle Risorse umane Luciano Sale.
Il monitoraggio del Governo
Come già da qualche settimana, sulla vicenda Tim sta "vigilando" anche il Governo, in particolare il Ministero dello Sviluppo economico e il suo titolare Giancarlo Giorgetti.
Tanto che proprio lo stesso rappresentante della Lega al Governo ha osservato in audizione al Parlamento ipotizzando il ricorso dell'Esecutivo al Golden Power, ovvero lo strumento che permette di opporsi all'acquisto di imprese considerate strategiche, nei settori della difesa, dell'energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni:
"Tim ha asset strategici per cui "è indispensabile il controllo pubblico. in caso di formalizzazione dell'offerta di Kkr il governo valuterà l'applicazione del Golden Power. Stiamo seguendo il dossier con grande attenzione. Il percorso è all'inizio e non si è ancora nelle condizioni di prendere iniziative"
Le preoccupazioni dei sindacati
Intanto, come già in tema di manovra di bilancio, il confronto di questi giorni tra Governo e sindacati sta presentando più di una frizioni.
E proprio sulla vicenda Tim le parti sociali non nascondono le loro preoccupazioni. Sotto la lente l'offerta di pubblico acquisto dell'azienda, le strategie del Governo e soprattutto le strategie e gli obiettivi degli acquirenti. Tradotto in soldoni, il destino e il futuro dei lavoratori.
Uno scenario tutto da disegnare che i rappresentanti di Uilcom nazionale, Fist Cisl, Slc Cgil e Ugl hanno commentato a margine dell'incontro con Giorgetti e il collega all'Innovazione tecnologica, Vittorio Colao:
"Siamo preoccupati, navighiamo a vista. E' bene che il Governo di pronunci perchè questo è un settore strategico per il Paese"