Occhio alle date

Isee 2024: quando e dove farlo, a cosa serve e quali bonus si possono ricevere

Se ne avete bisogno per bonus, assegno unico e agevolazioni sulla scuola occorre fare in fretta.

Isee 2024: quando e dove farlo, a cosa serve e quali bonus si possono ricevere
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Anno nuovo... Isee nuovo. Anche nel 2024 potrete presentare l'Indicatore della situazione economica equivalente, utile per agevolazioni e contributi di ogni genere, dall'assegno unico ai bonus statali, fino anche all'individuazione della retta dell'università o del buono pasto per la mensa scolastica dei vostri figli.

Isee 2024: quando rinnovare

Con il nuovo anno il vostro Isee 2023 è "decaduto" e dunque è da rinnovare. Attenzione, però, non si tratta di un obbligo. E' però indispensabile farlo se si vuole accedere a tutta una serie di agevolazioni.

E' bene ricordare che l'Isee fa riferimento alla situazione reddituale e patrimoniale dei due anni precedenti, dunque dovrete fornire la documentazione relativa al 2022. Non è una corsa contro il tempo, perché potete presentarlo anche più avanti nel corso dell'anno, anche se per alcuni sostegni occorre affrettarsi. Soprattutto per l'assegno unico universale, il cui periodo di assegnazione va da marzo a marzo: per averlo aggiornato dovrete consegnare la Dsu entro febbraio 2024, altrimenti vi verrà accreditato l'importo minimo, pari a 50 euro.

Stessa situazione per tutti quei bonus "a scadenza" (quello per le bollette, ad esempio, che ha cambiato i limiti Isee per gas e acqua) e per i servizi scolastici.

Come fare l'Isee 2024

Fare l'Isee 2024 è molto semplice. Il metodo più immediato è rivolgersi a un Caf o a un commercialista, consegnando la documentazione e affidando il compito della compilazione della Dsu e dell'invio all'Inps.

Se volete però c'è sempre l'opzione dell'Isee precompilato.

C'è poi, tra i vari servizi, anche il simulatore Isee, messo a disposizione dall’Inps che permette di avere un’idea di quello che potrebbe essere l’Isee del nucleo. A cosa serve? A calcolare soprattutto se rientrate nella fascia di assegnazione di un bonus: se foste "sopra" a quel punto sarebbe inutile fare le corse per presentare la Dsu.

I vari tipi di Isee

Altra cosa a cui occorre fare moltissima attenzione è la tipologia di Isee. Non ne esiste infatti uno solo, ma sono parecchi, a seconda di varie caratteristiche del soggetto dichiarante. Ecco uno specchietto utile:

  • Isee ordinario - contiene le principali informazioni sulla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo ed è utile nella maggior parte dei casi. Ha validità di un anno solare.
  • Isee corrente - consiste in un Isee aggiornato ai redditi degli ultimi 12 quando si siano verificate variazioni del reddito superiori al 25% rispetto a quelli presenti nell’Isee corrente, variazioni di patrimonio superiori al 20% oppure eventi avversi come la perdita del posto di lavoro. Può esser richiesto solo se esiste già un Isee ordinario valido ed ha validità di sei mesi, comunque scade il 31 dicembre dell’anno in cui è stato calcolato. Anche nell’ipotesi di rilevanti variazioni del patrimonio, a decorrere dal 1° aprile di ciascun anno, è possibile ottenere il calcolo dell’ISEE corrente sulla base dei patrimoni posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU.
  • Isee università - serve per lo studente che vuole accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario e deve identificare il proprio nucleo familiare. Se non risulta autonomo (per essere considerati autonomi avere la residenza fuori dalla casa di abitazione da almeno due anni e avere un’adeguata capacità di reddito) viene “attratto”, solo per le prestazioni universitarie, nel nucleo dei propri genitori, pur avendo residenza diversa.
  • Isee sociosanitario - è utile per l'accesso alle prestazioni sociosanitarie come l'assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, l'ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio. Le persone disabili maggiorenni possono scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario.
  • Isee sociosanitario residenze – è necessario per i ricoveri presso le RSA o le RSSA, infatti per il calcolo dell’ISEE si tiene conto della condizione economica anche dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare, integrando l'indicatore con una componente aggiuntiva per ciascun figlio. In questo modo si può differenziare la condizione economica dell'anziano non autosufficiente che ha figli in grado di aiutarlo, da quella di chi non ha alcun aiuto per fronteggiare le spese del ricovero.
  • Isee minorenni - è necessario quando i minorenni sono figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Per il calcolo occorre prendere in considerazione la condizione del genitore non coniugato e non convivente per stabilire se essa incida o meno sull' ISEE del nucleo familiare del minorenne.

Cosa è compreso nell'Isee 2024

Come già detto, l'Isee non è la dichiarazione dei redditi, ma è un indicatore che tiene conto di tutti gli elementi della famiglia e del loro "peso" sulla situazione economica. Si considerano i redditi del 2022 (quindi serve recuperare la Certificazioni unica 2023, il 730 e tutta la documentazione relativa a quel periodo), ma anche il patrimonio immobiliare e mobiliare-

Il patrimonio mobiliare è dato dal saldo o dalla giacenza media al 31 dicembre 2022 di:

  • Conti correnti postali o bancari;
  • Conti deposito postali o bancari;
  • Obbligazioni;
  • Buoni fruttiferi;
  • Azioni o quote di società;
  • Partecipazioni in società italiane o estere.

Che documenti servono per l’Isee 2024

Ma cosa serve? Vi elenchiamo tutta la documentazione che dovrete avere a portata di mano per compilare l'Isee (sia precompilato che presso un soggetto terzo, ma in questo caso la raccomandazione è chiedere prima cosa serve, di modo da arrivare preparati):

  • Codice fiscale di ogni componente;
  • Dichiarazione dei redditi;
  • Documentazione attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche (ivi compreso somme percepite da enti musicali, filodrammatiche e similari);
  • Redditi relativi ad attività di lavoro dipendente prestato all’estero;
  • Reddito dichiarato da coniuge estero iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e reddito relativo a pensioni estere;
  • Reddito da attività agricole;
  • Documentazione relativa a titoli di stato, buoni postali, partecipazioni azionarie, obbligazioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi d’investimento, forme assicurative di risparmio ecc;
  • Saldo e giacenza media di conto correnti, depositi bancari e postali, libretti postali e simili al 31/12/2021;
  • Mutui (Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà) o case di proprietà (Certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni);
  • Assicurazioni sulla vita;
  • Targa o estremi di registrazione di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
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