Di quanto aumenta lo stipendio da luglio a novembre: le simulazioni
Gli effetti benefici in busta paga in arrivo con lo stipendio di luglio
Il taglio del cuneo fiscale è diventato realtà. Approvato con il Decreto Lavoro passato in Consiglio dei Ministri lunedì 1 maggio 2023 farà vedere i suoi effetti già dai prossimi giorni. Chi ha già ricevuto la busta paga di luglio 2023 lo ha già visto, per gli altri sarà evidente al momento del pagamento dello stipendio.
Come cambiano gli stipendi da luglio 2023: simulazioni
Ma andiamo con ordine. Il cuneo fiscale era già stato tagliato di due punti dal Governo Draghi, e con la Manovra di Bilancio l'Esecutivo guidato da Giorgia Meloni aveva innalzato a tre i punti per gli stipendi sino a 25.000 euro all'anno.
A maggio il Governo deciso di innalzare a sette i punti di taglio per i redditi sotto i 25.000 euro e a sei per quelli compresi tra 25.000 e 35.000 euro annui.
Questo vuol dire che, per fare un esempio concreto, chi guadagnava 10.000 euro lordi all'anno già ora può contare su 19 euro in più al mese, che con il nuovo provvedimento diventeranno 44 euro, centesimo più, centesimo meno.
Chi ha una retribuzione di 15.000 euro finora aveva un aumento di 38,5 euro che diventeranno 67. Per chi ha un reddito da 20.000 euro, invece, l'incremento sarà di 77 euro (rispetto ai 44 attuali) e per chi arriva a 25.000 euro di 96 (oggi sono 55).
Taglio di quattro punti anche per i redditi compresi tra 25.001 e 35.000 euro, con il passaggio dal 2% al 6%. Dunque, chi ha uno stipendio di 27.500 euro ne percepirà circa 90 in più (oggi sono 30). Per uno stipendio da 32.500 euro, invece, l'aumento sarà di 91,5 euro, che diventano 98,5 per chi ha 35.000 euro di stipendio mensile.
Per quanto aumentano gli stipendi
In un primo momento, come detto, l'aumento degli stipendi sembrava poter scattare già da maggio. E invece il taglio "maggiorato" del cuneo fiscale è partito luglio 2023. E il beneficio si protrarrà per cinque mesi, sino a novembre.
E per il futuro? Difficile sapere ora cosa succederà fra cinque mesi. Di certo si sa che per finanziare il taglio del cuneo fiscale il Governo ha utilizzato circa 3,5 miliardi di scostamento di bilancio e che per prorogare l'intervento nel 2024 dovrebbe trovarne almeno 12-13. Non sarà un'impresa semplice. Se non si dovesse riuscire a recuperare questi soldi si tornerebbe ai vecchi stipendi.